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Borse da bici
Uno degli accessori più importanti quando si viaggia sono le borse da bici e scegliere quelle giuste non è né facile né scontato: negli ultimi anni tra l'altro il mercato si è differenziato moltissimo, grazie alla crescita del numero di cicloturisti e cicloviaggiatori che ha portato alla nascita del bikepacking.
La naturale distinzione oggi è proprio quella tra borse da cicloturismo laterali da montare su un portapacchi, sia esso anteriore o posteriore e borse da bikepacking che non richiedono alcun supporto, se non il telaio di una qualsiasi bicicletta e presentano forme e posizioni molto più variegate.
Una coppia di borse laterali montate sul portapacchi posteriore o una borsa telaio, una borsa manubrio e una borsa sottosella sono i set di base con cui si può trasportare tutto il necessario nella maggior parte dei casi.
A partire da questi due setup di base però ci sono nel mezzo un'infinità di altre possibili configurazioni per trasportare il tuo bagaglio sulla bici, dal setup ibrido che sfrutta la leggerezza delle borse bikepacking e le integra con lo spazio delle panniers, alle cage per alloggiare materiale sulle forcelle passando per i marsupi e gli zaini che costituiscono alternative ancora valide.
Prima di entrare nel dettaglio è doveroso fare una premessa, valida per quasi tutti gli accessori da cicloturismo e bikepacking: non esistono borse da bici perfette. Ogni viaggio e a ogni viaggiatore necessita di un suo setup specifico.
Non ha senso spendere centinaia di euro per avere un'attrezzatura valida per un giro del mondo se poi il nostro obiettivo è pedalare per qualche giorno sulle ciclabili dietro casa, così come non ha senso risparmiare dieci euro ed acquistare un accessorio che poi dovremo sostituire dopo un mese di viaggio se stiamo affrontando un tragitto molto lungo.
Prima quindi dovrai capire che tipo di cicloviaggiatore sei e quali viaggi vorrai affrontare: una volta chiari questi concetti potrai concentrarti sull'allestimento dell'attrezzatura, comprese le borse per bici.
Vuoi scoprirne di più sulle borse da bici? Bene, allora andiamo avanti insieme. Di seguito cercheremo di fare una carrellata delle varie tipologie di borse da bici, con informazioni derivate dalla nostra esperienza personale e suggerimenti che emergono dalle competenze maturate con errori e tentativi nel corso degli anni, andando a scoprire quali sono le principali borse per bici esistenti sul mercato oggi e per cosa sono adatte
1. Borse da bici laterali
Nel caso di borse laterali (panniers in inglese) le opzioni di settaggio sono semplici: anteriori, posteriori o entrambe. In qualsiasi caso, l'elemento aggiuntivo richiesto è il portapacchi, di cui parleremo più avanti.
Solitamente la scelta ricade sulle due posteriori o su tutte e quattro per una questione di capacità, mentre a volte ci sono viaggiatori che preferiscono adottare un sistema ibrido con borse classiche e bikepacking: in questo caso si tende a utilizzare le borse laterali anteriori per una questione di bilanciamento dei pesi.
caratteristiche importanti
Per aiutarti nella scelta delle borse laterali da bici più adatte, è bene iniziare con un elenco delle caratteristiche più importanti da considerare. Il volume a disposizione, il materiale con cui le panniers sono realizzate e l'attacco con cui vengono ancorate al portapacchi sono gli elementi più significativi. Cerchiamo di approfondire queste caratteristiche mentre più in basso trovi una serie di link ad articoli di dettaglio che potrebbero esserti utili e orientarti nella scelta.
capacità
La capacità è, in pratica, il volume utile a disposizione per riempire le tue borse.
Deve essere commisurata alle tue esigenze. In generale varia da 20l a 70l (a coppia) e la devi scegliere in base a lunghezza e tipologia di viaggio.
In questo caso sicuramente le borse laterali hanno una marcia in più e se sei tra quelli, come noi, che preferiscono avere tanto spazio a discapito di peso e ingombro, la scelta più logica ricade su di loro.
In realtà dipende soprattutto dal tipo di viaggio: noi usiamo entrambi i setup (bikepacking e panniers), a seconda della lunghezza del viaggio e della tipologia di terreno affrontato. Quando acquisti delle borse da bici laterali in genere i dati tecnici che trovi allegati si riferiscono alla coppia quindi se viene indicata una capacità di 60 litri, significa che ogni borsa avrà una capacità di 30 litri
Per viaggi di due o più settimane, magari in paesi freddi e piovosi, la capacità minima che ti consiglio è 40 l mentre se la tua bici è adatta e non hai problemi a spendere qualcosina in più ti suggerisco di acquistare anche la coppia anteriore per bilanciare meglio il peso.
L’ideale sarebbe avere 30/40 l sul portapacchi posteriore e 10/20 l su quello anteriore, caricando gli oggetti più pesanti davanti, ma poichè sappiamo quanto costino le borse, anche avere a disposizione soltanto le borse posteriori ti sarà sufficiente per viaggiare a lungo: noi abbiamo trascorso i 10 mesi in asia con le sole borse posteriori da 60 l.
Se preferisci invece viaggiare più leggero, essere più performante o ami fare sentieri e strade dissestate, forse la scelta più ocultata è quella delle borse da bikepacking. In questo caso la capacità si riduce di molto. La borsa sottosella varia tra i 5l e i 15l circa, quella da telaio tra i 2 e i 14l circa, quella da manubrio tra i 5 e i 18l circa.
Ma come dicevo in precedenza, non è la grande capacità la caratteristica principale da ricercare in una borsa bikepacking per viaggiare, ma la distribuzione dei pesi ottimale su tutta la bici e quindi la guidabilità della stessa in tutte le condizioni.
materiale
La seconda caratteristica da valutare in una borsa da bici è il tipo di materiale con cui viene realizzata. Anche se le opinioni sono varie e differenziate, a mio parere è fondamentale che le vostre borse siano impermeabili o dispongano di un copriborse che lo sia.
Il materiale con cui sono realizzate le borse da bici delle principali aziende è il tessuto di nylon (poliestere), rivestito di poliuretano che le rende impermeabili. In alternativa, vista la scarsa resistenza all’abrasione di questo materiale, si utilizzano le borse con esterno in poliammide (Cordura) o similare, materiale molto più resistente all’abrasione ma meno all’acqua. In tal caso assicurati che le borse da bici siano rivestite internamente con poliuretano impermeabile.
A mio parere quest’ultima è la scelta migliore per garantirti resistenza in caso di graffi o abrasioni ma assicurarti anche protezione dall’acqua.
Se vuoi risparmiare un po' puoi acquistare borse non impermeabili che vengano ricoperte con un copriborse: sono meno pratiche e più facilmente soggette a perdite e infiltrazioni, ma se viaggi principalmente in estate e non ti importa che un po' di gocce finiscano all'interno della borsa (occhio a non tenerci materiale tecnologico!), puoi optare per questa opzione.
Borse laterali che non siano impermeabili e che non dispongano di un copriborse che lo sia non sono un’opzione da tenere in considerazione a meno che tu non decida di infilare tutto il tuo bagaglio all'interno di sacchetti impermeabili prima di inserirli nella borsa stessa.
Quest'ultima soluzione è quella che spesso propongono i produttori di borse da bikepacking cosidette water resistant (non waterproof dunque). Per garantire una maggiore traspirabilità e quindi poter permettere di infilare nelle borse vestiario sudato senza rischiare di trovarlo ancora bagnato al termine di una giornata in bici, le borse water resistant proteggono dagli schizzi ma non dalla pioggia battente. Anche in questo caso la scelta è personale e dipende dalle esigenze di ogni cicloviaggiatore!
Nel caso di borse da viaggio laterali assicurati che esse dispongano di uno scheletro rigido sulla parte posteriore, che le protegga da urti e ti permetta di ancorarle meglio al portapacchi. Anche nel caso di borse da bikepacking un involucro esterno semirigido potrebbe essere un'ottima soluzione per proteggere la borsa da botte e sfregamenti.
Inoltre la presenza di alcuni inserti catarifrangenti nella parte posteriore o anteriore di ogni borsa aumenterà la visibilità nelle ore di scarsa luce.
attacco al portapacchi
Un ultimo fondamentale dettaglio di cui è importante curarsi nell’acquisto di una borsa da bici è l’attacco al portapacchi.
Nel caso delle borse per bici laterali non ci si deve solo concentrare sull’attacco ma anche sulla sua compatibilità con il tuo portapacchi, altro accessorio da scegliere con cura. Ci sono borse economiche con attacchi in stoffa o in velcro ma ti sconsiglio di acquistare questa tipologia di borse per viaggiare perché solitamente il peso e le vibrazioni causano la rottura degli attacchi dopo poche centinaia di chilometri. Questa soluzione può essere valida per le mini-panniers di cui parleremo dopo, dove il peso resta limitato, ma assicurati che i velcri siano di qualità e resistenti.
Le due alternative più valide a mio avviso sono: gli attacchi automatici presenti su molti modelli delle aziende più note e i clip metallici con gancio d’ancoraggio in basso come quelli che abbiamo usato noi da anni e che sono presenti, per esempio, sui modelli base delle borse Crosso.
Il primo sistema è il più innovativo ma presenta ancora qualche pecca: gli agganci sono dotati di un uncino che attraverso il rilascio del manico della borsa o attraverso una leva da azionare manualmente si chiude avvolgendo il tubo del portapacchi. Il problema principale è che spesso questi attacchi sono in plastica e pertanto sono fragili e deformabili.
Il secondo è quanto di più semplice, ma a mio parere anche pratico, possa esistere: i ganci superiori in metallo non sono chiusi ma vanno semplicemente infilati dall'alto sul tubo orizzontale del portapacchi posteriore. Ciò che garantisce di evitare lo scalzamento delle borse in caso di passaggio su sterrati o terreni sconnessi, è il gancio elastico che va applicato (verso l'alto) sul tubo inferiore del portapacchi stesso, adattandone la lunghezza in maniera tale da fornire una buona tensione all'elastico che manterrà i due ganci superiori nella loro sede. Questo sistema richiede la presenza, sul portapacchi, di un tubo orizzontale anche nella parte inferiore per poter agganciare il gancio elastico.
In entrambi i casi sopra citati è importante aver cura che siano presenti degli spessori per adattare la dimensione del gancio a quella del tubo del portapacchi, per evitare che le borse oscillino e scivolino avanti e indietro diventando fastidiose nell’atto della pedalata.
Qui sotto trovi alcuni spunti per approfondire questo argomento:
Panniers
Le migliori borse laterali per viaggiare
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Dove trasportare i pesi nel cicloturismo
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Setup bici da viaggio: la nostra esperienza
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Checklist cicloturismo: cosa portare in viaggio?
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Borse o carrello per viaggi in bici?
guida alla scelta
portapacchi
Un elemento imprescindibile e fondamentale se decidi di viaggiare con le borse laterali o panniers è il portapacchi che, nel caso tu decidessi di viaggiare con un set di quattro borse, diventeranno due: quello posteriore e quello anteriore.
Anche nella scelta del portapacchi uno degli elementi fondamentali è la solidità, ma a seconda del viaggio che desideri fare potrai puntare anche su leggerezza o portata.
Acciaio e alluminio, ma anche titanio, sono i materiali principali con cui sono realizzati e se il primo pare la scelta più logica per chi punta sulla resistenza, il secondo è quello che da maggior versatilità sia per l'ampio mercato, sia per la leggerezza. Il titanio è un'ottima soluzione, ma di nicchia visti i costi.
mini-panniers da bikepacking
Se le borse laterali non sono amate da chi di solito pratica bikepacking, in realtà negli ultimi tempi si stanno diffondendo alcuni modelli particolari che vengono considerati soprattutto da coloro che prediligono le borse che si attaccano al telaio.
Sto parlando delle mini-panniers o borse laterali piccole. Apprezzate da coloro i quali, per una qualsiasi ragione, desiderano un po' più di spazio nei loro viaggi ma non vogliono vincolarsi a borse più capienti e ingombranti come le classiche da cicloturismo.
Spesso queste borse non sono dotate di ganci bensì di cinghie (o di entrambi) per garantire una miglior stabilità e aderenza al portapacchi sullo sterrato, evitando di sbattere ed essere per questo rumorose su un terreno sconnesso.
Spesso alle mini-panniers da bikepacking si associano anche portapacchi minimalisti e leggeri.
Se vuoi approfondire l'argomento qui sotto trovi alcuni spunti.
Quali sono e come devi scegliere i migliori portapacchi per bici?
Una guida approfondita per capire le caratteristiche da considerare e un elenco dei migliori portapacchi posteriori in circolazione sul mercato
Di cosa si parla quando vengono citati i mini-panniers? Quali sono le caratteristiche e perché potrebbero esserti utili? Scopriamolo insieme e vediamo quali sono i migliori modelli sul mercato
Tutto quello che devi sapere sul portapacchi anteriore da bici e alcuni tra i migliori modelli presenti sul mercato
Un portapacchi particolare l'Aeroe Spider rack: si adatta perfettamente alle bici bi-ammortizzate con reggisella telescopico.
Qui trovi la nostra esperienza
2. Borse da bikepacking
Le borse da bikepacking sono più numerose delle classiche borse laterali da cicloturismo. Per questo motivo il setup è molto personalizzabile tra borsa telaio, sottosella, borsa manubrio, toptube, cage e dry bag.
Il bikepacking garantisce leggerezza e miglior distribuzione dei pesi rispetto alle borse laterali, ma le differenze, i vantaggi e gli svantaggi dell'uno e dell'altro sistema sono molti e nei link di approfondimento più sotto trovi una comparativa completa.
Se sei arrivato a leggere fin qui, significa che sei attratto dalle borse da bikepacking e vuoi scoprire quali sono le tipologie e i setup più diffusi ma anche qualche informazione e chicca più approfondita. Se è così, vai avanti a leggere e utilizza gli approfondimenti che trovi al termine di ogni sezione per informarti meglio e nel dettaglio.
Buona lettura, ma soprattutto buone pedalate con la tua bici carica!
Borse da telaio
Partiamo dalla borsa più importante. Sì, già la vedo la tua faccia esterrefatta che si domanda cosa abbiamo bevuto. Ebbene no, non abbiamo ancora tracannato la meritata birra di fine giro, siamo sobri e sappiamo quel che diciamo.
Sebbene sia una delle meno considerate, la borsa telaio è quella da cui dovresti partire per completare il tuo setup. Perché? Semplice, per una questione di stabilità: tenere i pesi il più possibile vicino al baricentro è una delle fondamenta del bikepacking.
Nel bikepacking le borse telaio svolgono un po' la funzione di un mulo: i carichi più pesanti sono di sua competenza! La loro capacità varia da 3 a 10 litri circa e solitamente trovano spazio gli attrezzi e accessori che, messi in altre posizioni, sbilancerebbero molto la bici. Tipicamente nelle borse telaio si infilano attrezzi, parti di ricambio della bici, stoviglie, paleria della tenda, fornelletto, power bank, cibo e altro materiale pesante.
Dire borsa da telaio però è limitante perché ne esistono diverse tipologie. Vediamo insieme quali.
Ci sono tre tipologie di borsa telaio per la bici: una che occupa l'intero triangolo, una che si alloggia nella metà superiore del telaio e l'altra più piccola che può essere utile per tappare i buchi negli angoli, lasciati liberi da borracce e altri accessori.
Per facilità di comprensione e origine vengono definite con i loro nomi inglesi:
- full frame
- half frame
- wedge
Analizziamo le caratteristiche di ognuna di esse
full frame
La più classica e più capiente ma anche la più costosa e intransigente. La borsa telaio full frame infatti occupa l'intero triangolo interno della nostra bici: se da un lato questo garantisce maggior capacità, dall'altro esige un'attenta valutazione dello spazio, dato che le misure e le forme dei telai delle bici moderne sono estremamente variabili.
Certo, se hai una bici con un telaio piuttosto classico, non troppo slooping e dalle misure medie, puoi facilmente far riferimento alle aziende più conosciute e trovare una full frame adatta, ma spesso la soluzione per una borsa telaio full è quella di affidarsi ad artigiani che te la facciano su misura e in Italia non ne mancano di bravissimi.
© www.thimbleweedbikebags.com
half frame
Se la full frame può essere paragonata alla borsa di Mary Poppins, viene naturale definire la half frame come il cilindro del mago da cui esce di tutto.
Più compatta e meno ingombrante, ti stupirai di quante cose tu possa alloggiare in questa borsa. Se non ami troppo le cose fatte su misura o se preferisci usare la borsa su più bici, allora dovresti seriamente valutare l'acquisto della mezzo telaio, che in genere ha una capacità fino a 3-4 l ed è molto più facile da adattare a design e forme particolari.
Di solito, se non hai un telaio piccolo, in accoppiata con queste borse puoi mantenere uno o due portaborraccia nello spazio interno del triangolo.
Nelle half frame da bikepacking ancora una volta è preferibile alloggiare il materiale più pesante, dagli attrezzi ai pezzi di ricambio, dai power bank alle stoviglie passando per paleria della tenda o cibo di pronto utilizzo.
© outershell.com
wedge
Tradotto letteralmente significa "cuneo" e la parola è adatta per chiarire il posizionamento di questi borselli, allacciati negli angoli superiori del triangolo centrale del telaio, anteriore o posteriore a seconda dello spazio.
Sono degli ottimi tappabuchi utili, come le borse top tube, per sfruttare al massimo tutti gli spazi. Di solito non superano i 2l di volume ma più spesso sono più piccoli. Sono molto indicati per chi viaggia con una full e vuole utilizzare anche il poco spazio lasciato dall'ammortizzatore ma vanno benissimo anche per chi non vuole rinunciare alla doppia borraccia interna.
Snack, attrezzi e ricambi sono gli oggetti che vengono più spesso inseriti in queste borsette che ti salveranno quando tutte le altre saranno piene.
© skingrowsback.com
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Borse manubrio
bauletto, roll, harness e appendici
Nella gerarchia del bikepacking, rigorosa quanto un professore di educazione fisica (lo so già che qui tutti i professori di ginnastica insorgeranno a mani levate), la seconda borsa per importanza potrebbe essere quella manubrio.
Anche in questo caso è la ricerca di un equilibrio nella distribuzione dei pesi che indica le priorità. Il sistema bici è per sua natura sbilanciato verso la parte posteriore, visto che si presuppone che il nostro sedere sia sempre più pesante del nostro cervello.
Il buonsenso fa quindi pensare che sia meglio caricare l'avantreno anziché il carro posteriore, ed è proprio per questo motivo che io per 25 anni ho quasi sempre viaggiato con le borse laterali posteriori e difficilmente cambierò impostazione nei grandi viaggi!🤪
Le borse manubrio si trovano però in una posizione molto alta, oltre a caricare la delicata zona dello sterzo. Molto meglio dunque usarle per alloggiare bagagli voluminosi ma leggeri come il sacco a pelo, vestiti, materassino oppure per oggetti che devono essere rapidamente accessibili anche durante la pedalata come macchina fotografica, snack o giacche a vento.
Nella zona del manubrio ormai i sistemi di trasporto dei bagagli sono vari e differenti quindi cerchiamo di fare un'analisi dettagliata di ognuno.
bauletto da cicloturismo
Il grande classico tra le borse da manubrio è il bauletto che viene usato per trasportare macchina fotografica, portafogli e gli oggetti di primo utilizzo.
Prima dell'introduzione delle borse da bikepacking questa era pressoché l'unica soluzione per trasportare bagagli sul manubrio e resta un'ottima alternativa nel caso di viaggi lenti su strada o su sterrati non troppo scassati.
Il sistema di aggancio è rigido, solitamente in materiale plastico, a volte in metallo. Questi bauletti non vanno caricati troppo e non sono adatti a viaggi offroad perché il peso tende a piegare verso il basso il supporto e, con il tempo, a rovinarli o romperli. Sono stati introdotti dei sistemi che ne migliorano molto la durata e la qualità ma restano l'ideale per viaggi cicloturistici su strada.
I vantaggi sono svariati:
- facilità di accesso,
- protezione del contenuto (spesso sono rigidi e imbottiti),
- possibilità di rimozione rapida.
roll bag
ll salsicciotto, sì, proprio lui. Sono sicuro che ormai ti sarà capitato di vederlo montato su una bici da viaggio o una gravel.
Lì davanti che occupa tutta la larghezza del manubrio (soprattutto se si parla dropbar) e penzola senza mai precipitare... che solo i maghi della fisica possono capire come.
In realtà non ci vuole un genio ma delle fascette belle resistenti che di solito sono integrate nella borsa e vanno ancorate al tubo orizzontale del manubrio da un lato e dall'altro della pipa. Una terza cinghia il più delle volte è presente per bloccare la borsa al tubo sterzo della bici e impedirle di muoversi verticalmente sulle rugosità del terreno.
Le roll bag da manubrio hanno svariati vantaggi e alcuni svantaggi. In particolare la capacità di carico può essere molto ampia e superare abbondantemente i 10l, cosa impossibile per i bauletti. Inoltre sono realizzate in materiale spesso impermeabile, sono leggere e non necessitano di supporti esterni rigidi ma si ancorano semplicemente con le cinghie.
D'altro canto però di solito il loro accesso è laterale (roll appunto), più scomodo dei bauletti. Inoltre possono schiacciare i cavi di freni e cambio sulle bici con passaggio esterno e quindi dare problemi ai componenti interessati. Infine montarla e smontarla alla sera può essere un processo lento e snervante se si è costretti a farlo ogni giorno.
Proprio per questi ultimi due motivi, quasi in contemporanea all'uso delle roll bag da manubrio sono stati introdotti harness e appendici di cui parliamo in seguito.
harness
Le imbracature da manubrio, o harness, sono un accessorio estremamente versatile per chi fa bikepacking. In sostanza si tratta di supporti realizzati con diversi materiali che possono ospitare borse roll di varie tipologie e dimensioni.
L'imbragatura per le borse è dotata di cinghie e fibbie o di specifici agganci che, proprio come le borse da manubrio autonome, permettono di ancorarla al manubrio della bici.
I due vantaggi forse più evidenti degli harnesses da manubrio sono, da un lato, la capacità di alloggiare qualsiasi tipo di contenitore cilindrico e non necessariamente una borsa (pensa al sacco a pelo o a una tenda), dall'altro, la possibilità di rimuovere rapidamente il contenuto alla sera e riposizionarlo altrettanto rapidamente al mattino senza dover rimuovere l'imbracatura dalla bici.
Ci sono tanti altri motivi per cui potresti aver bisogno di un harness per il tuo manubrio, ma ti lascio scoprirli nell'articolo dedicato che trovi tra gli approfondimenti, altrimenti mi dilungo troppo.
prolunghe o appenidici
Spesso sono associate agli harness e a volte anche vendute insieme perché le appendici per i manubri servono, nel bikepacking, non tanto per garantire un'ulteriore superficie d'appoggio alle mani ma più per avere maggior spazio d'ancoraggio sia per la borsa manubrio che per altri accessori come GPS, telefono, luci e action cam.
Un altro compito fondamentale che svolgono questi accessori è l'allontanamento delle borse dal manubrio stesso, garantendo un po' di spazio sufficiente per non ostacolare il passaggio dei cavi ed evitarne così lo schiacciamento.
Queste appendici, di varie dimensioni, materiale e forma, possono anche essere pensate per svolgere più funzioni e aiutare anche la postura in viaggio, garantendo ulteriori posizioni a mani e avanbracci. Sostituiscono egregiamente i manubri alternativi che possono non essere la soluzione adatta per tutti.
Ti interessa l'argomento? Ecco alcuni articoli di approfondimento che potresti voler leggere:
Una panoramica delle caratteristiche da considerare e 20 modelli di borse da bikepacking che potresti acquistare
Come scegliere, quali particolari controllare e qualche consiglio per l'acquisto
Alcuni tra i migliori harness da manubrio per il bikepacking: cosa sono e come sceglierli?
Tutto quello che devi sapere sulle geometrie della bicicletta per viaggiare
Borse sottosella
seat bag
La borsa sottosella è un elemento imprescindibile se vuoi avere un set completo di borse da bikepacking ed è molto utile, soprattutto se pensi di viaggiare per più di un paio di giornate
La capacità di carico di questa borsa infatti può arrivare a 15-18l facendola diventare un corredo fondamentale per sopperire all'assenza di panniers laterali se hai deciso di puntare su un assetto senza portapacchi.
I vantaggi di questo assetto su quello classico da cicloturismo sono evidenti soprattutto per chi ama i percorsi tosti: l'assenza di sporgenze e carichi laterali esterni è importante sia per non perdere stabilità, sia nel caso di tracciati in cui ci siano tratti da fare a spinta, dove le borse laterali potrebbero dare fastidio.
Un altro grande vantaggio della borsa da bikepacking sottosella rispetto alle laterali è il peso dato che non necessita di portapacchi, permettendo di ridurre di molto i grammi da trasportare.
Anche in questo caso grazie alla diffusione del cicloturismo e del bikepacking si sono moltiplicate le soluzioni di trasporto dei bagagli sul retrotreno in una singola soluzione andando oltre il canonico missile. Analizziamo qui sotto le più comuni
borse sottosella
Ed eccoci qua, ci siamo finalmente arrivati.
Sì, perché il suppostone che sporge sotto il sedere nell'assetto bikepacking è forse la borsa più conosciuta e la prima che attira l'attenzione di chi si avvicina al viaggio in bici.
In realtà, come detto nelle puntate precedenti, in un mondo bruttissimo e preciso in cui tutti fanno le cose fatte bene e seguono la logica, questa sarebbe l'ultima borsa da utilizzare dopo quella telaio e quella manubrio.
Tipicamente questa borsa è dotata, come la roll bag da manubrio, di cinghie e velcri con cui viene ancorata al telaio della sella e al reggisella anche se ultimamente qualche azienda propone una sorta di sgancio rapido per poter bloccare e rimuovere la borsa velocemente. Di solito anche questa borsa presenta una chiusura roll, viene realizzata in materiale waterproof o water resistant e talvolta è dotata di valvole per l'espulsione dell'aria, per essere compressa il più possibile.
Le dimensioni possono essere svariate, a seconda dell'esigenza, dalla più capiente fino a quelle piccole ideali per reggisella telescopici o bici dalla taglia molto piccola.
harness da sella
In maniera del tutto speculare agli harness per borsa manubrio, anche nella zona posteriore della bici sono state introdotte soluzioni che permettano di usare delle semplici roll bag imbracate in un supporto da lasciare ancorato alla bici.
I vantaggi sono del tutto identici a quelli per le borse manubrio, cioè:
- la possibilità di estrarre la borsa alla sera e reinserirla al mattino senza la necessità di rimuovere le cinghie,
- la possibilità di inserire una qualsiasi borsa roll bag o anche altri oggetti cilindrici (sacco a pelo, tenda...)
bauletti su portapacchi
Una soluzione meno ortodossa ma che sta tornando di moda è quella di utilizzare dei portapacchi, spesso leggeri, ai quali agganciare una trunk bag o bauletto. In questo modo si eviterà l'ingombro laterale delle borse classiche da cicloturismo ma si potrà anche aumentare il carico posteriore, almeno in termini di peso.
Questa soluzione potrebbe essere valida anche in abbinata con le mini-panniers di cui abbiamo già parlato in precedenza
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top tube, stem e dry bag
Il bello del bikepacking, ma anche il brutto se il punto di vista è quello del portafoglio, è che non si deve pensare che le posizioni a cui ancorare le borse siano quelle classiche del cicloturismo e basta: dietro e davanti, punto.
Non avendo necessità di usare portapacchi, il bikepacking permette di agganciare le borse un po' ovunque alla bicicletta: telaio, forcella, attacco manubrio, reggisella, manubrio... la fantasia regna sovrana.
Vediamo allora di fare una panoramica sulle borse secondarie, chiamiamole così anche se non meriterebbero questo declassamento, visto che spesso e volentieri ci salvano dal dover rinunciare a quel gingillo che proprio nelle borse principali non entra.
top tube
Sempre più spesso utilizzate per trasportare materiali di primo utilizzo: cibo, portafoglio, piccoli attrezzi, telefono o simili.
Come dice il nome è un borsello che va ancorato sopra al tubo orizzontale, nella parte anteriore più vicina alla serie sterzo. Di solito si aggancia con cinghie che avvolgono il tubo orizzontale e il tubo forcella, ma ormai le bici da viaggio e gravel più avventurose dispongono di occhielli con cui fissare la bici tramite viti per una maggior stabilità.
La loro capacità è esigua ma sono in ogni caso delle ottime alleate perché vanno ancorate in una posizione strategica e di facile accesso anche mentre si pedala. Io spesso la uso per inserire un powerbank da attaccare al telefono che utilizzo come navigatore e che ho fissato con un supporto al manubrio.
stem bag
La borsa da attacco manubrio. Meno utilizzata perché potrebbe, in alcuni casi, ingombrare la pedalata soprattutto quando ci si alza sui pedali, ma è molto utile soprattutto per chi voglia avere a portata di mano una borraccia o, per esempio, la macchina fotografica o il telefono per scattare foto al volo.
È una borsa che va agganciata lateralmente al tubo forcella e al manbrio, di solito di forma cilindrica e, anche in questo caso, dalla capacità ridotta ma spesso salvifica!
cage e dry bag
Le gabbie, o cage sono degli ottimi alleati di chi ha bisogno di più spazio ma non vuole complicarsi la vita con un vero e proprio portapacchi. Di metallo ma più spesso in materiale plastico, vengono ancorate sulla forcella o, raramente, sul carro posteriore e possono alloggiare dry bag cilindriche fino a 5 l e altri oggetti cilindrici (materassini, sacchia a pelo, bottiglie per l'acqua...).
Meno ingombranti delle borse laterali, sono una buona soluzione di compromesso se si viaggia più a lungo e si vuole mantenere un assetto agile. Sempre più spesso ci sono aziende che realizzano borse apposite per la forcella con quick release e senza la necessità di alloggiarle in cage.
marsupi
Non sono propriamente delle borse da bici, ma noi lo utilizziamo sempre di più come ottima alternativa allo zaino o al bauletto manubrio, soprattutto per la sua facile accessibilità e la generosa volumetria.
Essendo una borsa da indossare, è anche ottima per trasportare gli oggetti più preziosi che non si vogliono lasciare incustoditi, come portafoglio o documenti. Anche in questo caso ormai molte aziende ne fanno di dedicati ai ciclisti, waterproof o meno e a parte un po' di caldo nella stagione estiva davvero queste borse alla vita non si sentono quasi addosso.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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