Una delle aree più spettacolari del Trentino dove seguire sentieri o ferrate è la Val di Fassa. Far trekking in Val di Fassa permette di conoscere il cuore roccioso della zona ritrovandosi faccia a faccia con luoghi incredibili come le torri del Vajolet.
Lungo il tracciato, è possibile ammirare le strane conformazioni rocciose presenti alla base del Rosegarten che danno quasi l’idea di essere un’anticipazione dell’imponenza , alle loro spalle, del Catinaccio stesso. Si continua a salire e molto presto è già possibile intravedere sopra una sporgenza rocciosa il piccolo, ma davvero grazioso rifugio Preuss che domina sulla valle sottostante come un monastero sulle famose Meteore greche. Dal Rifugio Stella Alpina al Preuss/Vaiolet son quasi 300 metri di dislivello non particolarmente impegnativi, da percorrere con estrema calma per dedicare maggiore attenzione al paesaggio che ci circonda.
L’ultima parte del sentiero è forse la più dura, ma la fatica è rapidamente ricompensata dall’arrivo ai due rifugi che sembrano essere molto apprezzati anche dalle numerose cornacchie che sorvolano il loro cielo. Il rifugio Preuss è davvero piccolo con vista sullo strapiombo e la valle del Vajolet, mentre il Rifugio Vaiolet è composto da oltre 3 edifici con scuri battenti azzurri ed è situato leggermente più lontano dalla valle ma decisamente più prossimo alle Torri del Vajolet che si stagliano ad ovest con estrema armonia.
Nel complesso del rifugio Vajolet è disponibile anche un locale invernale fornito di letti con coperte e qualche zuppa da cuocere per scaldare la permanenza notturna. Dietro gli edifici, una bianca statua della Madonna protegge gli escursionisti e ricorda, con un’incisione commemorativa in ladino, la scomparsa di due persone legate alla comunità di Vigo di Fassa. In un’ora circa dai rifugi è possibile arrivare direttamente al rifugio Re Alberto, sempre che le condizioni dell’impervio sentiero lo permettano oppure, in alternativa, si possono seguire il sentiero Don Guido verso la Cima Scaleriet a 2889m o il tracciato 584 fin al Passo del Principe ed oltre.
Noi ci fermiamo ai rifugi Preuss-Vajolet in completa solitudine (è un giorno infrasettimanale di marzo) a contemplare lo spettacolo naturale dinnanzi ai nostri occhi sognando futuri ritorni in questo ambiente magico... per ora stanchezza e neve ci consigliano un rientro dalla medesima strada dell'andata.L'itineario dal Gardeccia al Vajolet è un facile percorso consigliato a tutti, in particolar modo a coloro che apprezzano l’asprezza delle Dolomiti e agli appassionati di fotografia, perché i panorami sono davvero da rivista naturalistica.
Le Dolomiti sono la nostra via di fuga preferita e quindi molti sono gli itinerari su queste montagne che troverete nella mappa del trekking. Un itinerario più impegnativo nel gruppo del Catinaccio è quello che raggiunge il lago Antermoia e la cima Scaleriet mentre dalla vicina valle San Nicolò parte il trekking a Punta Vallaccia nel gruppo dei Monzoni.




































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