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Traversata del parco nazionale della Majella in bicicletta

La traversata del Parco Nazionale della Majella in bici può essere affrontata in diverse direzioni. Quella che mi appresto a raccontarti è stata intrapresa da nord a sud iniziando da una frazione di Abbateggio, a una manciata di chilometri da San Valentino in Abruzzo Citeriore (provincia di Pescara) per terminare nella rinomata Pescocostanzo (provincia de L'Aquila), a poche pedalate dal Molise. Visitare il parco nazionale della Majella in bicicletta è un'esperienza che lascia il segno sia per la varietà di paesaggi che si incontrano, che per la Natura apparentemente impenetrabile che avvolge l'intero itinerario ciclabile catapultando i cicloviaggiatori in una sorta di mondo surreale...

Dati tecnici

Parco nazionale della Majella in bici

DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo
 Abbateggio
 Pescocostanzo
Tempo  7-8 h
Dislivello  1800 metri circa
Lunghezza  63 km circa
Tipologia di fondo
 Asfalto: 95%
Sterrato: 5%
Bici consigliata
Gravel
Bici da viaggio
VALUTAZIONE
Difficoltà Impegnativo
Panorama Splendido
QUANDO ANDARE
MarzoAprileMaggio
GiugnoLuglioAgosto
SettembreOttobreNovembre
 

Pedalando la Val Giumentina

Le impervie montagne del parco nazionale della Majella sono lo scenario di questa esperienza di cicloturismo in Abruzzo, regione che, pedalata dopo pedalata, non finisce mai di stupire. Poco oltre San Valentino in Abruzzo Citeriore inizia il percorso ciclabile che, attraverso il cuore della riserva naturale, conduce a Pescocostanzo. La prima porzione dell'itinerario segue, in parte su sterrato, la Val Giumentina, ampia e ideale per escursioni in MTB e trekking. Questa valle custodisce l'Ecomuseo del Paleolitico, un sito preistorico abitato dall'homo erectus.
val giumentina
 
Dall'altopiano ha inizio anche il trekking verso l'Eremo di San Bartolomeo in Legio, uno dei siti storici della Majella risalente al XI secolo e poi restaurato da Pietro da Morrone, il futuro Papa Celestino V intorno al 1250. Pedalando in Val Giumentina è facile avvistare caprioli e, talvolta, anche il lupo che abita i boschi del parco.
eremo san bartolomeo majellaSi seguono le indicazioni dell'itinerario 7 fuoristrada verso Contrada Riga. Spesso capita di ricevere un caloroso benvenuto da un gruppo di cani pastori bianchi che abitano nelle cascine sparse sulla piana: avanzate con cautela, magari spingendo la bici a mano. L'importante è non avvicinarsi al gregge. Da Riga si segue il tracciato verso la SR487 e in poche pedalate si arriva su strada al torrente Orfento.
Lungo questo corso d'acqua si sviluppa una gola stretta e suggestiva dove i giochi d'acqua si alternano a ponticelli, passerelle e Natura vera
Un trekking lungo la gola, dopo aver chiesto i relativi permessi, è davvero consigliato!

Da Caramanico Terme al Passo di San Leonardo

Oltre il ponte sull'Orfento si giunge a Caramanico Terme, tranquilla località di villeggiatura del Parco Nazionale della Majella.
In bicicletta non si può percorrere la galleria che lascia il paese e così si deve proseguire su una strada alternativa che sale lungo il lato destro del tunnel. In pochi chilometri di leggera salita si arriva a Sant'Eufemia a Majella dove è possibile fare rifornimento di cibo, acqua e ottimi formaggi locali.
La strada da Caramanico Terme al Passo di San Leonardo è tutta in salita anche se non si toccano mai pendenze eccessive o impossibili da pedalare. A 1282 metri si raggiunge il valico appenninico, nel comune di Pacentro. Al passo talvolta capita di trovare aperto il bar ma dipende dal periodo.
Dal passo iniziano anche le escursioni in direzione del Monte Amaro, la cima più alta del parco nazionale della Majella.
passo san leonardo in bici

Campo di Giove e la vecchia transiberiana d'Italia

A 1064 metri di quota, qualche chilometro oltre il Passo San Leonardo, si incontra il paese di Campo di Giove con la località Le Piane, rinomata per sciare. Nel silenzio della SP12A oltre gli impianti non è difficile imbattersi in una volpe guardinga (noi ne abbiamo viste cinque) o in ungulati intenti a nutrirsi. L'itinerario cicloturistico riprende a salire costeggiando il binario solitario della linea ferroviaria Sulmona - Carpinone, quella tratta suggestiva che è stata soprannominata Transiberiana d'Italia e che attraversa parte del parco nazionale della Majella.
lungo la vecchia transiberiana d italiaAlla stazione di Palena, dopo aver percorso svariati chilometri senza incontrare case e paesi, si giunge al Valico della Forchetta che sale dalla località Palena, si svolta sulla SR84 in direzione di Pescocostanzo. Pescocostanzo è situata poco più in alto della statale ma già dall'imbocco della SR84 appare all'orizzonte. Il paese merita una visita di qualche ora magari con sosta in un bar per fare due chiacchiere sui briganti e le leggende dell'Appennino.
pescocostanzo

La traversata del Parco nazionale della Majella in bici è un itinerario piuttosto impegnativo che non presenta particolari difficoltà tecniche. La traversata può essere trasformata anche in un giro ad anello.

  • La Val Giumentina in sella
  • un trekking nella Valle dell'Orfento
  • panorama sulla Majella da San Valentino in Abruzzo Citeriore
  • assaggi di formaggi ai caseifici di Sant'Eufemia a Majella
  • gli scorci del Parco Nazionale della Majella
  • salita al Passo San Leonardo
  • una notte sotto le stelle di Pescocostanzo
  • Come raggiungo a Majella?  Puoi raggiungere il parco nazionale della Majella in bici pedalando dalla stazione di Scafa (raggiungibile da Pescara con il treno) o da quella de l'Aquila, più distante. Per rientrare al punto di partenza puoi usufruire dei bus TUA verificando prima la disponibilità al trasporto bici
  • L'itinerario è segnalato? No, l'itinerario della traversata della Majella non è segnalato e quindi ti consiglio di scaricare la traccia gpx
  • Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario si trovano diverse fonti d'acqua e fontane e non mancano i bar e ristori dove fare rifornimento.
  • Com'è la qualità delle strade della traversata della Majella in bici? Le strade sono in genere in buone condizioni, ma la prima parte dell'itinerario in Val Giumentina è su sterrato battuto. Può capitare che dopo stagioni piovose o nevose il manto stradale presenti crepe o avvallamenti.
  • Itinerari collegati: La traversata della Majella in bici si collega alla traversata del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga o alla strada che abbiamo percorso verso il Molise durante #transitalia

Dove dormire nel Parco Nazionale della Majella

Attraversando il parco nazionale della Majella abbiamo alloggiato in due località differenti: uno all'inizio dell'area protetta e uno alla fine del nostro itinerario ciclabile. A Contrada Colle di Gotte (comune di Abbateggio), all'imbocco della bella Val Giumentina sorge la casa vacanze Borgo Majella, una struttura nuova con tanti servizi tra i quali anche la piscina (Informazioni: Tel. 3281644412 - 3498467285 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Assolutamente consigliata per fermarvi qualche giorno ed esplorare il Parco nazionale della Majella e la costa, accoglienza impeccabile!

A Rivisondoli abbiamo sostato dai due simpatici fratelli al Garnì la Rua nel bosco. Ambiente familiare, caminetto acceso, scambio di informazioni e storie sulla Majella e l'Abruzzo, soggiorno davvero piacevole!

Dove mangiare nel Parco Nazionale della Majella

Se avete voglia di pizza a san Valentino in Abruzzo Citeriore la pizzeria Garden prepara ottime pizze da accompagnare con una fresca birra alla spina, in centro a Caramanico Terme, magari dopo un trekking nella Valle dell'Orfento, potete fermarvi a mangiare uno spuntino a base di panzerotti e pizzette (buonissime) all'ingresso del centro storico presso il Bar Pizzeria Caromonaco. Se avete voglia di una cena a base di prelibatezze locali senza spendere un capitale e in ottima compagnia non posso che suggerirvi il Ristorante la Terrazza a Pescocostanzo.

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    Elisa21 · 1 anni fa
    Itinerario molto interessante, mi piacerebbe farlo quest'estate, anche con giro ad anello, come me lo suggerite?
Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!

               

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