Gentili lettori di Lifeintravel,
a luglio porterò le mie ruote grasse sulla terra di Scozia. Per chi non mi conosce sono un appassionato di Mountain Bike… passione che condivido con Leo e Vero. Con i pedali ho attraversato diverse terre: Australia, Marocco, Perù, l’isola di Tenerife e svariati paesi europei. Quest’anno andrò alla scoperta della Scozia: ho creato sulla carta un percorso di 7 punti “estremi” per le loro peculiarità geografiche o storiche.
Conosciamo la Scozia per il suo popolo fiero e dal forte senso di appartenenza alla propria terra. Per questo la mia prima tappa sarà il muro di Adriano: che con i suoi 120 km di lunghezza è la più famosa ed imponente fortificazione romana ancora esistente. Ancora oggi questa costruzione simboleggia la divisione tra gli indomiti scozzesi e gli invadenti inglesi.
La seconda tappa sarà Loch Lomond: il più grande Lago della Gran Bretagna: la sua superficie è puntellata di isole disabitate. Il viaggio prosegue verso la vetta più alta del Regno Unito: il Ben Nevis. I suoi 1344 metri di vetta non sono raggiungibili in sella, tuttavia intorno al Ben si sviluppa una imponente rete sentieristica ideale per la MTB: per qualche giorno sgancerò la zavorra a favore del puro cross country.
Dopo le montagne l’orizzonte si sposterà verso le isole. Dapprima l’ isola di Skye, raggiungibile via terra, per salpare da qui verso l’isola di Lewis&Harris: la più grande dell’arcipelago scozzese. Si presenta come un’isola molto affascinante per la sue costruzioni di pietra antica risalente all’epoca pre-romana.
Per quanto un’isola sia per antonomasia un luogo remoto, esclusivo e particolare, non è ancora questa la meta più solipsistica del mio viaggio. Senza dubbio sarà Cape Wrath la meta che mi vedrà più a diretto contatto con un mondo non contaminato dall’azione dell’uomo. Questo luogo è anche stato scelto come location per una serie TV britannica dove protagonista è una famiglia che decide di fuggire dalla civiltà per ritrovare la serenità perduta.
E’ un luogo desolato ma pieno di storia: in questo punto, che è l’estremità Nord Occidentale della Scozia, erano soliti attraccare e bivaccare i nordici invasori.
Abbandonato il mare proseguirò verso un altro luogo d’acqua, anche esso incantato, magico e dove la principale attrazione è un’opera della fantasia: sto parlando di Loch Ness. Mi auguro sinceramente che Nessie non esista: sopravvivere all’estinzione dei dinosauri per diventare un’attrazione turistica sarebbe una fine orribile.
L’ultima tappa si ricongiunge tematicamente alla prima: torna il motivo dell’irredentismo scozzese con il monumento a Sir Wallace, che l’iconografia cinematografica ci ha fatto conoscere come “Braveheart”: si tratta di un vero e proprio edificio monumentale che racchiude testimonianze ed oggetti appartenuti al celeberrimo condottiero. Il suolo che ospita questa opera è quello dove è avvenuta la sua più celebre vittoria: la battaglia di Stirling.
Questi sono i 7 punti che danno una fisionomia al mio percorso. Ci sarà tanto altro ancora, per esempio i famosi percorsi del circuito 7 Stanes, vero fiore all’occhiello per gli amanti della MTB.
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Raffaele è tornata dal suo viaggio e ci ha rilasciato un'intervista sul suo tour della Scozia in bicicletta ... fatevi ispirare per il vostro prossimo viaggio!
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