Ormai credo non ci sia bisogno di presentare La via Verde della Costa dei Trabocchi, in Abruzzo. L'itinerario costiero è tra i più conosciuti in Italia e la sua bellezza è fuori discussione. Nei due giorni in cui mi sono fermato in provincia di Chieti però ho scoperto che esiste molto di più, che non c'è solo una bellissima vecchia ferrovia affiancata da un susseguirsi di antiche macchine da pesca sospese sul mare.
In questo articolo
Rete ciclabile dei Trabocchi: non solo la via Verde
Come dicevo, oggi sulla Costa dei Trabocchi per noi cicloturisti non esiste solo la via Verde. Grazie alla nuova Rete Ciclabile dei Trabocchi, un sistema ben organizzato di 15 itinerari segnalati, esplorare questo angolo di Adriatico in sella alla tua bicicletta significa anche spingersi in angoli meno noti e per questo meno affollati. Dalle dolci colline che digradano verso il mare alle spiagge sabbiose, dai borghi marinari ricchi di storia ai profumi della cucina tradizionale, questa rete ciclabile ti condurrà alla scoperta di un territorio autentico e affascinante.
I 15 itinerari ciclabili, studiati per restare fuori dal traffico su sentieri, strade gravel e strade secondarie, presentano ognuno le proprie specificità in termini di lunghezza, dislivello, tipo di percorso e punti di interesse. A partire dall'asse portante delle Via Verde si diramano a pettine verso l'entroterra svariati tragitti, uniti a monte da itinerari collinari di collegamento.
Potrai scegliere l'itinerario più adatto al tuo livello di preparazione consultando i dati sul sito ufficiale e scaricando le tracce GPS. Troverai percorsi costieri pianeggianti ideali per famiglie, saliscendi panoramici per ciclisti più allenati o itinerari che si addentrano nell'entroterra alla scoperta di borghi e colline.
La segnaletica dedicata di colore rosso ti guiderà in sicurezza lungo strade secondarie a basso traffico, permettendoti di godere appieno la bellezza del paesaggio, tra vitigni ordinati e uliveti secolari. Non perdere l'occasione di assaggiare la deliziosa cucina locale, a base di pesce fresco, brodetto di pesce e i famosi arrosticini abruzzesi. Lungo il percorso troverai sicuramente accoglienti strutture ricettive bike-friendly pronte ad ospitare i cicloturisti.
Due percorsi gravel ad anello dal mare alle colline
Nei due giorni che ho trascorso sulla costa ho pianificato un paio di anelli che includessero alcuni degli itinierari e delle ciclovie proposte nella rete. Di seguito trovi la descrizione di questi due percorsi.
La via dei Mulini e la valle del Foro
Il primo percorso gravel ad anello sulla Costa dei Trabocchi che ho pedalato parte dal mare, per la precisione dal faro di Ortona.
Se volessi ridurre la lunghezza dell'itinerario di circa 15 km, puoi spostarti direttamente a Lido Riccio ed evitare l'andata e ritorno da Ortona.
Il percorso da me pedalato segue inizialmente la via Verde della Costa dei Trabocchi verso nord che poco dopo è interrotta da una frana e costringe a fare qualche chilometro su strada secondaria. Fai attenzione dopo un piccolo ponticello e segui le indicazioni a sinistra su un sentiero che ti condurrà verso la prima salitella. sulla via Adriatica, non troppo trafficata.
Superata la collina si scende a lido Riccio dove si ritrova per poco la ciclabile lungo il mare. Le indicazioni del percorso ciclopedonale Via dei Mulini conducono all'imbocco della vallata del fiume Arielli. Inizia qui il tracciato, tutto dotato di segnaletica, verso l'entroterra che segue in parte il piccolo corso d'acqua e si snoda tra vitigni e uliveti. Dopo un primo tratto su strada, si devia a sinistra imboccando una bella gravel road tra le campagne.
Si alternano dolci sterrate di fondovalle a qualche salitella asfaltata, con un paio di passaggi avventurosi. In particolare poco dopo Casino Vezzani si scende di nuovo nei pressi del fiume e in primavera io ho trovato due guadi da dover affrontare, non troppo impegnativi e divertenti.
Si oltrepassa il parco dei Mulini dove sono stati riqualificate alcune costruzioni d'epoca ed oggi è presente un ristoro. Ritrovato l'asfalto un'ultima asperità conduce a Crecchio, un borgo tra i più belli d'Italia che merita una deviazione e una sosta.
Qui non perderti:
- il castello ducale De Riseis-D'Aragona, oggi sede museale
- i vicoli del centro storico medievale
- la chiesa di Santa Maria da Piedi
- palazzo Monaco
Il percorso della "via dei Mulini",segnato come numero 3 su www.reteciclabiletrabocchi.it, il sito ufficiale della rete, prosegue verso Arielli mentre io decido di iniziare il rientro, tornare brevemente sui miei passi e imboccare una sterrata tosta sulla sinistra che riporta sul fiume per poi risalire fino a Canosa Sannita.
Qui ci si collega all'itinerario 1A verso Francavilla a Mare, pedalando un po' su asfalto verso nord. Una rapida picchiata porta a incrociare il torrente Venna che si segue fino alla sua immissione nel Dendalo. Seguita anche questa asta fluviale per poco, sempre su un percorso avventuroso tra tigli in fiore e canneti esuberanti, si raggiunge Miglianico dove un rapido passaggio sulla SP33 conduce lungo il fiume Foro, seguendo la relativa segnaletica su cui è indicato questa volta l'itinerario numero 2 che in men che non si dica, tra argini sterrati e uliveti riporta verso il mare.
Una volta ritrovata la costa, si ripercorre il tragitto dell'andata per tornare al punto di partenza, all'ombra del faro di Ortona, seguendo un tratto di via Verde tra mare e nuova ferrovia.
Anello tra cimitero Britannico e punta Aderci
Un altro tracciato poco noto che sfrutta la via Verde della Costa dei Trabocchi come asse portante ma poi si spinge nell'entroterra, è quello che ho pedalato nel secondo giorno di permanenza in Abruzzo.
In questo caso si parte da Torino di Sangro e subito ci si tuffa nella Riserva Naturale della Lecceta di Torino di Sangro il cui simbolo è la testuggine di Hermann. Un primo tratto nel bosco si apre per regalare dei piacevoli scorci sulla costa ma poi una facile e isolata strada sale dalla spiaggia di ciottoli di Lido Le Morge verso in collina, prima su asfalto e poi su facile sterrato tra i vigneti. Questo percorso coincide con il numero 7B della rete ciclabile dei Trabocchi.
In poche pedalate si raggiunge il cimitero militare britannico, realizzato a memoria di migliaia di uomini che persero la vita durante la battaglia per lo sfondamento della linea Gustav.
Risaliti in sella, si affronta una rapida picchiata per raggiungere le sponde del fiume Sangro e percorrere pochi divertenti chilometri verso il mare su una strada gravel che diventa sentiero nella lecceta (itinerario numero 7).
Ritrovata la linea costiera si pedala verso sud, ritrovando la via Verde e passando dal punto di partenza.
Se sarai stanco potrai concludere qui questo breve percorso di meno di 20 km ma se avrai ancora voglia di pedalare ti suggerisco di proseguire il tuo viaggio lungo un tratto di ciclovia Adriatica che in pochi chilometri porta alla riserva naturale di Punta Aderci, un'area protetta a sud del fiume Sinello, dove si raggiunge il promontorio che domina uno dei più bei panorami dell'intera zona.
A causa di una frana il tratto costiero di percorso non è più praticabile ma esiste una comoda deviazione che permette comunque di raggiungere Punta Aderci su strade sterrate e secondarie.
Se ti capiterà di arrivare al momento giusto, non perderti il tramonto da qui, dev'essere qualcosa di commovente.
Il rientro, a parte la deviazione "breve" che però affronta un sentiero piuttosto tecnico, coincide con il percorso fatto all'andata, pedalando di nuovo sul suo fondo intonacato di verde.
Ultimi commenti
Community
Doveva essere tutto perfetto e invece è andato tutto storto. 🤷♂️
Abbiamo pedalato nella nebbia lungo la Strada degli Eroi tra passo Pian delle Fugazze e il rifugio Papa.🙆♂️
Passati il dente Italiano e il dente Austriaco abbiamo iniziato a spingere nei nevai ancora presenti in quota e a un certo punto abbiamo rinunciato tornando sui nostri passi. 🫣
Nonostante tutto sia andato storto, tutto è andato alla grande. 🤟
La compagnia, sempre superlativa, di Luca, la quiete delle alte vette, la pedalata in luoghi unici, una giornata all'aria aperta. Anche quando tutto va storto, la bici regala giornate superlative! 😍