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Valdobbiadene in bicicletta: bollicine, colline e il fiume Piave

La terra del prosecco, di colline ricoperte di vigne, di calici e bollicine, l'area di Valdobbiadene in bicicletta è un continuo saliscendi tra cantine e paesi dove rifiutare un bicchiere di buon vino è da maleducati. Il fiume Piave, poco distante, racconta storie infelici dove l'odio tra fratelli non ha risparmiato nessuno, nemmeno l'isola verde conosciuta oggi come Isola dei Morti. Un mulino, un castello abbarbicato, una villa e una tradizione tessile secolare, questo non è semplicemente un itinerario ciclabile, è un viaggio in bici nel cuore vivo della Valdobbiadene e dintorni.

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Dati tecnici

Valdobbiadene in bicicletta

DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo Cavaso del Tomba
Tempo  4-6 ore
Dislivello  900 m circa
Lunghezza  79 km
Tipologia di strada
 Asfalto 97%
Sterrato 3%
Bici consigliata
Bici da viaggio,
Gravel
VALUTAZIONE
Difficoltà Medio
Panorama Molto Bello
QUANDO ANDARE
MarzoAprileMaggioGiugno
LuglioAgostoSettembreOttobre
 

Le colline di Valdobbiadene in bici

Il percorso sulle colline dell'area di Valdobbiadene in bici inizia dall'hotel Canova, nel comune di Cavaso del Tomba, a poche pedalate da Pederobba e dal Piave. Dalla struttura ci si immerge nel verde dei campi da golf per poi raggiungere piuttosto velocemente il paese di Pederobba attraverso stradine di campagna e vie di comunicazione secondarie. Il Sacrario militare francese, il primo approdo sulla SR348, ricorda a chiunque che queste terre furono bagnate dal sangue di migliaia di giovani durante la Grande Guerra. Si pedala sulla Feltrina (SR348), trafficata ma fortunatamente abbastanza larga per permettere di procedere in sicurezza fino al ponte sul Piave. vigneti valdobbiadene
Questo corso d'acqua conosciuto come "fiume caro alla patria" è uno dei simboli della I Guerra Mondiale e nel suo alveo chissà quanti ricordi, parole spezzate, pensieri custodisce...
Dal Piave il tracciato comincia a salire dolce ma costante verso Valdobbiadene. Il paesaggio muta, il punto di vista si sposta, le distese di vigneti sostituiscono l'acqua del Piave e le piane coltivate a frumento o ortaggi. La patria del prosecco è un susseguirsi di ondulati panettoni dove spiccano i paesi, ma soprattutto le innumerevoli cantine. Evitare una degustazione è praticamente impossibile.
Villa dei Cedri a Valdobbiadene, ex opificio della famiglia Piva ci sorprende per maestosità, San Pietro di Barbozza ci regala gli scorci più emozionanti prima di vederci riprendere la strada del Prosecco con le sue mille sfumature, la stessa strada che anche i ragazzi del Giro d'Italia pedaleranno nel 2015.san pietro di barbozza

Giunti al bivio

A Guia l'itinerario si biforca: i più temerari possono optare per la parte alta dell'area di Valdobbiadene deviando verso Combai e Follina dove un'imponente abbazia cistercense si staglia verso il cielo attirando l'attenzione dei ciclisti; chi predilige percorsi meno impegnativi può imboccare la discesa verso Col di San Martino. ciclabile valdobbiadeneDal paese è possibile zigzagare per le stradine secondarie fino a Farra di Soligo oppure imboccare la SP32 che alterna tratti promiscui a brevi ciclabili e che permette di avere alcuni bei panorami sulle colline a nord della strada. Il punto di incontro delle due tracce si trova a Solighetto dove la segnaletica marrone per il molinetto della Croda indica la giusta direzione.
 

Sospesi nel tempo

I paesaggi agresti appaiono come sospesi in un'altra dimensione, ma la vera sorpresa deve ancora arrivare. Si costeggia il torrente Lierza, nell'omonima valle. La strada si stringe, le automobili scompaiono, i ciclisti sono sempre più numerosi mentre si avanza serpeggiando tra vecchie case e il corso d'acqua. Un breve sterrato è il benvenuto dato ai visitatori dal molinetto della Croda, oltre 400 anni portati benissimo.molinetto della croda L'acqua del Lierza scivola indomita sulla parete rocciosa a fianco della grande pala che gira a velocità costante, senza fermarsi mai. Questo angolo idilliaco di Veneto merita una sosta picnic o semplicemente per scattare qualche bella immagine. Nei weekend estivi il molinetto è affollato di gente, quindi sei hai la possibilità visitalo in bassa stagione turistica o durante la settimana. (2€ adulti - gratuito fino ai 14 anni, altre informazioni sugli orari di visita sul sito ufficiale www.molinettodellacroda.it
Meraviglia e pace interiore sono due delle sensazioni che si provano seduti ad un tavolo di legno dove si può restare immobili ore ad osservarlo. Prima di lasciare questo luogo magico dove, nell'estate del 2014 una piena improvvisa travolse i tendoni di una festa paesana uccidendo quattro persone, ti consigliamo di pedalare per altri 100 m lungo la strada, affacciarti e godere della bellezza del luogo anche da un altro punto di vista.
 

Profumo di Piave

Dal mulino l'itinerario ciclabile torna indietro fino al bivio per Solighetto e prosegue verso Refrontolo per poi deviare nuovamente verso ovest e il paese di Sernaglia della Battaglia. Questa area un tempo conosciuta per gli opifici che lavoravano grazie alla forza del Piave e degli altri corsi d'acqua oggi conserva solo i ricordi (e qualche edificio) di quella che fu una fiorente economia. Nella frazione di Fontigo, a due pedalate dal centro cittadino, si trova l'oasi Fontane Bianche, un'area naturale visitabile ricca di risorgive dove l'acqua sgorga ad una temperatura costante di 10°.isola dei morti
Il fiume Piave, nel corso degli anni, ha influenzato la vita degli abitanti dei paesi che erano sorti in prossimità ma, oltre a questo, fu teatro di una sanguinosa battaglia che precedette quella finale di Vittorio Veneto. A poche pedalate da Moriago, a fianco di Sernaglia, chi viaggia in mountain bike potrà visitare il cippo commemorativo dell'Isola dei Morti. Un tempo chiamata Isola Verde, questa zona a ridosso del Piave venne ribattezzata Isola dei Morti dopo il sacrificio di migliaia di giovani Arditi che qui persero la vita sfondando le linee austriache.  Tra le tante storie giunte a noi dal passato,  una testimonianza racconta come nei giorni successivi alla battaglia non si potesse camminare sull'Isola Verde senza calpestare cadaveri...

Le colline asolane e del Montello

Uscendo dagli sterrati dell'Isola dei Morti si approda nei dintorni di Vidor poco oltre il quale si attraversa il Piave per tornare verso il punto di partenza del tracciato. Prima di tagliare la pianura e raggiungere Cavaso, l'itinerario risale le colline asolane, quei dolci pendii (a dire la verità alcuni strappi non si possono proprio definire dolci) punteggiati da cascinali, campi arati e boschi fioriti, racchiusi tra l'anello ciclabile del Grappa e la ciclovia pedemontana alpina. colline asolane biciUn ultimo sforzo, un'ultima rampa prima della discesa finale nella piana al cospetto del Monte Grappa, l'itinerario della Valdobbiadene in bicicletta termina nello stesso punto di partenza tra emozioni e un viaggio in bici nel passato senza eguali.
Se stai affrontando l'itinerario della Valdobbiadene in bici da corsa all'altezza di Moriano della Battaglia prosegui verso Mosnigo e poi Vidor. I sentieri dell'Isola dei morti sono sterrati.

Hotel Canovalogo Bike Hotels Italia

canova certified

Dormire a Cavaso del Tomba

Il punto di partenza di questo itinerario è l'Hotel Canova di Cavaso del Tomba che, per la sua posizione ai piedi del monte Grappa e non distante dalla Valdobbiadene, per i suoi spazi e i molti servizi dedicati ai ciclisti, è un comodo bike hotel dal quale iniziare ad esplorare la zona.

  • Le colline della Valdobbiadene viste dalla bicicletta e un buon bicchiere di prosecco
  • Lo splendido Molinetto della Croda a Refrontolo
  • L'Abbazia cistercense di Follina
  • Isola dei Morti e i suoi sentieri fuoristrada
  • I Colli asolani in sella
  • Come raggiungo Cavaso del Tomba? Il mezzo più comodo è l'automobile oppure con i treni regionali da Bassano del Grappa (considera 2 cambi e una durata di 1 ora e mezza!) 
  • L'itinerario è segnalato? L'itinerario non è segnalato quindi consigliamo di scaricare la traccia GPS
  • Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario si trovano diverse fonti d'acqua soprattutto nei paesi 
  • Com'è la qualità delle strade lungo l'itinerario della Valdobbiadene in bici? Il percorso è asfaltato e in buono stato con due sterrati all'ingresso del Molinetto della Croda e a Isola dei Morti
  • Quanto costa dormire lungo la Valdobbiadene in bici? In bassa stagione turistica, periodo ideale per affrontare questo percorso (primavera e autunno!) dormire può costare davvero poco!
  • Dove dormire ungo l'itinerario della Valdobbiadene in bici? La località più comoda è Cavaso del Tomba dove ti consigliamo l'Hotel Canova, provato personalmente.
  • Cosa mangiare in Valdobbiadene? La cucina tradizionale veneta domina anche nella zona della Valdobbiadene dove, oltre all'imperdibile Prosecco, si deve assaggiare il baccalà alla vicentina, pasta e fagioli, le carni grigliate, la soppressa della Valdobbiadene cucinata, gnocchi di ricotta...
  • Dove mangiare lungo l'itinerario della Valdobbiadene?In Valdobbiadene fermati nella frazione di Valdobbiadene - San Pietro di Barbozza - alla Trattoria Alla Cima o alla Trattoria dall'Angelina
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    Claudia · 2 anni fa
    Che ne dite della i-Bike Mountain Snow? Il prezzo mi sembra ragionevole e le caratteristiche sembrano buone. Grazie
  • Questo commento non è pubblicato.
    Leo · 3 anni fa
    @Giorgia Ascari Ciao Giorgia,
    il file contiene due tracce.... quella di 7,4km è l'alternativa sterrata per l'isola dei morti (quella rossa che vedi sulla mappa qui sopra) mentre l'altra è di 75km circa e io la vedo regolarmente scaricando il file e caricandolo su basecamp. Il tuo problema potrebbe essere dato dal fatto che hai caricato solo la prima delle due tracce contenute nel file gpx (penguin)
  • Questo commento non è pubblicato.
    Giorgia Ascari · 3 anni fa
    Ciao, il gpx che avete caricato segna 7.43km :) . Forse occorre il file corretto. Grazie. Giorgia
Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!

               

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