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rive rosse in bici
luca panebianco
Luogo
Piemonte
Stagione
Estate, Autunno
Durata
Fuggitivo (1 giorno)
Lunghezza
44 km
Percorso
Ad anello
Dislivello
1001 - 2000 m
Difficoltà
Micro avventura
Tipo di fondo
MTB (fuori strada)
 
 
Il mio secondo giro in terra piemontese, nella parte orientale della provincia di Biella, mi ha portato ad esplorare le Rive Rosse in MTB. In molti mi avevano consigliato di visitare questa zona e l’interesse che avevo trovato pure in Internet, devo dire, è pienamente motivato.
Ora infatti mi sembra d’aver pedalato su un altro pianeta; quale? Marte naturalmente

In viaggio su Marte

Se consideriamo il giro MTB di ieri, la Prevostura, come un antipasto, quello odierno indubbiamente è la portata principale, e che portata!
Oggi non sono solo, eseguirò infatti il circuito assieme a Benjamin e Gregorio, figlio e nipote della proprietaria della Tenuta Adriana, i quali si riveleranno una piacevole compagnia. Per la sua lunghezza, quasi cinquanta chilometri, la varietà tecnica ed i cambi di pendenza può tranquillamente definirsi un giro impegnativo se non addirittura difficile. Partendo dalla Tenuta ci si porta a Masserano e poi all’abitato di Brusnengo. Veramente molto importanti sono le due fontane che incontriamo sulla sinistra della strada: ci serviranno!
chiesa di brusnengo
Inizia il fuoristrada e quindi la salita, una vera salita di un chilometro per arrivare al santuario della Madonna degli Angeli, primo punto panoramico. La giornata azzurra ci permette di godere della barriera alpina a nord, poi tutt’attorno le colline boscose segnate da ampi “tagli rossastri” ed a sud la pianura. La chiesa, luogo di culto molto sentito, è aperta solo una volta durante l’anno, in occasione della Pasquetta.
Dopo la salita al colle affrontiamo la prima vera discesa e subito ci rendiamo conto di ciò che ci attenderà nei prossimi chilometri. Poco più in là inizia nel bosco di conifere misto latifoglie un meraviglioso single track, ben battuto, quasi pianeggiante con pochissimi punti nei quali si deve scendere. È indubbiamente uno dei pezzi più belli dell’intero percorso delle Rive Rosse in MTB, gioioso e frizzante, con alcuni scorci panoramici.
panoramica pianura
Già molto soddisfatti ci imbattiamo, seguendo l’indicazione a destra, nella zona delle rive rosse, di elevato interesse geologico. Le rive rosse prendono questo nome dal terreno che vi si trova, un suolo di origine molto antica, dell’era in cui il biellese si trovava sommerso dagli oceani. Una volta riemerse queste rocce, quali porfidi, formatesi nel tardo paleozoico (circa 225 – 280 milioni di anni fa) e graniti, ancora più antichi (circa 250 – 300 milioni di anni fa) continuarono a subire trasformazioni dovute ai moti tettonici ed agli agenti atmosferici che ne hanno causato un'ampia erosione. Data la grande presenza di ferro il paesaggio assume l’irreale colore arancio rossastro, diventandone la caratteristica tipica predominante.
rive rosse enduroa
Questo tratto in discesa sino al ponte sull’immancabile rio, offre passaggi particolarmente divertenti ed aspri grazie a vari saliscendi e salti e sono queste caratteristiche che hanno fatto diventare il luogo una meta particolarmente ambita dai freeriders.
Il bosco cambia aspetto mano a mano che si scende, l’umidità aumenta ed in estate compaiono le zanzare (se venite qui in tale periodo non dimenticate un repellente contro insetti e zanzare). Lo sterrato sempre all’ombra ci porta in località Castelletto Villa ove scopriamo una benedetta fontana.
Dopo aver pranzato ritorniamo per un breve momento su asfalto e lambiamo, con affascinanti scorci, il lago artificiale di Ravasanella. L’erosione in zona è molto accentuata ed i colori sono immancabilmente marziani. È davvero un giro avventuroso che permette di cogliere appieno l’essenza di questi magici ambienti. Non mancano momenti di pura immersione nella quiete dei boschi collinari, con l’ennesimo attraversamento di un ruscello: luoghi dal prezioso valore naturalistico.
lago di ravasanella
Dopo circa venticinque chilometri sbuchiamo in zona San Martino. A questo punto possiamo decidere se rientrare attraverso la SP 233 oppure proseguire sempre su asfalto in direzione San Bonomio.

Un sentiero per biker tosti!

Avendo nuovamente mangiato e conservato dell’acqua, affrontiamo su asfalto l'ascesa per la località di San Bonomio, dove è presente un altro approvvigionamento idrico. La salita non molla sino alla quota più elevata dell’intero tour dove si scollina prendendo a sinistra lo sterrato.
Quest'ultimo sentiero sino alla località Boietto è il più tecnico e difficile dell'intera giornata. Lo consiglio a persone particolarmente esperte, in possesso di una bici all-mountain o, meglio ancora, enduro. Eseguirlo alla fine di un’avventura già di per se intensa può apparire eccessivo ma non impossibile. È un single trail dove diversi e ripetuti sono i tratti a spinta, sia in discesa che in salita, con veri pendii da enduro, solcati a volte da profondi canaloni. Bisogna armarsi di pazienza e notevole concentrazione.
discesa downhill
Il sentiero non termina presso il Boietto ed i più temerari possono proseguire; per noi invece la stanchezza inizia ad affiorare inoltre la batteria della nostra unica e–bike sta per terminare, perciò ci rilassiamo sull’asfalto ed assai rapidamente seguendo la strada provinciale prima menzionata ci trasferiamo a sud tagliando Brusnengo ed entrando in pianura fino alla Tenuta Adriana.

Considerazioni finali

Attualmente il Biellese soffre di precoce desertificazione industriale ed ha bisogno di riqualificarsi. Il recupero della tradizione vitivinicola è una importante occasione di ripresa, non a caso nel tratto pianeggiante e sulle circostanti colline abbondano i vigneti. Non mancano pure le aree di interesse naturalistico, di conseguenza lo sviluppo di percorsi ciclistici, sia cicloturistici che per mountain bike  può e deve essere una risposta.
panorama colline biellesi
Le Rive Rosse in bici rappresentano una risorsa tanto da tutelare quanto da promuovere con grazia ed intelligenza.

Tenuta Adrianalogo Bike Hotels Italia

Dormire a Masserano

copertina tenuta adrianaLa Tenuta Adriana, nel comune si Masserano, ha compreso la potenzialità ciclistica del luogo e si vuole proporre come punto di partenza per tour su strada e sui sterrati che avvolgono le colline adiacenti ricoperte di boschi e vigneti.


 
 
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Gotico
Trentino D.O.C., vivo nella splendida conca del Garda, che adoro. Appassionato di MTB e montagna, arte e cultura. Mi diletto ad esplorare il nostro Trentino e non solo dall'alto della sella di una bicicletta ma non disdegno affatto visitare moste e musei d'arte. In una sola espressione: amo la libertà.

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