Ciao a tutti,
dopo 20 giorni di viaggio mi trovo a Sofia, capitale della Bulgaria.
Dall'ultimo aggiornamento del mio viaggio in bici in Europa ho attraversato le seguenti città: Pécs, Osijek, Vukovar, Novi Sad, Belgrado, Sofia. Non ho percorso moltissimi chilometri in bici in quest'ultima settimana, preferendo muovermi di più in treno e concedendomi del tempo per visitare questi luoghi a piedi e in bicicletta. Finora ho percorso circa 800 km in bicicletta e altrettanti in treno.
Il sole e il caldo (fino a 26°C) mi hanno accompagnato attraverso la Serbia e la Bulgaria, permettendomi di pedalare in maglietta. Una bella sorpresa dopo i 10°C a mezzogiorno nel giorno della partenza e la pioggia della prima settimana! Nonostante la qualità delle strade e il numero di ciclisti non siano più quelli dei primi paesi attraversati, ho comunque avuto l'occasione di apprezzare gli itinerari ciclabili che seguono il Danubio e la Sava a Novi Sad e Belgrado. Entrambi fanno parte del percorso europeo Eurovelo 6 (dall'Atlantico al Mar Nero).
Da Belgrado a Novi Sad
Belgrado è la città che più mi ha colpito e che ho apprezzato maggiormente, non tanto per la bellezza architettonica o l'elevato numero di attrazioni turistiche, bensì per le sensazioni offerte da una semplice camminata attraverso la città. Belgrado è in tutti i sensi il centro dei Balcani, anche dopo la dissoluzione della Jugoslavia, e qui convergono tutte le nuove tendenze culturali, artistiche e musicali.
Mentre Belgrado può essere considerata una città “popolare”, Novi Sad al contrario ha un aspetto più elegante, accentuato dagli edifici del centro storico, che in molti casi risalgono al periodo austro-ungarico, durato fino alla Prima Guerra Mondiale. Novi Sad è la capitale della Vojvodina, ultima regione autonoma rimasta in Serbia, dopo che il Kosovo si è autoproclamato indipendente. In Serbia è però ancora viva l'idea della Grande Serbia e in molti resta la nostalgia del periodo di Tito, in cui tutti i popoli della regione vivevano pacificamente sotto una sola bandiera. I contrasti attuali sono fortemente percepibili attraversando la regione croata della Slavonia, centro del conflitto serbo-croato degli anni '90, di cui Vukovar è la città simbolo.
Pedalando verso sud
Da Sofia mi sposterò in treno verso il confine greco e da lì ricomincerò a pedalare verso Salonicco, capitale della regione della Macedonia, dove mi fermerò per alcuni giorni. In seguito scenderò la costa egea della Grecia fino ad Atene, per poi risalire la penisola balcanica lungo la costa ionica e adriatica.
Qui trovate le foto del viaggio suddivise per nazione, accompagnate da brevi commenti: aeuropeanjourney.blogspot.com/p/pictures.html
Al prossimo aggiornamento, ciao ciao :)
Stefano
Ultimi commenti
Community
Doveva essere tutto perfetto e invece è andato tutto storto. 🤷♂️
Abbiamo pedalato nella nebbia lungo la Strada degli Eroi tra passo Pian delle Fugazze e il rifugio Papa.🙆♂️
Passati il dente Italiano e il dente Austriaco abbiamo iniziato a spingere nei nevai ancora presenti in quota e a un certo punto abbiamo rinunciato tornando sui nostri passi. 🫣
Nonostante tutto sia andato storto, tutto è andato alla grande. 🤟
La compagnia, sempre superlativa, di Luca, la quiete delle alte vette, la pedalata in luoghi unici, una giornata all'aria aperta. Anche quando tutto va storto, la bici regala giornate superlative! 😍