Optiamo per deviare a sinistra ed in pochi passi ci ritroviamo fuori dalla forestale immersi nella quiete del bosco. Il cigolio delle ciaspole è l'unico rumore a disturbare i pensieri anche se, qualche centinaio di metri più avanti, ci rendiamo conto di non essere soli: decine di volatili si spostano rapidi da un ramo all'altro attirando la nostra attenzione. I racconti della strega di Blair non hanno molto effetto sull'umore della nostra combriccola. Oltrepassiamo il torrente Nigra, ormai completamente gelato, e arriviamo in vista della Malga Baumann che non raggiungiamo. Il sentiero si dirama ancora una volta e noi proseguiamo sulla destra lungo uno strappo pendente e piuttosto lungo.
Camminiamo nel bosco e su alcune rocce più sporgenti, la neve è già stata sciolta dal sole... un vero peccato per le nostre racchette da neve! In circa 15 minuti il sentiero si affaccia su un rapido pendio e, poco sotto di noi fra gli alberi, scorgiamo il passaggio di tre caprioli che, incuriositi dalla nostra presenza, sembrano quasi rallentare. Eccoci finalmente all'ombra del Catinaccio, uno dei gruppi dolomitici più amati. Le torri del Vajolet sono ancora nascoste ma riusciamo ad intuirne la posizione. L'Alpe di Siusi e l'altopiano dello Scilliar con i Denti di Terrarossa sono davanti a noi, all'orizzonte del sentiero che si insinua ancora fra le conifere ed i larici. Volgendo le spalle al Catinaccio il cielo terso ci permette di spaziare fino ai mastodontici 3000 della Oztal austriaca, alle Maddalene, al gruppo dell'Ortles e Cevedale, alla Alpi Venoste, il tutto anticipato dall'altopiano del Renon e dalla città di Bolzano infossata in valle.
Più a sinistra si scorgono le Dolomiti di Brenta, la Paganella, la Vigolana ed il Bondone fino a parte delle piccole Dolomiti venete. Impossibile riportare a parole la meraviglia dello spettacolo naturale che stiamo osservando. Il sentiero prosegue parallelo al Catinaccio e perpendicolare allo Scilliar ed in poco tempo giunge fin sotto le Torri del Vajolet. Una malga è stata costruita proprio qui e... che invidia!!!
Una breve ma intensa discesa conduce alla Malga Costa o Hanicker Schwaige, aperta anche durante i fine settimana invernali. Degustiamo un gulash piccante al punto giusto e cioccolata, sempre con lo sguardo puntato sulle guglie aguzze del Vajolet. Un sentiero lascia la malga scendendo verso valle e raggiungendo l'asfalto due km prima del valico, ma noi preferiamo tornare verso il Passo dalla stessa via tutta esclusivamente nella Natura.
Giro ultrapanoramico, divertente (anche se un po' di neve in più non guasta mai...ma quest'anno va cosi!), ma anche abbastanza impegnativo per la distanza da percorrere sulle ciaspole!!!
Per scoprire altre bellezze in val di Tires consultate il sito della valle di Tires
Per altri trekking sulle Alpi potete consultare la mappa delle escursioni mentre un percorso vicino che vi consigliamo è quello al Rifugio Vajolet nel Catinaccio-Antermoia.
























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