fbpx

Unisciti alla LiT Family

 


Valpolicella e Lessinia bike: dal Garda al Rifugio Lausen

Scritto da
Vota questo articolo
(1 Vota)
 
 

Recentemente ho partecipato al BAM! Campfire Edition, uno dei più noti raduni tra cicloviaggiatori, dove tra l'altro noi di Life in Travel abbiamo portato la nostra rivista Impronte - Storie a pedali (Come? Non ti sei ancora abbonato/a??). Per arrivarci, come da tradizione, ho pedalato (quasi) da casa al Rifugio Lausen. Ecco l'itinerario che ho chiamato Valpolicella e Lessinia Bike, dal Garda al Lausen, attraversando i vigneti e alcuni borghi della Valpolicella e il giorno successivo scalando le strade del Parco Naturale dei Monti Lessini in bici.

ritorno a occidente indice Georgia
Sono arrivati i 2 volumi di Ritorno a Occidente, libri fotografici dedicati al nostro viaggio in bici attraverso la Georgia e la Turchia, tra le alte vette del Caucaso e le lande anatoliche. Puoi acquistarli singolarmente, in bundle o abbonandoti al piano Esploratore della LiT Family. Che aspetti? Salta in sella con noi!
 
Itinerario verso il BAM: Valpolicella e Lessinia Bike Cyclo Ergo Sum
 
 

Valpolicella e Lessinia Bike: l'inizio di un'avventura dal lago di Garda

Questo itinerario (percorso originariamente con molta calma, in tre giorni) chiamato Valpolicella e Lessinia Bike nacque per permettere a me e alla super viaggiatrice Martina di raggiungere il Rifugio Lausen per il raduno dei ciloviaggiatori chiamato BAM! Campfire Edition. Il punto di partenza comodo per entrambi - e per chi vorrà ripercorrerlo - è la stazione ferroviaria di Desenzano del Garda, da dove è possibile iniziare a scaldare le gambe per la seconda parte del tour, quando queste saranno chiamate in causa per affrontare i dislivelli che offrono la Valpolicella e la Lessinia in bicicletta.

Il tour inizia quindi sul lago di Garda, pedalando sulla ciclabile che si alterna alla destra e alla sinistra della strada principale. In un'ottima cornice scegliamo di deviare verso la propaggine di Sirmione, che però scopriamo non essere visitabile in bicicletta: bisogna infatti calcolare di dover lasciare le biciclette legate a una rastrelliera e percorrere il borgo medievale del Castello Scaligero a piedi. Da mettere in conto se hai "vestito" la bicicletta da viaggio. Proseguendo sempre su ciclabile raggiungiamo la famosa Peschiera del Garda, snodo nevralgico sia dell'Eurovelo 7 che punto di passaggio dell'itinerario che ti proponiamo nel Basso Garda percorso poco tempo fa con Bendo.

Valpolicella e Lessinia Bike Sirmione

Ora affrontiamo il primo tratto di salita di questo primo giorno. Dopo aver percorso la ciclabile tra Peschiera e Lazise lungolago, ci dirigiamo verso le colline all'altezza di Gardaland, dove dovremo salire all'altezza di 175 metri (per il primo dislivello di 100 metri in qualche km), fino alla frazione Sandrà di Castelnuovo del Garda e poco oltre Palazzolo. Essendosi già fatta una certa ora e avendo bisogno di rifocillarsi, in questo piccolo paese ci fermiamo per una breve pausa pranzo.

Riprendiamo a pedalare per il nostro Valpolicella e Lessinia Bike e in discesa veniamo subito colpiti dalla bellezza dell'elegante Pieve di Santa Giustina, che si erge su un colle, attorniata da cipressi. Continuiamo fino a Bussolengo, da dove imbocchiamo per un breve tratto la ciclabile che corre lungo il Canale Biffis, che permette di pedalare fino a Verona (e che ci servirà per il rientro, proprio da Verona a Desenzano).

E tu dirai: "Sì, però l'hai chiamato Valpolicella e Lessinia Bike e in Valpolicella non ci sei ancora entrato!". Hai ragione, ma è proprio qui, attraversando l'Adige all'altezza di Settimo, che ci ritroveremo immersi nei vigneti che ci accompagneranno per la restante parte di questo primo giorno di tour.

Alla scoperta della Valpolicella in bicicletta

La Valpolicella in bicicletta è uno spettacolo: dopo un primo tratto di strade secondarie, entriamo nel territorio comunale di Negrar in Valpolicella, tra ville d'epoca, a Corrubbio di Negarine e Pedemonte. Qui deviamo dalla strada principale per addentrarci nel primo vero tratto gravel del nostro percorso in bicicletta, via Novare, che ci conduce di fronte alla maestuosa Tenuta Santa Maria, noto wine shop immerso nei vigneti.

Valpolicella e Lessinia Bike Novare

E se la vista della tenuta e la pedalata su questa strada meravigliosa non basta, la strada che si inizia a inerpicare sulla collina permetterà di avere una visuale sempre migliore sul panorama della Valpolicella in bicicletta: distese infinite di vigneti rigogliosi.

Valpolicella e Lessinia in bicicletta

Lo spettacolo di questo così breve tratto, oltre alle pendenze che si fanno impegnative, sembra chiederci di fermarci ad ammirarlo in tutto lo splendore e a scattare qualche foto. Come dire di no a una tale richiesta? Purtroppo poi la strada sterrata termina e si trasforma in un ripidissimo single-track che non può proprio essere pedalato. Si tratta di un paio di centinaia di metri a spinta (o con portage per i più audaci), che ci permetterà di uscire dalla boscaglia ed entrare su strada secondaria in Via Ragose.

Valpolicella e Lessinia Bike

La salita non molla e ci regala un paio di rampe oltre il 15% che mettono a dura prova le gambe stanche dopo questa prima giornata sul Valpolicella e Lessinia Bike. Ma non disperiamo e affrontiamo anche gli ultimi tornanti verso Montecchio, che sorprendentemente non sono in salita come ci aspettiamo bensì in leggera discesa. Ci lasciamo condurre dai nostri mezzi fino al centro del paese dove riempiamo le nostre borracce e decidiamo di cenare alla Trattoria Righetti, il cui gestore ci sfama a dovere e ci offre anche un posto dove poter piazzare la tenda, proprio sotto gli ulivi del giardino. Il mattino dopo, al risveglio, ci preparerà una sontuosa colazione e ci darà preziose indicazioni su come non perdere tutto il dislivello acquisito e goderci al meglio anche il secondo giorno del Valpolicella e Lessinia Bike.

Valpolicella e Lessinia Bike prima di montecchio

Lessinia Bike: il Parco Naturale dei Monti Lessini in bici

Dopo una riposante notte in tenda e un'altrettanto gratificante colazione è tempo di ripartire. Salutiamo così la Trattoria Righetti e il ridente paesino di Montecchio per dirigerci verso la prima sfida della giornata e cioè la famosa salita dei "9 tornanti" verso l'incrocio con Via Carbonara, che lentamente ci conduce a un pregevole punto panoramico.

Valpolicella e Lessinia Bike punto panoramico

Un breve tratto in quota e una troppo rapida discesa ci portano all'altezza di Vigo, con vista sulla Valpantena. Qui, per addentrarsi nel Parco Naturale dei Monti Lessini in bicicletta, è preferibile non perdere quota scendendo nella valle e restare sulla SP12, che passa per Coda e sopra Fane, in un contesto più che piacevole, oltretutto poco trafficato!

Valpolicella e Lessinia Bike giorno 2

Finalmente ci accoglie il cartello del Parco Naturale dei Monti Lessini, che fa il paio con quello di Croce dello Schioppo (abbastanza eloquente), prima di entrare nel territorio comunale di San'Anna di Alfaedo, uno dei borghi più noti in Lessinia, soprattutto per il suo Ponte di Veja, un'arcata naturale di circa cinquanta metri.

 Valpolicella e Lessinia in bici Sant'Anna di Alfaedo

Il Valpolicella e Lessinia bike ce lo chiede: proprio a Sant'Anna, per evitare un temporale che ci insegue dalla partenza, decidiamo di fermarci per pranzo al Bar Trattoria Morandi. Un toccasana. Terminato il lauto pasto e abbigliati da pioggia per proseguire per un ultimo tratto di salita e poi in discesa, il sole torna a splendere sulle nostre teste. Poco male: continueremo vestiti pesanti almeno per la discesa, che si rivela rapida e fresca.

pranzo Lessinia in bicicletta

Raggiunto il piazzale della chiesa di Sant'Antonio da Padova della frazione Fosse, proseguiamo ancora per poco in discesa, prima di affrontare la più tosta salita della giornata, quella che ci permetterà di addentrarci ulteriormente in Lessinia in bicicletta. Si susseguono piccoli borghi come Barozze, Ronconi, Provalo e Selvavecchia, mentre il sole scende lentamente all'orizzonte regalandoci colori sempre più intensi e una luce caldissima che filtra tra i rami dei faggi.

Valpolicella e Lessinia Bike Erbezzo

Un bellissimo cartello in legno scolpito ci indica l'arrivo a Erbezzo, il più alto comune della provincia di Verona con i suoi 1118 metri di quota. Facente parte dei Tredici Comuni, è noto per la presenza della minoranza etnica e linguistica dei Cimbri, diffusa nelle province di Trento, Vicenza e Verona, tra cui anche in Lessinia. Breve sosta alla panchina panoramica presso il cartello, breve rifornimento presso Le Bontà di Mosè (negozio di alimentari in piazza del paese) e ripartiamo al tramonto alla ricerca di un posto dove piazzare la tenda. Dopo un fortuito incontro con Filippo Graglia e Maurizio "Jack" Peretti a Bosco Chiesanuova ci imbattiamo in una ex colonia abbandonata, con un'ampia corte erbosa, perfetta per sistemare il campo base per la notte.

Lessinia Bike: le ultime fatiche verso il rifugio Lausen

Un'altra riposante (e fresca) notte sotto le stelle e dopo aver rifatto le borse da bikepacking (nel caso di Martina quelle da cicloturismo classico) possiamo percorrere l'ultima decina di km del nostro Valpolicella e Lessinia Bike. Riprendiamo con i poetici tornanti immersi nel verde del Parco Naturale della Lessinia, ovviamente senza farci mancare un po' di salita verso il piccolo paese di San Francesco, dove il tempo sembra essersi fermato: gli anziani giocano a carte al bar che ci ospita per la colazione, le campane suonano a festa, i ciclisti della domenica (sebbene sia sabato) si fermano a riprendere fiato nella piazza del villaggio.

 Valpolicella e Lessinia in bicicletta sterrato

Ripartiamo in direzione Camposilvano, che ci accoglie con la sua fontana gremita di ciclisti che si accingono a riempire le borracce. Facciamo lo stesso e poi deviamo verso la frazione di Kunek, per un ultimo strappetto che ci conduce a un altopiano da dove scorgiamo la nostra meta, il Rifugio Lausen. Ancora non sappiamo che vederla così vicina sia solo un'impressione e che dovremo conquistarcela con una signora salita... però prima ci aspetta uno sterrato di quelli aggressivi, fatto di sassi e bello scassato come in Lessinia si usa. Sterrato in discesa, poi breve tratto di piano e quindi arriviamo sotto allo spauracchio di ogni edizione del BAM! Campfire Edition, la temutissima salita al 18% prima di raggiungere il Rifugio Lausen.

Arrivo al bam Percorsi lessinia

Non resta che prepararsi fisicamente e mentalmente e - in compagnia dei tanti cicloviaggiatori che giungono da ogni direzione e con i mezzi più disparati - affrontare ognuno con il proprio ritmo la scalata verso il rifugio Lausen e concludere così questo itinerario chiamato Valpolicella e Lessinia Bike che ci ha portati quassù partendo dal Lago di Garda. Seguiranno giornate festose di BAM!, di cui trovi qualche scatto in questo articolo, e poi il triste rientro a casa, scendendo verso Verona e a ritroso verso Desenzano del Garda. Per i più intrepidi, invece, meglio non perdere quota e sfruttare le gambe calde e la bici pronta per affrontare i percorsi Lessinia e in particolare il percorso della Translessinia, ma questa è un'altra storia!

Percorsi lessinia Roby

  • Il maestoso Castello Scaligero di Sirmione
  • I vigneti di Negrar in Valpolicella
  • La maestosa Tenuta Santa Maria a Novare
  • Il punto panoramico appena superata la salita dei nove tornanti a Montecchio
  • Una passeggiata a Sant'Anna di Alfaedo
  • Una scorpacciata di salumi e formaggi tipici a Erbezzo
  • Le indimenticabili strade bianche della Lessinia in bicicletta
  • Come raggiungo Desenzano del Garda? Puoi raggiungere Desenzano del Garda con l'automobile come ho fatto io attraverso l'autostrada A4 uscendo a Desenzano. L'itinerario inizia per comodità dalla stazione ferroviaria, che è l'altro modo per raggiungere il punto di partenza, come ha fatto Martina. Sia da Milano che da Verona circolano numerosi treni che permettono di caricare la bicicletta al seguito.
  • Come posso rientrare a Desenzano dal Rifugio Lausen? Noi siamo scesi a Verona in bicicletta (sono circa 35 km di discesa!), dopodiché puoi scegliere di salire su un treno oppure pedalare a ritroso il canale Biffis e la traccia fornita.
  • L'itinerario è segnalato? Si tratta per buona parte di un itinerario su ciclabili, ma questo in particolare non è segnalato. Se vuoi seguire il nostro tracciato ti consiglio di scaricare la traccia GPS.
  • Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario è possibile trovare fonti d'acqua, soprattutto nei paesi. Nei mesi più caldi e afosi è opportuno portare con sé scorte aggiuntive di acqua.
  • Com'è la qualità delle strade dell'itinerario? Il percorso si svolge in prevalenza su ciclabili, strade asfaltate secondarie, sterrate e qualche tratto di sentiero (uno in particolare è indicato com "tratto a spinta" nella traccia GPS fornita.
  • Lungo il percorso è possibile dormire in strutture o campeggi: noi abbiamo sempre bivaccato ma non mancano strutture nei luoghi più noti come Montecchio, Erbezzo o Bosco Chiesanuova e infine al Rifugio Lausen
  • Poni attenzione alle leggi italiane in merito alla possibilità di fare campeggio libero o bivacco
  • Attraversare tante zone differenti ci permetterà di gustare prodotti tipici diversi a ogni pasto. Non perdere i piatti tipici del lago quando sei ancora in zona Sirmione e Peschiera, un buon calice di Valpolicella Ripasso a metà itinerario, salumi e i formaggi a Erbezzo (specialmente il Monte Veronese DOP) e un buon piatto caldo di gnocchi di malga in Lessinia!
 
 
Scrivi qui quel che pensi...
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Carico i commenti... Il commento viene aggiornato dopo 00:00.

Commenta per primo.

Francesco G

ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!

ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...