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Storia di una ferrovia dimenticata
Per anni i binari videro il trasporto di materiali e prodotti dall'Umbria al mare e viceversa. Dopo un tentativo non riuscito di elettrificazione della linea, nel 1961, in seguito ad una frana, si decise per la chiusura definitiva del tratto tra Capranica e Civitavecchia. Da segnalare tra le opere di pregio che contraddistinguono la vecchia ferrovia quella del viadotto in ferro sul fiume Mignone.La ferrovia Civitavecchia - Capranica in bici

Un altro tratto mediamente sconnesso ci fa perdere tempo, ma alla fine incrociamo la vecchia ferrovia passando sotto al tracciato. Un altro mezzo chilometro di single trail divertente tra alte canne domestiche ci porta a raggiungere il vecchio sedime, esattamente a monte di un viadotto molto suggestivo.
Iniziamo qui il nostro viaggio in bici sulla vecchia ferrovia Civitavecchia-Capranica. Il fondo dell'ex via ferrata, seppur martoriato dagli agenti atmosferici, è in buono stato e riusciamo a pedalarlo tranquillamente. Poco oltre il viadotto incontriamo la prima galleria ferroviaria: accendiamo le lampade frontali e ci infiliamo nelle tenebre facendo attenzione a restare a lato della canalina centrale, a tratti scoperta e pericolosa.
Spasso puro! Il tracciato va avanti così, divertente e pedalabile per un buon tratto. Un altro biker ben informato ci dice che il ponte poco più avanti, sul fiume Mignone, non è fattibile e poco dopo un muro alto 1,5 m circa blocca una delle gallerie più lunghe. Siamo certi che, con la bici scarica e l'ausilio di un compagno di avventure per superare le difficoltà, la percorrenza sarebbe stata possibile ma non di certo carichi come noi. La notizia ci fa studiare un piano B, ma inizia a farsi tardi. Dopo aver acquistato una buona dose di cacio sopravvissano nell'azienda agricola Scolastici, a bordo ferrovia, riscendiamo la valle del Mignone alla ricerca di un ponte. La mancanza di un passaggio praticabile in bici ci costringe a oltrepassare l'autostrada e giungere praticamente di nuovo alle porte di Civitavecchia, a pochi passi dal mare, dove riusciamo a superare il corso d'acqua nei pressi della località Sant'Agostino. Il tramonto è calato e decidiamo di piazzare la tenda sull'argine del fiume.
Pedalando da Blera sui vecchi binari
Un paio di gobbe e raggiungiamo Monte Romano con il castello seicentesco e la vecchia stazione ferroviaria. Fatta colazione e scorta per la sera, riprendiamo la marcia verso Blera su una bella strada secondaria, imboccata alla fine del comune.
Un lieve saliscendi ci conduce alle porte di Blera ma, prima di raggiungerla, incrociamo nuovamente la vecchia via ferrata. Un muretto di contenimento non ci demotiva e intraprendiamo la nostra seconda tratta di ex-ferrovia Civitavecchia-Capranica.

Il fondo dell'itinerario resta battuto ma lo spazio tra i rovi si restringe fino a far diventare il percorso un single trail. Il carrellino passa, anche se a fatica. Il divertimento per gli amanti del mountain biking, ma anche per i cicloviaggiatori, è assicurato. La vecchia ferrovia prosegue in dolce ascesa superando un paio di gallerie per le quali è meglio essere dotati di luce frontale.
Per un tratto costeggiamo una delle aree naturalistiche della regione Lazio, il parco Marturanum, dove sono evidenti i vecchi binari in acciaio.
Si scollina poco oltre i 400 m di quota, nei pressi della stazione di Barbarano Romano - Veiano. Da qui il percorso è pianeggiante fino a Capranica Scalo dove è d'obbligo un caffè al bar Old Station. Se si vuole proseguire fino a Capranica, dove è possibile ricongiungersi con la Via Francigena, su strada secondaria si ritrova il percorso del vecchio tracciato ferroviario che qui però è ancora ferrato: meglio quindi seguire la strada vicinale parallela.
Si scende un po', passando sotto all'attuale ferrovia e svoltando a destra. Poco più avanti, appena prima di entrare a Capranica, in una vallata idilliaca punteggiata di noccioli e ulivi, si giunge sul percorso della via Francigena. Come puoi intendere, il nostro è stato un zigzagamento dentro e fuori dalla ferrovia.
Ci è stato riferito che viaggiando leggero e con una MTB si potrebbe riuscire a fare anche il ponte sul Mignone e scavalcare il muro presente... riducendo notevolmente i chilometri e percorrendo quello che probabilmente è il tratto più suggestivo. La vecchia ferrovia è mantenuta solo sporadicamente dai bikers locali quindi, durante certi tratti del percorso, rischierai di incorrere nel vecchio sedime invaso dalla vegetazione e dai rovi, in piccole frane o in cedimenti del fondo.
Se deciderai di percorrere l'intero itinerario della vecchia ferrovia Civitavecchia - Caranica con una bici gravel o una bici da viaggio tieni a mente quello che abbiamo scritto e... non scordare una sosta all'azienda agricola per fare rifornimento di cacio sopravvissano!
Per seguire altri itinerari ciclabili sulle vie ferrate dimenticate, leggi il nostro articolo sulle vecchie ferrovie in bicicletta.
























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