Il passo Cercen era da anni nella lista dei desideri. E come spesso accade alla fine quasi per caso sono riuscito a mettere in cascina questo anello MTB tra val di Rabbi e val di Peio, con panorami maestosi sulle vette del parco dello Stelvio
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Val di Rabbi in mountain bike
Erano anni che non frequentavo la val di Rabbi mentre un tempo l'ho girata abbastanza in bici e a piedi. È uno di quegli angoli di Trentino relativamente poco frequentati dai turisti anche in piena estate, anche se ormai il classico itinerario che conduce a malga Monte Sole fa il pieno in alta stagione. Il giro delle malghe è simile al precedente e in parte segue la salita proposta anche in questo tracciato mentre la zona del rifugio Dorigoni e delle cascate del Saent sono più accessibili se fatte a piedi (e molto più frequentate).
L'anno scorso con l'amico Luca Gotico che mi ha proposto questo anello abbiamo anche pedalato dalla val d'Ultimo fino al passo Rabbi sfiorando la valle: in quel caso il tracciato, soprattutto nell'anello in quota, è più adatto al trekking che non alla bicicletta.
In ogni caso, dopo la premessa per raccontarti un po' dei vari percorsi affrontati in valle, veniamo al dunque. Questo anello maestoso e panoramico, oltre alla valle di Rabbi, include la discesa in val di Peio e la pedalata finale di collegamento in valle di Sole.
La salita da Malè a Rabbi fonti
Decidiamo di partire dal punto più comodo per noi e giunti a Malé (in realtà essendo agosto abbiamo preferito lasciare l'auto nella vicina e meno affollata Magras), imbocchiamo subito la val di Rabbi.
Attraversato il piccolo centro si trova subito una strada forestale che corre leggermente in quota, parallela alla provinciale della val di Rabbi, raggiunta poco dopo. Poche centinaia di metri sulla strada principale ci permettono di raggiungere il bivio sulla destra e imboccare la via secondaria per Pracorno.
Nel piccolo centro di valle ritroviamo la provinciale che decidiamo di seguire fino a San Bernardo per accelerare un po' la salita.
In paese si lascia la strada per scendere nuovamente sulle sponde del torrente Rabbies dove corre inizialmente l'itinerario ciclabile e poi un bel single track divertente che conduce a Rabbi Fonti dove si ritrova la strada nei pressi dell'Hotel Terme.
Salita alla malga Cercen Alta
Dall'hotel proseguiamo verso nord per qualche decina di metri: sulla sinistra si incontra un parcheggio da dove si stacca una strada sterrata che conduce alle malghe Cercen (o Cercena). La imbocchiamo in salita per qualche chilometro e ci stupiamo di trovare auto che transitano anche qui. Quando la strada spiana manteniamo la diramazione a sinistra anche se le due vie si ricongiungono nei pressi del ponte Fontanon poco più avanti.
Noi proseguiamo dritti ignorando le indicazioni per malga Monte Sole. Ricomincia la salita, con rampe ora impegnative affrontate insieme a un enorme gregge di pecore. Ci mettiamo il cuore pace e affrontiamo strappi anche al 25% fino alla malga Cercen bassa. Luca mi stupisce sempre con la muscolare mentre io salgo più comodo in ebike.
Dietro la malga si dovrà fare un'inversione a 180° per imboccare la strada che conduce alla seconda malga Cercen, quella alta mentre proseguendo dritti si arriverebbe a malga Villar Bassa. Ci sono ancora alcuni strappi impegnativi anche se ormai la grande fatica a pedali è quasi conclusa... ma non ti illudere, inizierà presto quella a spinta!
L'ambiente è selvaggio, i boschi hanno già lasciato spazio alle praterie d'alta quota e a parte un gruppo di ragazzi che sta grigliando alla malga, da qui in poi non incontreremo nessuno (il 20 di agosto!!!) se non Lino e Sara, altri due biker che stanno affrontando lo stesso nostro itinerario e con cui condivideremo le fatiche fino al passo.
Il sentiero verso il passo Cercen
Dalla malga Cercen alta, a quota 2150m, ci si dovrà munire di tanta pazienza e prepararsi ad affrontare poco più di due chilometri di sentiero per coprire gli ultimi 500 m di dislivello circa. In ebike il sentiero è a tratti pedalabile se hai un po' di tecnica, ma per gran parte andrà fatto a spinta (non servirà portare la bici). In muscolare non val la pena provare a stare in sella, si farebbe più fatica che non a spingere!
L'anfiteatro di guglie che ci accerchia e le marmotte che fischiano di tanto in tanto addolciscono la fatica e con qualche pausa di tanto in tanto raggiungiamo un pianoro ai piedi del muro che divide val di Rabbi e val di Peio. L'ultimo sforzo ci porta, dopo un paio d'ore, al passo Cercen (2620 m).
In cima il panorama si apre e capisci perché valga la pena arrivare fin qui: par di toccare il Vioz con il rifugio Mantova, più a nord il Palon de la Mare e il Cevedale si nascondono momentaneamente tra le nuvole. Dall'altro lato verso la val di Sole si può vedere la Presenella con quel che resta del ghiacciaio mentre in basso si nota la diga del lago di Pian Palù con la forcella del Montozzo meta di un altro giro straordinario in zona.
Discesa in val di Peio e rientro a Malè
Ci godiamo la vista assaporando ogni istante e anche se l'aria è frizzante, restiamo un po' in contemplazione prima di prepararci per la discesa.
Il sentiero che conduce verso malga Levi è uno spettacolo tutto da godersi. Si scende spostandosi verso sud su un tracciato mai troppo tecnico, all'inizio leggermente esposto ma senza essere pericoloso. Tornanti e controtornanti ci attendono poco più avanti, per abbassarsi vertiginosamente di quota in pochi chilometri. A un certo punto salutiamo Lino e Sara che ci hanno accompagnato fin qui e che proseguono verso malga Mare, su un sentiero che ti potrebbe permettere di allungare ulteriormente questo anello.
Una volta raggiunta malga Levi ci si deve riposare un po' perché le braccia sono state sollecitate parecchio. Un breve tratto di strada sterrata riporta al sentiero dove è indicata malga Borche. Il percorso si infila nel bosco e qui si deve fare un po' più di attenzione alle radici ma si può sempre proseguire spediti e continuare la rapida discesa anche dopo aver passato la malga.
Se ne hai abbastanza di sentieri puoi sempre seguire la strerrata in questo tratto, fino a raggiungere località Bugnöl, dove anche noi lasciamo il sentiero per seguire il percorso più ampio.
Si passano i bei masi de Stablo per ritrovare la civiltà a Celedizzo, poco più a valle di Cogolo, prinicipale centro della val di Peio.
Attraversata la provinciale ci si innesta sulla ciclabile che in pochissimo tempo ci conduce a Ossana, ai piedi del castello e del passo Tonale.
Ritornati in val di Sole non ci resta altro da fare se non seguire l'itinerario della ciclabile della val di Sole verso valle e riusciamo persino a prendere un temporale prima di ritornare a Malé per chiudere un percorso tra i più completi della zona.
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