Cicloturismo e viaggi in bici in Toscana
Oggi mi appresto ad unire una via di pellegrinaggio, due ciclabili in ambito fluviale ed un percorso escursionistico per ottenere l’anello cicloturistico dei monti Pisani partendo da Orentano e toccando le città di Lucca e Pisa. Tale anello svolto in senso antiorario insiste su strade asfaltate, siano esse secondarie oppure un po’ più trafficate, e sterrate, nella maggior parte in ottimo stato.
Durante la notte, e non solo, ha molto piovuto perciò la mia avventura è stata assai bagnata; ciò non mi ha scoraggiato, anzi mi ha permesso di valutare tale idea in condizioni critiche.
Il weekend appena trascorso ci ha dato l'occasione di pedalare ancora una volta sulle strade bianche di Toscana. La grande bellezza del territorio della val d'Orcia si è rivelata ai nostri occhi mentre affrontavamo la Nova Eroica, una manifestazione gravel dall'anima agonistica ma con un cuore cicloturistico.
Dal Protocollo dei Savi della bici/ Convenzione di Anversa, 24 May, 1964.
“ Il ciclista che si avventuri per le contrade italiche o per l’Europa dall’occhio circolare, rammenti che nel suo vagabondare egli rappresenta la dignità dei Savi della Bici, e come tale il suo comportamento, pur ammettendo accidentali devianze e conati creativi, andrà strutturato secondo una vigile prospettiva morale. In particolare vanno evitati come sconvenienti comportamenti quali ruberìe, raggiri, tradimenti, crapule, atteggiamenti viziosi, sodomìe, cene pantagrueliche, eccessi etilici, promiscuità sessuali, e tutto quanto possa alterare il regolare e giusto cammino, che è sempre e comunque un cammino verso la leggerezza dell’espiazione.”