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Delta del Po in bici
 
 

"È bellissimo, però per noi ciclisti mancano i servizi!" quante volte me lo sono sentito dire, girando per l'Italia. I territori e le strutture ricettive faticano a star dietro all'evolversi delle esigenze dei cicloturisti moderni ma per fortuna capita che ci siano aziende che fanno eccezione. In questo caso mi riferisco a Repower e al suo network DINAclub che anch'io scoprirò più da vicino nei prossimi giorni.

Noi cicloturisti stiamo diventando sempre più numerosi e quindi le esigenze di ognuno sono disparate. Riuscire a soddisfarle tutte non è facile ma ci sono realtà che si impegnano per farlo: territori, strutture e aziende che hanno capito il valore, sia economico che culturale, del turismo in bicicletta. L'esempio di cui ti voglio parlare oggi è quello di Repower, azienda con radici svizzere che si occupa, tra l'altro, di soluzioni per la mobilità elettrica.

Cos'è DINAclub di Repower?

DINAclub è un network di ricarica, realizzato da Repower e dedicato alla bicicletta a pedalata assistita, che si rivolge alla crescente domanda di soluzioni per le e-bike. Pensato per unire strutture bike-friendly e appassionati di ciclismo, per valorizzare il territorio con centiania di itinerari cicloturistici. Ma non solo perché grazie alla collaborazione con komoot, Repower offre a tutti i viaggiatori e cicloturisti la possibilità di trovare facilmente i punti di ricarica intorno a loro e allo stesso tempo scoprire nuovi itinerari dove queste stazioni sono presenti.

DINA, la rastrelliera progettata dallo studio Makio Hasuike, vincitore del Compasso d'Oro alla carriera, combina funzionalità e design e può ospitare fino a 5 bici e ricaricarne 3 contemporaneamente. Tra l'altro va benissimo anche per i cicloturisti che amano la classica bici muscolare perché la partecipazione al circuito non è legata all’utilizzo dello strumento di ricarica ed è quindi aperta agli utilizzatori di ogni tipo di bicicletta, tradizionale o a pedalata assistita. Tutti possono accumulare punti e ricevere gratis mappe komoot che altrimenti sarebbero a pagamento. 

dinaclub repower

Come funziona DINAclub per i ciclisti?

  • Trova i punti DINAclub

Utilizza l'app komoot, leader mondiale nel cicloturismo, per individuare i punti di ricarica lungo il tuo percorso. DINAclub è integrato in komoot, permettendoti di pianificare itinerari che includono le strutture aderenti. Inoltre sul profilo komoot di DINAclub by Repower troverai tanti itinerari già studiati per te che passano dalle stazioni di ricarica

  • Scansiona il QR code

Presso ogni punto DINAclub, troverai un QR code sulla rastrelliera. Scansionandolo, potrai accumulare punti utili per ottenere gratuitamente mappe regionali all'interno dell'app komoot da scaricare per navigare in modalità offline anche dove il telefono non ha segnale. Chiunque può scansionare il codice, attivando preventivamente la geolocalizzazione.

  • Accumula punti e vinci premi

Ogni check-in presso un punto DINAclub ti permette di accumulare punti e voucher per poter scaricare offline le mappe.

Segui il mio itinerario nei prossimi giorni

Nei prossimi giorni avrò la possibilità anch'io di testare con mano la rete di percorsi DINAclub in una zona particolarmente vocata al cicloturismo, il Delta del Po. Pedalerò un itinerario di un paio di giornate, tra valli, boschi e foci fluviali compresi tra il fiume Adige e il Po di Goro, nella metà veneta di questo ecosistema unico e ricco di biodiversità.

Condividerò con te su instagram il viaggio e la mia esperienza con le e-bike charging station di DINAclub, passando dalla via delle Valli e costeggiando il Po di Venezia, perdendomi nel dedalo di argini e sentieri che si spingono nel cuore di questo deposito sedimentario creato dal Gigante Dolce d'Italia.

Come puoi seguire questa nuova mia avventura?

 
 
Ultima modifica: 06 Maggio 2025
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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