Un anello semplice, con dislivello praticamente assente, ma tanti piccoli bei trail nel bosco lungo i due fiumi che si incontrano nei pressi di Pinerolo, scendendo dalle valli alpine. Percorso adatto sia alla MTB che alla gravel.

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Da San Secondo di Pinerolo i trail lungo il Chisone
Ho l'occasione di provare un piccolo anello gravel su sentieri e sterrate nei dintorni della pianura di Pinerolo durante l'IMBA Gathering che si è tenuto al Castello di Miradolo di San Secondo.
L'anello parte proprio dal parcheggio antistante il Castello e in men che non si dica ci si ritrova sulle sponde del Chisone. Il torrente scende dalle Alpi Cozie creando l'omonima valle e si immette, più a est, nel Pellice. Noi lo seguiamo sulla sponda meridionale, quella destra, iniziando il nostro percorso su una ampia sterrata che ben presto però lascia spazio a un sentiero ben battuto e pedalabile anche in gravel, che si fa spazio nella vegetazione ripariale.

Guado del Pellice con vista sulla rocca di Cavour
Ci si diverte con curve e piccole pendenze e contropendenze, fino a raggiungere di nuovo l'asfalto nei pressi di un ultimo ponte sul Chisone. Subito lasciamo l'asfalto per una nuova sterrata che si dirige verso sud raggiungendo presto il secondo corso d'acqua che caratterizzerà questa nostra giornata: si tratta del Pellice che, a differenza del precedente, ha tutte le caratteristiche di un torrente.
Infatti in questo periodo è in secca e ci permette di affrontare il guado, camminando ma restando asciutti. Pedaliamo dritti dritti in direzione di Cavour e della sua rocca, che si staglia isolata in lontananza. Alle nostre spalle il Monviso si mostra in tutta la sua austera imponenza e ancora una volta noi deviamo verso le aste fluviali.
In questo punto il Chisone si è già immesso nel Pellice che a breve finirà la sua corsa nel Po.

Rientro dalle campagne con sosta golosa
Per noi però è già tempo di rientrare verso Pinerolo. Superiamo un ponte che ci porta sulla sponda sinistra (quella settentrionale) del torrente. Ben presto lasciamo i trail divertenti sulle sponde del fiume per addentrarci nelle campagne della zona, ormai quasi tutte arate e lasciate a riposare per l'inverno.
Tra una sterrata e l'altra, iniziamo la nostra risalita dolce verso ovest, con le alpi ora dinnanzi a noi.
Passiamo prima da Zucchea e poi da una serie di cascine che ci conducono a Macello, piccolo e sonnolento borgo dove domina il castello. Realizzato nel XIII secolo come fortezza militare, è stato poi adibito a residenza signorile e oggi ospita nelle sue sale restaurate, mostre e convegni.

Dopo una rapida visita esterna, riprendiamo la sella per spostarci nuovamente sulle sponde del torrente Chisone. Interrompiamo una partita di softball e gli pseudomilitari ci cacciano indispettiti. Torniamo così su asfalto passando a fianco del parco della villa Il Torrione prima di imboccare la ciclabile che corre al fianco della statale del Sestriere. Riusciamo ad attraversare il Chisone su un ponte poco battuto e dopo un passaggio un po' trafficato, raggiungiamo il laboratorio Il Pasticcere, dove non possiamo che concludere con un'ottima fetta di torta zurigo, dolce tradizionale di Pinerolo.
Per chiudere l'anello ritroviamo lo stesso tracciato dell'andata lungo il Chisone e raggiungiamo in un attimo il castello di Miradolo.



































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