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Cicloturismo e viaggi in bici in Piemonte

La ciclovia del Tanaro è un percorso facile e pianeggiante, adatto anche a famiglie, che segue in gran parte sterrate e strade secondarie lungo il fiume che attraversa il territorio delle Langhe tra Alba e Pollenzo. Un itinerario divertente che ti farà immergere nella natura e nella cultura di questo ambiente, noto soprattutto per il buon vino e il tartufo.

La valle Maira è conosciuta soprattutto per la MTB, per i sentieri, i passi montani e le escursioni d'alta quota. In questo articolo vogliamo andare controcorrente e ti raccontiamo un piacevole e semplice itinerario gravel in valle Maira, più precisamente nella bassa vallata, con partenza e arrivo dall'accogliente hotel bike friendly di Luca e Augusta, Casa Bart.

Se oltre a una sana pedalata di medio dislivello ti incuriosiscono le leggende, ti affascinano le montagne e hai voglia di lanciarti alla scoperta di piccole borgate e siti archeologici, questo itinerario in valle Maira in bici per esplorare le borgate di Roccabruna in uno dei luoghi più ricchi di storia e cultura del Piemonte, sono certo ti piacerà.

Il lago Maggiore in bicicletta è una meta che si pregia di numerosi itinerari adatti a ogni tipo di bici e gambe. In questo percorso ad anello chiamato Flowers Loop vogliamo narrare una storia di scoperta: dalle sponde del lago a Verbania sino alle salite pedemontane, per poi scivolare lentamente lungo il placido bacino lacustre di Mergozzo e l'omonimo piccolo borgo, la fiorita Ornavasso e ridiscendere infine sul Maggiore seguendo il fiume Toce.

La VEN.TO. in Gravel in solitaria, questa la mia risposta alla domanda cosa avrei fatto in vacanza tra una settimana.

Il mio personale progetto era quasi pronto: sei giorni di viaggio, una media stimata di 100-120km/giorno, il tragitto che costeggia le rive del Po già caricato su Komoot diviso a tappe, alberghi da prenotare direttamente in loco per non mettermi paletti e borse attrezzatura e vestiario già immaginate. Dico quasi perché, mentre ingenuamente raccontavo ai presenti (Andrea, Daniele, Mariano, Marco, Valentina) in pausa pranzo il piano della mia vacanza, gli stessi amici e colleghi appuntavano “Eh sì… facile così… il Po' mica nasce a Torino… devi partire dalla fonte se vuoi farla tutta bene…”.

È facile andare alla ricerca del bello in luoghi turistici e noti, ne sono capaci tutti. Il discorso cambia quando si fanno svariati chilometri, specialmente in bicicletta, per andare a vedere un muro diroccato come nel nostro caso. Ovviamente non solo resti e rovine, ma piccoli borghi arroccati, castelli - alcuni dei quali ancora abitati -, boschi e vigneti: tutto questo pedalando nella storia del Piemonte: il Marchesato di Incisa in bicicletta.

L’AIDA è una ciclovia relativamente recente che parte dal Moncenisio, al confine con la Francia, e termina a Trieste, al confine con la Slovenia. Segue prevalentemente piste ciclabili già esistenti e stradine a basso traffico collegando tutte le maggiori città del Nord Italia e promuovendo la mobilità ciclistica non solo per piacere, ma intesa anche come spostamento quotidiano. Tutto, o quasi, quello che c’è da sapere sull’AIDA si trova sul sito dedicato e sull’app apposita per smartphone, ma…

Un bellissimo percorso ad anello transfrontaliero tra Italia e Svizzera alla scoperta della parte più settentrionale del Lago Maggiore in bici e di tre affascinanti vallate che si insinuano a ovest di questo grande specchio d'acqua: valle Cannobina, valle Vigezzo e la ticinese Centovalli. Un mix tra panorami sui quattromila alpini e colori autunnali nel momento della loro massima esplosione faranno da cornice ad un anello tra Cannobio e Valle Vigezzo pedalato e vissuto tra la presenza discreta della ferrovia e il silenzio dei borghi montani.

La Valle Devero, tributaria della Valle Antigorio, si trova nella parte più settentrionale del Piemonte all'interno della provincia del Verbano – Cusio – Ossola, confinante con il cantone svizzero del Vallese. Proprio in questa piccola area si sviluppa un entusiasmante giro ad anello in MTB in Val d'Ossola tra alpeggi, vaste praterie alpine e grandi panorami sui colossi di tremila metri.

Questo articolo racconta la ciclo escursione al Santuario di Boca  in MTB passando attraverso i vigneti sulle colline moreniche novaresi.

La Riserva naturale delle Baragge è un'area naturale protetta, più precisamente una riserva naturale a gestione regionale, che si estende comprendendo alcuni comuni delle province di Biella, Novara e Vercelli. fanno parte della Riserva le Baragge propriamente intese, il territorio della Bessa e Serra Morenica l'area attrezzata Brich Zumaglia-Mont Préve

Il vasto altopiano del Moncenisio in MTB può essere raggiunto anche dal versante francese attraverso delle silenziose strade sterrate che serpeggiano nelle foreste della valle del fiume Arc. Anche in questo caso ci si spingerà a quote elevate, raggiungendo le uniche due fortificazioni realizzate dai transalpini e tutt'oggi ricadenti, insieme ai restanti forti costruiti dagli italiani, in territorio francese.

Sfrecciare sulle due ruote nel silenzio, nella quiete e con l’aria che profuma di terra e aghi di pino? È un piccolo sogno realizzabile a Sauze di Cesana, gioiello della Valle Ripa, a pochi passi da Sestriere e Bardonecchia.

Che magia il Lago Maggiore! Cosa vedere, cosa fare, cosa assaggiare... le domande sono sempre tante prima di visitare un luogo così ricco di cultura e Natura. Il Maggiore, uno dei grandi laghi del nord Italia, è meta turistica di tutto rispetto e oltre a offrire tante attività oudoor da svolgere sulle sue sponde e acque, presenta anche alcuni splendidi luoghi da visitare. In seguito quindi, in base anche alla nostra esperienza recente, ti suggerisco 10 cose da fare e vedere sul lago Maggiore, anche fuori stagione.

Siamo pronti per una nuova avventura in MTB sulle colline delle Langhe.
Il percorso odierno, di moderata difficoltà e accessibile a tutti i bikers, offre la possibilità di esplorare una delle parti più suggestive della Langa del vino, snodandosi tra strade a bassa percorrenza, strade bianche, boschi, vigneti, noccioleti e capezzagne, regalando panorami unici e scorci insoliti. Il territorio su cui insiste è la Langa Bassa, compresa a nord dal Roero (delimitata sostanzialmente dal fiume Tanaro) ed a sud dalla Langa Alta.
 
Ecco una nuova prima volta.
Il classico giro del Barolo in bicicletta ci permette di  conoscere in un batter di pedale il cuore enogastronomico del Barolo e delle Langhe. Lungo questo tracciato, che sfrutta strade asfaltate poco battute dalle automobili, si trovano le più grandi e famose cantine delle Langhe.
Per scoprire questo prezioso territorio sono accompagnato da Alberto Mutti, architetto di professione ma soprattutto appassionato sportivo e guida ciclistica, presidente di Bikexperiences a.s.d, che, tra le varie attività dedicate alle “due ruote”, organizza e promuove eventi per far conoscere al mondo uno dei patrimoni dell’umanità secondo l’Unesco.

Prima di pedalare tra Casale Monferrato e Millesimo, avevo una visione sfuocata dei confini di queste regioni geografiche. Il Piemonte, ok… ma poi? In circa una settimana di permanenza, la messa a fuoco è decisamente migliorata. Attraversando il paesaggio patrimonio U.N.E.S.C.O. di Langhe-Roero e Monferrato in bici ci siamo riempiti i muscoli di acido lattico e gli occhi di quegli scorci che l’hanno reso famoso nel mondo.

Il mio secondo giro in terra piemontese, nella parte orientale della provincia di Biella, mi ha portato ad esplorare le Rive Rosse in MTB. In molti mi avevano consigliato di visitare questa zona e l’interesse che avevo trovato pure in Internet, devo dire, è pienamente motivato.
Ora infatti mi sembra d’aver pedalato su un altro pianeta; quale? Marte naturalmente. 
È la prima volta che mi trovo a pedalare nella provincia di Biella in Piemonte. Per questa prima uscita ho deciso di calcare una parte del tracciato della granfondo Prevostura mountain bike, una gara nazionale tra le più importanti in Italia e tra le maggiori in Piemonte, che si corre a fine stagione.
La caratteristica peculiare delle Alpi Occidentali è di possedere dei percorsi sterrati che raggiungono quote importanti, prossime ai 3000 m ed anche oltre, dove la vegetazione si riduce a qualche stelo d'erba e la respirazione si fa più affannosa. Tra gli itinerari di questo calibro ne esiste uno nell'area del Moncenisio che consente di pedalare fino ai 2913 m del Mont Malamot, sulla cui cima si ergono i ruderi di una caserma difensiva ottocentesca.
A seguito del Trattato di Parigi del 1947 i confini vennero spostati, per cui tutti i forti italiani giacenti nell'area del Moncenisio – Malamot compreso – passarono sotto la bandiera francese.
Sveglia molto presto come sempre, do uno sguardo fuori. Il cielo non è proprio bellissimo, potrebbe anche piovere.
Scendo dalla camera qualche minuto prima per preparare la bici, molto gentilmente i proprietari hanno anticipato alle sette e trenta la colazione, per consentirmi di ripartire il più presto possibile.

               

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