La Val Campelle è una delle località più note del massiccio di Cima d'Asta nel Lagorai Orientale e anche una delle più accessibili mentre l'altopiano di Musiera è un po' meno conosciuto ma per me si è rivelata una piacevolissima sorpresa. Ecco servito un giro dal dislivello importante ma facile tecnicamente e adatto sia a MTB che a bici gravel.
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Da Pontarso al rifugio Conséria in Val Campelle
Questa volta abbiamo improvvisato un percorso pedalabile anche in gravel, nel Trentino orientale, per andare a trovare l'amico Stefano sull'altopiano di Musiera dove ha una baita spettacolare!
Noi abbiamo scelto come punto di partenza di questo itinerario un piccolo parcheggio lungo la strada provinciale che porta al passo Manghen, proprio dove è presente il bivio della strada che scende da Musiera.
Poche pedalate sulla provinciale ci fanno raggiungere il bivio in discesa verso Pontarso. La discesa ben presto diventa sterrata e porta al punto più basso del percorso, dove si deve attraversare il torrente Maso: noi, come bambini, ci divertiamo a fare il guado, ma in realtà proprio a fianco c'è anche un solido ponte!
Da qui inizia una lunga e costante salita che diventa asfaltata poco prima di incontrare il bivio con la strada della val Campelle. Avevo fatto di recente questo tratto di percorso in un anello decisamente più ostico con tratti a spinta/portage verso Forcella Magna e il Tesino, in una giornata decisamente più uggiosa e triste ma anche molto meno affollata.
Nei weekend estivi preparati a trovare molto traffico e tanta gente in Val Campelle, come è capitato a noi. Dalla piana di Cenon di Sotto si raggiunge ben presto il rifugio Carlettini dove troverai tante auto degli escursionisti di giornata.
L'asfalto prosegue fino circa ai 1500 m di quota, al ponte Conseria, dove lascia spazio allo sterrato e ai tornanti. Le pendenze si inaspriscono e la strada entra nel bosco di abeti. Finora il panorama era chiuso sulla valle, con qualche scorcio sul passo Manghen e sulla Valsugana ma da qui in avanti la salita si fa intensa, con tratti cementati. Nei pressi di malga Valsorda Prima il paesaggio si apre sulla Cima delle Buse e il Montalon alle nostre spalle mentre di fronte a noi Cima Caldenave e più lontano l'Ortigara e le vette dell'Altopiano dei Sette Comuni.
Presto si raggiunge il bivio che conduce al rifugio malga Conseria, imponente e isolato nel mezzo della vallata poco più in basso. Proseguendo dritti si raggiungerebbe, ben presto, il passo 5 Croci che poi permetterebbe di scendere verso la val Vanoi e il rifugio Refavaie. Questa strada è molto battuta anche durante varie Transalp e si presta molto a viaggi di più giorni sia in gravel che in MTB, come il percorso seguito da noi qualche anno fa sul tracciato della defunta Dolomiti Lagorai Bike Tour.
Oggi noi decidiamo che la salita fatta e quella che ci aspetta possano bastare e così deviamo a destra verso il rifugio malga Conséria, ai piedi di Cima d'Asta. Il paesaggio qui è sempre suggestivo, con le cime del Lagorai che ci avvolgono nel loro abbraccio selvaggio.
Rientro a Pontarso e anello dell'altopiano di Musiera
Dopo una meritata pausa, decidiamo di rientrare dallo stesso percorso dell'andata perché il sentiero che avremmo voluto fare per scendere e raggiungere la strada forestale Aia del Buso verso malga Nassere e la val di Caldenave è chiuso per una piccola frana dal 2024.
L'unica breve alternativa che riusciamo a percorrere è quella che unisce il ponte Conséria, al termine del primo lungo tratto di discesa, al rifugio Carlettini passando dall'Agriturismo malga Casarina. Inizialmente su strada e nella seconda parte su largo sentiero un po' battuto dalle vacche.
Rientrati a Pontarso con nelle gambe già quasi 1000 m di dislivello, riprendiamo la provinciale del Manghen in salita per un paio di chilometri fino al ponte Salton. Prima del ponte deviamo a sinistra verso malga Pozza e subito la strada si impenna con rampe in cemento.
Alla malga un gruppo di scout sta costruendo il campo tendato nel meraviglioso pianoro antistante. Noi li salutiamo, invidiando la loro gioventù e teniamo la sinistra risalendo la bella forestale che conduce, con pendenze importanti, al balcone panoramico di Musiera da dove si possono ammirare la Bassa Valsugana e l'altopiano di Asiago di fronte a noi.
Facciamo una sosta con birretta annessa alla baita di Stefano che ci saluta e si ferma qui.
La rapida discesa finale su asfalto, di circa 6 chilometri, ci riporta in un attimo al bivio con la strada del Manghen dove chiudiamo questo giro improvvisato ma piacevole seppur impegnativo.
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