Quando oltre i duemila metri fa freddo e la neve imbianca ancora le cime, è più ragionevole sfruttare i percorsi a quote più basse – anche se in questo caso prossime ai 1400 m di altitudine – grazie al clima temperato originato dal lago e dalla pianura. Oggi ti porterò in Valsassina sopra il lago di Como, pedalando sotto le guglie – tanto amate dagli arrampicatori – delle Grigne Meridionale e Settentrionale (Grignetta e Grignone, così come vengono chiamate da tutti ormai) e spingendomi sino al Pialeràl, sede di belle baite che si affacciano sui paesi della valle e sul dirimpettaio Zuccone Campelli.
Dati tecnici
Piani Resinelli e Traversata Bassa in MTB
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Ballabio |
Tempo |
4 ore
|
Dislivello |
1000 metri circa |
Lunghezza |
26 km |
Tipologia di fondo |
Asfalto 40%
Sterrato 40%
Single Trail 20%
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
|
Panorama |
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Files GPS
Piani Resinelli e traversata bassa in MTB
La salita ai Piani Resinelli
Il viaggio comincia a
Ballabio (661 m), il primo paese della
Valsassina salendo da Lecco. Posteggiata l'auto in uno degli innumerevoli parcheggi del paese si può cominciare a pedalare, anche se la prima parte di questo percorso ad anello
prevede un riscaldamento muscolare inesistente. Infatti si dovrà affrontare da subito la
salita asfaltata che porta ai Piani Resinelli: 8 km in cui si alternano rampe piuttosto impegnative a tratti più facili. Durante questa salita, costellata da molteplici tornanti, si può ammirare la
cresta del Monte Due Mani e intravvedere Lecco e il lago di Garlate. E' proprio in questi chilometri in cui si riesce a percepire il tepore e in alcuni casi anche il caldo proveniente dalla pianura. Terminata la parte più tortuosa della salita si giunge con un ampio mezzacosta ai
Piani Resinelli (1278 m) dove un ampio parcheggio pieno di auto fa intendere la chiara vocazione turistica di tale località; per la maggior parte turisti milanesi e lecchesi ma per fortuna anche un buon numero di escursionisti ed alpinisti conquistati dagli scenari calcarei delle Grigne.
I prati dell'alpe Mus'cera
Come d'incanto si esce dal caos deviando a destra su ripida stradina asfaltata fino al
Rifugio Soldanella, posto su un suggestivo poggio panoramico. Successivamente un divertente sterrato su facili saliscendi permette di raggiungere le innumerevoli baite che fanno da cornice alle soprastanti creste frastagliate della Grignetta.
Poche centinaia di metri ci separano dall'
Alpe Mus'cera (1354 m), punto di inizio del
fantastico sentiero della Traversata Bassa. Ma attenzione: fermiamoci ad ammirare il panorama, che da questa località è veramente bello: infatti, oltre ad ammirare le cime imbiancate della Valsassina, si può scorgere in lontananza, lungo le pendici orientali del Grignone, la sagoma del
Rifugio Antonietta al Pialeràl e più a nord il tetto spiovente color rosso della
chiesetta di San Calimero posta a quasi 1500 m di quota.
La Traversata Bassa
Qualche decina di metri prima dell'
azienda agricola “Pian delle Fontane” si stacca sulla sinistra un bel sentiero che andremo a percorrere. Si lasciano alle nostre spalle i bei prati fioriti a crocus per inoltrarci nel bosco dove il sentiero, preparato anche per le mtb, risulta ottimamente pedalabile e soprattutto divertente. Superata la
Cascina Chignoeu si attraversa la
Val di Gerone con il suo ampio ghiaione originato dal millenario lavoro degli elementi naturali sui canali detritici che scendono dalla Grignetta.
Proseguendo nella traversata si perviene al
Sasso dell'Acqua (1202 m) e sempre in leggera discesa, alla
Cascina Vecchia (1121 m), alternando il bosco a radure verdeggianti. Evitando una diramazione sulla destra che conduce ad un agriturismo, si continua in salita con qualche tratto a spinta entrando nella valle ove il Torrente Pioverna origina una fragorosa cascata.
Seguendo il
segnavia Cai recante la scritta “Pialeràl”, abbinato ad un cartello rosso con la rappresentazione grafica di un ciclista, si spinge la propria MTB per quasi dieci minuti lungo il sentiero, molto ripido e per nulla pedalabile, sino al punto in cui risulta più abbordabile stare in sella; il
single trail è a tratti ripido ma preparato bene, per cui con una buona gamba si riesce a dare slancio alla progressione. Superati alcuni tratti perlopiù pianeggianti si deve dare un ultimo colpo di pedale per raggiungere l'
Alpe Cova (1301 m), un agglomerato di baite che racchiudono un piccolo ma fantastico specchio d'acqua.
Questa Traversata Bassa si è rivelata molto divertente e quasi completamente pedalabile! Quattro chilometri e mezzo tra saliscendi e passaggi davvero entusiasmanti! Ma non è ancora finita: ora manca il muro cementato per arrivare al
rifugio Antonietta al Pialeràl (1428 m), che comunque si può evitare in quanto in ogni caso bisogna tornare al laghetto per proseguire la strada. Ci troviamo sul crinale che separa i boschi della Traversata Bassa dai prati e pascoli sopra il paese di Pasturo; una vera meraviglia ai nostri occhi,
con una vista che spazia dal Pizzo dei Tre Signori al Culmine San Pietro passando per la zona dei
Piani di Artavaggio.
Dal Pialeràl a Ballabio
Ora si scende su strada sterrata con tratti cementati non troppo ripidi attraversando i vari pascoli, superando il Ponte dell'Acqua Fredda sul Torrente Cornisella e raggiungendo in leggera salita l'omonimo alpeggio. In corrispondenza di un tornante sulla sinistra, si seguono le evidenti indicazioni per Brunino (1010 m), che si raggiunge dopo dieci minuti di sterrato che nell'ultimo tratto ci farà sudare per le sue pendenze. Una discesa cementata tortuosa e molto ripida che porta in fondo alla valle lascia spazio ad uno sterrato più dolce anche se smosso sino alla Cappella del Sacro Cuore, da dove si prosegue costeggiando il Torrente Pioverna fino al Colle di Balisio (723 m) ma questa volta su sterrato più liscio. Purtroppo per completare l'anello si deve proseguire per 2,5 km lungo la trafficata strada provinciale sino a Ballabio, anche se sono sicuro che questo piccolo “difetto” non sia vincolante sul rendiconto generale di questo giro in MTB nella natura lecchese!
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