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Assicurazione di viaggio
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24- 31 ottobre 2026

Alla scoperta delle perle più splendenti del paese, dal mar Morto alle meraviglie di Petra fino ai paesaggi del Wadi Rhum

 

Quando prepari un viaggio in bici, che sia un weekend sulle ciclabili dietro casa o una traversata di più settimane tra Paesi diversi, parti sempre dallo stesso punto: la pianificazione. Mappe, tracce GPX, dislivelli, tappe, attrezzatura. Ma c’è un aspetto che spesso viene sottovalutato, e che invece può diventare decisivo quando qualcosa va storto: l’assicurazione di viaggio.

In questo articolo voglio spiegarti in modo chiaro e pratico cosa copre una polizza, perché può fare la differenza in generale e nei viaggi in bici in particolare, come scegliere quella più adatta e, verso la fine, raccontarti in modo più personale quella che uso e che per me è diventata una sicurezza quando parto in bikepacking o in viaggi lunghi.


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Cosa copre un’assicurazione viaggio?

Un’assicurazione viaggio è un pacchetto di coperture pensato per proteggerti da una serie di imprevisti che possono verificarsi mentre sei lontano da casa. Nel cicloturismo questi imprevisti non sono solo possibili: prima o poi, se viaggi abbastanza, diventano probabili e spesso sono il sale delle nostre avventure. Finché non diventano troppo grandi da affrontare e rischiano di rovinarci la vacanza, ma questo è un altro discorso.

Tornando a  noi, ecco le coperture più comuni, spiegate nel dettaglio e con un’ottica da chi viaggia in bici:

  • Spese mediche: è la copertura principale. Ti protegge da malattie, infortuni e visite d’emergenza. Viaggiare in bici può portarti in zone remote, senza strutture accessibili in tempi brevi. Una buona copertura medica non ti evita solo preoccupazioni, ma ti garantisce assistenza immediata, senza dover anticipare cifre importanti.
  • Rientro sanitario e rimpatrio: se succede qualcosa di serio, può essere necessario rientrare in Italia con mezzi speciali. Questa copertura diventa fondamentale soprattutto in montagna, in paesi extra UE o in aree isolate.
  • Assicurazione bagaglio: il bagaglio del cicloviaggiatore non è solo una valigia: è l'essenza stessa del viaggio. La bici (nel caso di trasporto), l’attrezzatura fotografica, il set da bikepacking, la tenda, i vestiti tecnici. Smarrimento, furto o danneggiamento possono diventare un problema serio quando sei on the road.
  • Copertura per ritardi e cancellazioni: utile se prendi aerei, treni, traghetti o altri mezzi. Una bici spedita con una compagnia aerea può non arrivare insieme a te: succede più spesso di quanto immagini.
  • Annullamento viaggio: se prima di partire ti ammali, hai un imprevisto lavorativo o famigliare, puoi recuperare parte dei costi già sostenuti.
  • Responsabilità civile: fondamentale per evitare guai in caso tu causi danni a terzi. Pedalando puoi far cadere qualcuno, rigare un’auto parcheggiata, danneggiare una struttura ricettiva. Può capitare anche se sei esperto.
  • Infortuni in attività sportive: alcune polizze includono attività sportive ricreative, altre le escludono. Il ciclismo rientra quasi sempre, ma verifica bene le condizioni: in discipline come downhill, gravel racing o bikepark potresti aver bisogno di coperture specifiche.

In sintesi, un’assicurazione viaggio ben fatta protegge la tua salute, il tuo portafoglio e la continuità del tuo viaggio. E quando ti muovi in bici, la continuità è fondamentale: avere un imprevisto lontano da casa, con chilometri di strade tra te e la prossima città, è una situazione che non vuoi affrontare da solo.

cammino di san benedetto in bici

L’assicurazione viaggio è obbligatoria?

L’assicurazione viaggio non è quasi mai obbligatoria per legge, ma ci sono eccezioni legate ai Paesi che richiedono una copertura medica per rilasciare il visto d’ingresso.

Per molti viaggi in bici in Europa puoi muoverti liberamente grazie alla Tessera Sanitaria Europea (TEAM), ma essa copre solo cure urgenti negli ospedali pubblici e non sempre copre tutto. Inoltre, non copre rientro sanitario, responsabilità civile, furto bagaglio o annullamento.

In altre parole: non è obbligatoria quasi mai, ma è estremamente consigliata. Nel cicloturismo, l’obbligatorietà non la stabilisce la legge, ma il buon senso del viaggiatore che vuole garantirsi assistenza ovunque si trovi.

Cosa succede se viaggi senza assicurazione?

Viaggiare senza assicurazione significa assumerti il rischio totale di qualunque imprevisto. Questo può avere conseguenze più serie di quanto si creda, soprattutto se ti sposti in bici, a volte lontano da infrastrutture e centri abitati.

Ecco gli scenari più comuni:

  • Spese mediche elevate: negli Stati Uniti o in alcuni paesi asiatici, anche una semplice visita può costare centinaia di euro. Un ricovero può arrivare a cifre fuori controllo.
  • Trasporto medico non coperto: un’ambulanza di montagna, un elicottero di soccorso o un trasporto speciale possono raggiungere costi elevatissimi.
  • Nessuna copertura per furto o danneggiamento della bici: se ti rubano la bici da viaggio, non solo perdi uno strumento essenziale, ma rischi di dover interrompere la vacanza.
  • Nessun rimborso per voli o treni cancellati: se il tuo bagaglio, compresa la bici, non arriva a destinazione o viene smarrito, i costi della sostituzione restano interamente a tuo carico.
  • Responsabilità civile a tuo carico: se causi un incidente, anche piccolo, puoi essere chiamato a rimborsare i danni di tasca tua.

In sostanza: si può viaggiare senza assicurazione, ma è una scelta rischiosa. Basta un imprevisto per trasformare una bellissima avventura in un problema complesso.

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Come scegliere un’assicurazione viaggio?

La scelta della polizza dipende dal tipo di viaggio, dalla tua destinazione, dal valore della tua attrezzatura e da quanto vuoi sentirti protetto. Per aiutarti, ti lascio alcuni parametri che uso da anni per valutare se una polizza è adeguata per un viaggio in bici.

Ecco gli elementi da valutare:

  • Massimali sanitari adeguati: per viaggi extra UE devi cercare massimali alti, soprattutto se passi da Paesi con costi sanitari elevati.
  • Copertura specifica per attività sportive: assicurati che la bici sia inclusa, e verifica se ci sono esclusioni particolari (MTB, downhill, percorsi tecnici).
  • Protezione del bagaglio: nel cicloturismo il bagaglio è spesso molto costoso. Verifica un massimale sufficiente e controlla se include la bici in caso di trasporto con aereo o treno.
  • Rimpatrio e assistenza h24: fondamentale in caso di problemi seri.
  • Costi trasparenti: alcune polizze sembrano economiche ma hanno franchigie elevate o limitazioni nascoste.
  • Estensione annullamento: utile soprattutto per viaggi lunghi o costosi, o se prenoti voli e alloggi con molto anticipo.
  • Durata e flessibilità: alcune assicurazioni hanno piani giornalieri, altre mensili o annuali. Valuta in base alla frequenza dei tuoi viaggi.

Scegliere un’assicurazione non deve essere complicato, ma richiede attenzione. Una cosa che ti consiglio è leggere davvero le condizioni: può sembrare noioso, ma ti permette di capire cosa è incluso e cosa non lo è, evitando sorprese nel momento del bisogno.

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La polizza che uso personalmente: IATI Multitrip Plus

Negli anni ho provato diverse assicurazioni per i miei viaggi in bici, ma da qualche tempo ho scelto di usare la polizza IATI Multitrip Plus, disponibile su iatiassicurazioni.it.

È l'assicurazione più completa tra quelle di questa compagnia e copre sia spese ospedaliere molto elevate, sia annullamento viaggio. Quando viaggi in bici hai esigenze specifiche, diverse da quelle del viaggiatore “standard”: chilometri e chilometri su strade secondarie, attrezzatura tecnica al seguito, tappe in cui ti affidi a tutto ciò che porti con te, spesso lontano da grandi città.

IATI Assicurazioni copre moltissime attività outdoor tra cui cicloturismo (gruppo A) e mountain bike (gruppo B). Queste discipline come molte altre sono comprese in garanzia purchè non siano configurabili come gare/tornei/allenamenti/prove, non siano svolte a livello professionistico, vengano effettuate all’interno delle linee guida previste e con l’utilizzo di tutte le attrezzature di sicurezza eventualmente raccomandate.

Quello che mi ha convinto di questa polizza è la combinazione tra massimali alti, coperture adatte a chi pratica attività sportive (incluso il ciclismo) e una buona protezione del bagaglio. Nel mio caso, viaggiando spesso con attrezzatura fotografica e video, avevo bisogno di qualcosa che coprisse non solo la bici, ma anche ciò che porto per lavoro.

Un altro punto importante è la chiarezza delle condizioni: non sempre le assicurazioni sono intuitive, ma in questo caso ho trovato facilità sia nella lettura sia nella gestione.

Non ti sto dicendo di scegliere necessariamente questa polizza, ma se cerchi qualcosa di affidabile per chi viaggia in bici, allora vale la pena darle un’occhiata.

iati

Conclusione

Viaggiare in bici regala un senso di libertà che pochi altri viaggi possono offrire. Ma questa libertà è ancora più bella quando sai di avere una rete di sicurezza che ti protegge dagli imprevisti. Una buona assicurazione viaggio non è solo un costo: è parte integrante della preparazione del viaggio, una garanzia che ti permette di pedalare più sereno, goderti le tappe, vivere il percorso senza il pensiero di cosa potrebbe andare storto.

Se stai programmando la tua prossima avventura, prenditi il tempo per valutare bene la polizza più adatta a te. La scelta giusta può fare una grande differenza nella qualità del tuo viaggio, e soprattutto nella tua tranquillità.

 
 
Ultima modifica: 26 Dicembre 2025
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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