Quando oltre i duemila metri fa freddo e la neve imbianca ancora le cime, è più ragionevole sfruttare i percorsi a quote più basse – anche se in questo caso prossime ai 1400 m di altitudine – grazie al clima temperato originato dal lago e dalla pianura. Oggi ti porterò in Valsassina sopra il lago di Como, pedalando sotto le guglie – tanto amate dagli arrampicatori – delle Grigne Meridionale e Settentrionale (Grignetta e Grignone, così come vengono chiamate da tutti ormai) e spingendomi sino al Pialeràl, sede di belle baite che si affacciano sui paesi della valle e sul dirimpettaio Zuccone Campelli.
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La salita ai Piani Resinelli

I prati dell'alpe Mus'cera
Poche centinaia di metri ci separano dall'Alpe Mus'cera (1354 m), punto di inizio del fantastico sentiero della Traversata Bassa. Ma attenzione: fermiamoci ad ammirare il panorama, che da questa località è veramente bello: infatti, oltre ad ammirare le cime imbiancate della Valsassina, si può scorgere in lontananza, lungo le pendici orientali del Grignone, la sagoma del Rifugio Antonietta al Pialeràl e più a nord il tetto spiovente color rosso della chiesetta di San Calimero posta a quasi 1500 m di quota.La Traversata Bassa
Proseguendo nella traversata si perviene al Sasso dell'Acqua (1202 m) e sempre in leggera discesa, alla Cascina Vecchia (1121 m), alternando il bosco a radure verdeggianti. Evitando una diramazione sulla destra che conduce ad un agriturismo, si continua in salita con qualche tratto a spinta entrando nella valle ove il Torrente Pioverna origina una fragorosa cascata.
Seguendo il segnavia Cai recante la scritta “Pialeràl”, abbinato ad un cartello rosso con la rappresentazione grafica di un ciclista, si spinge la propria MTB per quasi dieci minuti lungo il sentiero, molto ripido e per nulla pedalabile, sino al punto in cui risulta più abbordabile stare in sella; il single trail è a tratti ripido ma preparato bene, per cui con una buona gamba si riesce a dare slancio alla progressione. Superati alcuni tratti perlopiù pianeggianti si deve dare un ultimo colpo di pedale per raggiungere l'Alpe Cova (1301 m), un agglomerato di baite che racchiudono un piccolo ma fantastico specchio d'acqua.
Questa Traversata Bassa si è rivelata molto divertente e quasi completamente pedalabile! Quattro chilometri e mezzo tra saliscendi e passaggi davvero entusiasmanti! Ma non è ancora finita: ora manca il muro cementato per arrivare al rifugio Antonietta al Pialeràl (1428 m), che comunque si può evitare in quanto in ogni caso bisogna tornare al laghetto per proseguire la strada. Ci troviamo sul crinale che separa i boschi della Traversata Bassa dai prati e pascoli sopra il paese di Pasturo; una vera meraviglia ai nostri occhi, con una vista che spazia dal Pizzo dei Tre Signori al Culmine San Pietro passando per la zona dei Piani di Artavaggio. 
Dal Pialeràl a Ballabio
Ora si scende su strada sterrata con tratti cementati non troppo ripidi attraversando i vari pascoli, superando il Ponte dell'Acqua Fredda sul Torrente Cornisella e raggiungendo in leggera salita l'omonimo alpeggio. In corrispondenza di un tornante sulla sinistra, si seguono le evidenti indicazioni per Brunino (1010 m), che si raggiunge dopo dieci minuti di sterrato che nell'ultimo tratto ci farà sudare per le sue pendenze.
Una discesa cementata tortuosa e molto ripida che porta in fondo alla valle lascia spazio ad uno sterrato più dolce anche se smosso sino alla Cappella del Sacro Cuore, da dove si prosegue costeggiando il Torrente Pioverna fino al Colle di Balisio (723 m) ma questa volta su sterrato più liscio. Purtroppo per completare l'anello si deve proseguire per 2,5 km lungo la trafficata strada provinciale sino a Ballabio, anche se sono sicuro che questo piccolo “difetto” non sia vincolante sul rendiconto generale di questo giro in MTB nella natura lecchese!

































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