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Monte Zugna MTB
Partenza/Arrivo
Borgo Sacco
Luogo
Trentino
Stagione
Primavera, Estate, Autunno, Inverno
Durata
Fuggitivo (1 giorno)
Lunghezza
41 km
Percorso
Ad anello
Dislivello
1001 - 2000 m
Difficoltà
Micro avventura
Tipo di fondo
MTB (fuori strada)
Asfalto
63%
Sterrato
27%
Single Trail
10%
Valutazione
Difficoltà
4/5
Panorama
4/5
Bici consigliata
MTB
Viaggi Life in Travel
Viaggia in Nepal con noi

19 marzo - 1 aprile 2026

Un viaggio avventuroso dalla valle di Kathmandu fino alla jungla del Chitwan N.P.

 

Se stai cercando un’uscita in mountain bike che unisca salite “umane”, qualche tratto tecnico divertente, un rifugio perfetto per reintegrare le energie spese e panorami aperti sulla Vallagarina e sull’Adige, l’anello sul Monte Zugna è una scelta intelligente. Non sei nelle Dolomiti affollate: resti vicino a Rovereto ma sali in quota fino al rifugio, con l’alternanza di asfaltato, forestale panoramica e sentieri divertenti in discesa.

zugna 115 tramonto

Panoramica del tracciato

L'anello che ti propongo oggi è un classico del Trentino meridionale che parte da Borgo Sacco (poco fuori Rovereto), risale seguendo vallette e carrarecce, raggiunge il Rifugio Monte Zugna a quota 1.610 m e poi scende su sentieri mai troppo tecnici e forestali fino a riportarti in basso.

È un itinerario che mescola una lunga ma costante salita, passaggi in ambienti storici tra trincee e sbarramenti della Grande Guerra e una discesa divertente sul sentiero 115.

zugna 115 salita

Riscaldamento da Borgo Sacco su tratto ciclabile

In questa escursione pedalo finalmente insieme ad Andrea di Wheels Without Borders, da Borgo Sacco, a due passi dal centro di Rovereto, sulla ciclabile dell'Adige e non lontano dal bicigrill dove ci concediamo subito una sosta per il caffè. I primi chilometri scorrono facili: una ciclabile lungo il torrente Leno entra a Rovereto e ci permette di "scaldare le gambe".

Giunti nel centro cittadino, se ti va, puoi approfittarne per una deviazione per dare un'occhiata alla città prima di immergerti nel bosco e iniziare a guadagnare quota.

zugna 115 lavini di marco

Strada degli Artiglieri e la forestale panoramica

Abbandoniamo l’abitato e imbocchiamo la salita fino a oltrepassare la chiesa della Madonna del Monte. Sulla sinistra si stacca una forestale piuttosto sconnessa che conduce in salita alla Campana della Pace: puoi imboccarla come abbiamo fatto noi oppure proseguire sulla strada. Tra l'altro giunti alla Campana scopriamo che è chiusa e non possiamo visitarla. Il single trail che scende di nuovo sulla strada è comunque divertente nonstante sia un po' umido in questo periodo invernale.

Proseguiamo passando sopra all'abitato di Lizzana (puoi partire anche da qui se vuoi accorciare il tracciato ed evitare la pianura) e oltrepassando la cappella di Santa Barbara. Qui si imbocca la Strada degli Artiglieri, 4 km asfaltati che presentano numerose lapidi dedicate ai caduti di quell'Arma e che si conclude alla "grotta di Damiano Chiesa" dove fu catturato, nel 1916, l’irredentista trentino, poi giustiziato.

zugna 115 forestale salita

Giunti su un tornante poco prima della fine della strada, a destra si nota una stanga oltre la quale si stacca una forestale che sale regolare ma con pendenze variabili attraversando i pendii di Costa Violina. Al primo bivio si dovrà tenere la sinistra proseguendo in salita, mentre al rientro si scenderà dalla strada di destra ritrovando il percorso iniziale.

La forestale offre finestre panoramiche sulla valle dell'Adige e attraversa in parte i lavini di Marco, un biotopo interessante che porta con sé storia, geologia e un’atmosfera un po’ diversa dal bosco chiuso e che attraverseremo più compiutamente al rientro.

Il fungo di Albaredo e la salita asfaltata

Quasi in cima al tratto sterrato si trova una formazione rocciosa particolare, il fungo di Albaredo, che ricorda per l'appunto un fungo e domina la valle con le Tre Cime del Bondone e lo Stivo all'orizzonte.

Un'illusoria e breve discesa precede un ripido tratto cementato che ci fa ritrovare l'asfalto della salita verso il monte Zugna che sale dall'abitato di Albaredo. Ci si deve munire di pazienza e costanza, pedalando per quasi 10 chilometri su un lungo tratto asfaltato che porta direttamente al Rifugio Monte Zugna, rinnovato di recente e inaspettatamente aperto! Lungo il tragitto ci troviamo immersi in una rete di strade militari e mulattiere della zona  che fu teatro di aspre battaglie tra Italiani e Austroungarici.

zugna 115 fungo albaredo

Rifugio Monte Zugna: fermata obbligata

Il rifugio si trova a quota 1.610 m ed è un’ottima tappa per rifocillarsi: è dotato di bar e ristorante ed è aperto in estate tutti i giorni mentre negli altri periodi è aperto nei weekend con chiusura solo  tra gennaio e marzo.

Il panorama dal rifugio spazia dall’Adamello al Brenta quando la giornata è limpida: un bel premio dopo la fatica, condito poi da un piatto di canederli e un tagliere di affettati o dell'ottima polenta con piatti della tradizione locale.

zugna 115 rifugio

La discesa — sentiero 115 e le sensazioni del bosco

Dopo il rifugio inizia subito la discesa: il sentiero 115 è subito ripido e abbastanza sconnesso e noi nella parte sommitale troviamo un po' di neve che, tra l'altro, semplifica il percorso addolcendo le asperità e facendoci divertire.

Fai attenzione se fa particolarmente freddo (non era il nostro caso) ai tratti di ghiaccio residuo, altrimenti è proprio questo il tratto che regala divertimento e adrenalina. Più in basso trovi letti di foglie, radici e qualche passaggio tecnico da guidare con calma: non è per principianti assoluti ma è perfetto se vuoi mettere alla prova la tecnica su sentieri naturali.

zugna 115 discesa

Dopo il primo tratto verticale, la traccia si apre su una splendida forestale in quota: lunghe curve che riaprono la visuale sulla valle dell’Adige, con il Bondone a nord e, nelle giornate limpide, le Dolomiti di Brenta all’orizzonte. Lo Stivo e il corno della Paura chiudono il panorama verso sud mentre scendiamo con il tramonto a illuminare la valle. Questa alternanza di singletrack e strade sterrate in quota è ciò che rende l’anello così bilanciato tra fatica e godimento.

Si passa proprio sotto quello scempio di scalinata metallica che è stata realizzata per visitare le impronte dei dinosauri lasciate nella "ruina dantesca" che sono i lavini di Marco. Uno sfregio alla Natura che non concepisco (la scalinata intendo, non le impronte!), ma ormai non mi stupisco più di nulla.

zugna 115 trail campana pace

Caratteristiche tecniche e difficoltà

  • Difficoltà tecnica: da medio a medio-alto sul tratto di discesa (sentiero 115); la salita è prevalentemente pedalabile se hai un buon rapporto e gambe allenate.
  • Tipo di bici consigliata: MTB full o hardtail con escursione confortevole; una e-MTB può rendere la salita meno gravosa ma non è necessaria.
  • Pneumatici: gomme da trail con buona trazione; la presenza di sassi e letti di foglie richiede grip laterale e solidità.
  • Livello di allenamento: adatto a chi fa regolarmente uscite con 1.000–1.500 m di dislivello; non è un’uscita da principianti assoluti.

Quando andare e condizioni stagionali

La stagione ideale va dalla tarda primavera all’autunno, quando il rifugio è regolarmente aperto e i sentieri sono puliti. In pieno inverno la quota e l’esposizione possono trattenere neve: in quei periodi serve attrezzatura adeguata e attenzione a eventuali chiusure o piste battute. Se trovi neve battuta nella prima parte della discesa può essere divertente, ma il sentiero può non essere percorribile se nevica molto.

In estate la salita è esposta al sole e può essere davvero una sofferenza farla soprattutto nelle ore centrali della giornata.

Varianti e allunghi

Se vuoi allungare l’uscita oppure preferisci discese più tecniche puoi integrare questo percorso con qualche tratto dell'itinerario fatto a Costa Violina, oppure puoi allungare l’anello verso Malga Tof o fare un anello più breve salendo direttamente per la strada asfaltata se vuoi risparmiare tempo. Le opzioni non mancano e la rete di mulattiere è piuttosto fitta in questa zona.

Rischi e precauzioni

  • Traffico al rifugio: nei weekend il tratto asfaltato fino al rifugio può vedere auto e motociclette; mantieni attenzione e guida prudente.
  • Meteo: in quota il tempo cambia rapidamente; porta una giacca leggera antivento/impermeabile.
  • Visibilità: se scendi al tramonto la luce cala in fretta, porta luci se pensi di rientrare tardi come abbiamo fatto noi.
 
 
Ultima modifica: 09 Dicembre 2025
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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