Qui sono riuscito anche a trovare una (gelida) doccia pubblica e lavarmi dopo una settimana. Mi sono quindi diretto verso sud fermandomi nel parcheggio di un altro punto panoramico (Shells beach) per la notte. Il mattino seguente, dopo un'alba da brivido lungo la schiena sulla
spiaggia di Shells, chiamata così per la particolarità di essere formata da piccole conchiglie ancora intere, ho raggiunto l'estrema punta meridionale della baia, fermandomi ad
Hamelin pool, dove, completamente solo, ho ammirato le formazioni rocciose presenti in questa piscina naturale, ricoperte dagli stromatoliti. Questi batteridi di 3000 anni sono con tutta probabilità i diretti discendenti dei primi esseri viventi sulla Terra milioni di anni fa ed, a loro, dobbiamo, dopotutto,
la nostra esistenza. (Bill Bryson nel libro
Down Under impropriamente tradotto in italiano
In una terra bruciata dal sole ne dà una divertentissima descrizione). Questa è stata la mia ultima visita nell'area della Shark bay che, tutto sommato, come ho già detto, mi ha un pò deluso. Forse se avessi avuto più tempo da dedicare a questa baia d'Australia, magari avrei partecipato ad un'escursione con un 4x4 in modo da essere condotto fino al punto più occidentale di Australia (dove è anche sbarcato il primo uomo bianco su questo continente, un olandese di cui non ricordo il nome, circa 200 anni prima delle esplorazioni di Capitan Cook) e magari qualche esplorazione delle acque placide della zona con una barca, in tranquillità e serenità mostrebbero la reale bellezza della Shark Bay.
Ultimi commenti
Community