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La nostra Strada Romantica in bici da Würzburg al Tirolo
Dopo qualche anno di avvicinamento al fantastico mondo del cicloturismo, l’estate 2020 è stata il momento perfetto per lanciarci in una delle “grandi classiche” in un viaggio no-plans: ecco la nostra versione della Romantische Straße in bici, il magnifico tracciato che taglia la Baviera da Nord a Sud e che abbiamo arricchito con una deviazione “alpina”.
Dati tecnici
Strada Romantica in bici
Partenza/Arrivo | Würzburg/Garmisch |
Tempo | 7-9 giorni |
Dislivello | 4100 m circa |
Lunghezza | 494 km |
Bici consigliata |
Bici da viaggio City bike |
Tipologia di strada |
75% asfalto (strade secondarie poco o per nulla trafficate o piste ciclabili dedicate) 25% strade bianche |
Difficoltà | |
Panorama |
Giorno 1: Partenza (km percorsi: 0)
Sveglia all’alba e ci prepariamo a salire con le nostre compagne di viaggio a due ruote sul treno per la Baviera. I biglietti per Monaco sono al momento l’unica cosa che abbiamo prenotato e, arrivati a destinazione, sfruttiamo subito la flessibilità del nostro viaggio: decidiamo che 7 ore giornaliere sulle rotaie sono state abbastanza così, anziché proseguire fino a Würzburg, prenotiamo un albergo in città. Dedichiamo il pomeriggio alla visita della capitale bavarese: ammiriamo tutti i suoi luoghi più iconici (Marienplatz e il Rathaus, il Dom, Viktualienmarkt), ma rimaniamo colpiti soprattutto da due luoghi poco “pubblicizzati”: la splendida biblioteca cittadina e il giardino Inglese, un enorme parco pubblico in cui ci addentriamo poco prima del tramonto e che è invaso da ragazzi festanti e… surfisti (!!!).
Per cena, ovviamente, ci tuffiamo nella cucina bavarese, mangiando all’aperto in una delle iconiche birrerie del centro, l’Augustiner am Dom. Per oggi niente pedalate, ma ci rifaremo nei prossimi giorni!
Giorno 2: Würzburg – Wertheim (km percorsi: 42)
La mattinata è interamente dedicata al viaggio in treno da Monaco a Würzburg. Optiamo per il trasporto regionale (meno “trafficato” e che non richiede prenotazione per le bici) che, con un paio di cambi e circa 3 ore di viaggio, ci porta a destinazione. La città merita qualche ora di visita, per cui ritardiamo ulteriormente la nostra partenza e visitiamo i vari luoghi simbolo del centro cittadino (il Dom, la Maria Chapel, il vecchio ponte sul Meno), oltre alla magnifica Residenz (che è possibile visitare per ammirare uno degli affreschi più estesi d’Europa, a opera di Tiepolo, e la Sala degli Specchi) e alla fortezza Marienberg, che domina la città dall’alto di una collina. Proprio ai piedi di questa collina, a una delle estremità del vecchio ponte, inizia il tracciato della Romantische Straße, in cui ci avventuriamo quando ormai è metà pomeriggio.La ciclabile si dirige inizialmente verso ovest, attraversando un paesaggio che passa progressivamente da “cittadino” a “campagnolo”, per poi affiancarsi alle rive del Meno.
Alle 18 giungiamo a Wertheim, una cittadina pittoresca all’intersezione tra i fiumi Tauber e Meno: visto l’orario e un temporale previsto in arrivo, decidiamo di non proseguire oltre e, dopo un po’ di ricerche, troviamo una sistemazione per la notte. Ceniamo in un biergarten del centro e dopo una breve passeggiata digestiva tra le vie della cittadina siamo pronti per dormire.
Giorno 3: Wertheim – Rothenburg ob der Tauber (km percorsi: 101)
Si prevede una giornata interamente dominata dal sole, noi vogliamo approfittarne il più possibile e quindi poco prima delle 8 siamo già in sella.Per tutta la mattinata seguiamo, più o meno da vicino, il corso del fiume Tauber, immersi nella campagna; attraversiamo numerose cittadine dal tipico stile baverese (Tauberbischofsheim, Lauda-Konigshőfen, Bad Mergentheim), ciascuna delle quali merita una pausa ristoratrice sulle panchine del centro. Verso mezzogiorno giungiamo a Weikersheim, dove ci concediamo un paio di ore di tregua: il tempo di gustarci un panino in una bäkerei, riposarci all’ombra di un albero nel grande parco cittadino e passeggiare nel cortile del castello che si affaccia sulla piazza principale. Nel pomeriggio la stanchezza comincia a farsi sentire e i dolci saliscendi che hanno sempre caratterizzato il percorso fino ad ora ci sembrano molto più ripidi: rallentiamo il ritmo e ne approfittiamo per goderci il paesaggio, caratterizzato da colori davvero magnifici. Sono circa le 18 quando arriviamo a Rothenburg, meta della nostra tappa giornaliera: alla fine del viaggio la eleggeremo come nostra preferita tra le varie cittadine attraversate, sebbene l’ultimo tratto della salita per arrivarci sia stato il colpo definitivo per le nostre gambe e ci abbia costretti a scendere dalla sella per spingere le nostre bici un centinaio di metri. Dopo aver fatto tappa nel nostro albergo, proprio di fronte alla stazione ferroviaria, scegliamo per la cena un ottimo biergarten (per cui, se non si fosse ancora capito, abbiamo decisamente un debole) e poi ci godiamo una passeggiata notturna tra le vie di Rothenburg.
Giorno 4: Rothenburg ob der Tauber – Nőrdlingen (km percorsi: 87)
La sveglia suona nuovamente molto presto, ma decidiamo che Rothenburg merita di essere esplorata anche alla luce del sole; ci perdiamo così per un altro paio d’ore in una passeggiata lungo le mura cittadine e nei dintorni della piazza principale. A metà mattinata riprendiamo la pedalata, nell’unico tratto in cui la segnaletica che indica ai ciclisti il percorso della Strada Romantica risulta un po’ “ingannevole”; con qualche deviazione dal percorso principale raggiungiamo Feuchtwangen. Dei nuvoloni poco promettenti all’orizzonte ci convincono a evitare la tratta panoramica che conduce a Dinkelsbühl attraverso una pittoresca foresta e a optare per una “scorciatoia” altrettanto piacevole. Dopo pochi chilometri siamo effettivamente costretti a ripararci dall’acquazzone nel paesino di Schopfloch: ci rintaniamo in un ospitale panificio, dove ci rifocilliamo e condividiamo un thé caldo con una simpatica cicloviaggiatrice svizzera che procede in direzione opposta. Verso le 16 la pioggia sembra attenuarsi, così rimontiamo in sella e in breve tempo raggiungiamo Dinkelsbühl, che attraversiamo rapidamente per dirigerci verso Nőrdlingen. La pioggia pian piano si attenua e così possiamo goderci i paesaggi della campagna bavarese anche nella loro versione uggiosa. Verso le 19 scorgiamo la cinta muraria perfettamente circolare di Nőrdlingen, città che sorge nel cratere lasciato da un meteorite. Dopo una meritata doccia calda, ci godiamo una altrettanto meritata (e sostanziosa!) cena bavarese in un locale del centro.
Giorno 5: Nőrdlingen – Augsburg (km percorsi: 83)
La colazione è anche oggi la nostra occasione per visitare il centro cittadino: dopo un caffè e una tipica sfoglia nella piazza centrale di Nőrdlingen siamo in sella. Con circa un’ora di pedalata raggiungiamo Harburg: il castello che domina la cittadina e la vista di cui si può godere dalle sue mura valgono decisamente la salita per raggiungerlo; oltretutto ci arriviamo pochi minuti prima dell’apertura al pubblico, per cui (su gentile concessione dei custodi) possiamo visitarlo in totale solitaria!
Rimontiamo in sella e raggiungiamo Donauwőrth, dove ci concediamo un breve pausa. Una volta attraversato il Danubio, procediamo verso sud superando numerosi piccoli paesini. Arrivati a Meitingen, ci fermiamo per una (non indimenticabile) piadina e deviamo leggermente per portarci sulle sponde del fiume Lech. Da qui in poi la ciclabile è immersa nel verde e sale dolcemente fino ad Augsburg, che raggiungiamo già nel primo pomeriggio. Abbiamo quindi tutto il tempo per riposarci e poi dedicarci alla visita della città. Oltre alla cattedrale e alla piazza centrale, visitiamo il Fuggerei, un quartiere di case popolari fatto erigere da un ricco benefattore locale e che ancora oggi è gestito da delle regole decisamente “curiose”. Per cena scegliamo il Ratskeller, un pittoresco locale situato proprio sotto il municipio cittadino. Non troppo tardi rientriamo in albergo, schivando la pioggia e tifosi festanti per la partita (vittoriosa) del Bayern München.
Giorno 6: Augsburg – Schongau (km percorsi: 78)
Dopo aver fatto colazione esploriamo altri luoghi simbolo della città pedalando lungo Maximilianstraße, poi ci allontaniamo da Augsburg prima attraversando la periferia sud e poi immergendoci di nuovo nel verde; la ciclabile torna infatti a seguire il corso del fiume Lech, in un susseguirsi di strade bianche.A mezzogiorno raggiungiamo la cittadina di Landsberg am Lech, la cui piazza è davvero un ottimo posto per un paio di ore di riposo.
Nel pomeriggio il nostro percorso si allontana dal fiume e ci riserva qualche salita impegnativa, ma continua ad attraversare luoghi incantevoli, come il laghetto di Reichling, dove ci fermiamo per una pausa su delle sdraio che in quel momento rappresentano un richiamo irresistibile. Verso la metà del pomeriggio raggiungiamo Schongau, il che ci lascia tutto il tempo per rilassarci, passeggiare per la cittadina e scegliere con cura il nostro biergarten per la cena!
Giorno 7: Schongau – Reutte (km percorsi: 68)
Visto che abbiamo avuto tutto il tempo per visitare Schongau il giorno precedente, dopo una abbondante colazione ci mettiamo subito in sella. Le prime due ore di pedalata sono davvero impegnative (in un tratto la salita tocca un picco del 20%!) ma ci permettono di raggiungere la magnifica Milchweg: chilometri di dolci saliscendi in quota completamente immersi nei pascoli. Ci regaliamo una sosta in una delle numerose fattorie, dove gustiamo una bella pinta di latte appena munto; sarà il paesaggio, sarà la stanchezza, ma lo ricorderemo probabilmente come il più buon latte mai bevuto!
Pochi chilometri dopo raggiungiamo la magnifica Wieskirche e, dopo aver speso qualche minuto col naso all’insù ad ammirare i suoi affreschi, iniziamo il tratto in discesa che ci porta fino a Schwangau. Già da lontano possiamo scorgere i magnifici castelli che si trovano poco fuori questa cittadina; li ammiriamo poi più da vicino raggiungendo, con una breve passeggiata, i punti panoramici, e in particolare il Marienbrücke, un ponte sospeso sulle rocce da cui la vista sul castello di Neuschwanstein, che ha ispirato gli autori Disney nel disegnare numerosi castelli delle favole, è davvero incantevole. Il tracciato “ufficiale” della Strada Romantica si conclude pochi chilometri più avanti, nel centro di Füssen, ma noi, da bravi amanti della montagna, decidiamo di dedicarci qualche ulteriore chilometro di pedalate alpine, così attraversiamo il confine e ci dirigiamo a Reutte, in Tirolo. La serata è piovosa, per cui ne approfittiamo per goderci una cena a base di specialità tirolesi e un po’ di relax in hotel.
Giorno 8: Reutte – Garmisch (km percorsi: 36)
Il mattino seguente la pioggia, seppur leggera, non ci abbandona; le previsioni ci danno qualche speranza di avere delle schiarite, così ci copriamo per bene e ricominciamo a pedalare. Anche oggi i primi chilometri ci mettono alla prova con una salita impegnativa ma ci permettono di raggiungere un luogo incantevole, il Plansee: per oggi possiamo solo immaginare i bellissimi colori che ci regalerebbe questo lago in una giornata di sole, ma dobbiamo ammettere che anche con questa atmosfera piovosa non è niente male. Dopo aver costeggiato il Plansee in tutta la sua lunghezza, ci addentriamo in un sentiero sterrato in mezzo ai boschi che ci riporta in Germania, in particolare nel paesino di Griesen. Da qui riprende la ciclabile asfaltata, su cui in pochi chilometri raggiungiamo Garmisch, la celebre località sciistica. La pioggia e il vento ci hanno concesso solo pochi secondi di tregua in tutta la mattinata, le temperature non sono molto estive e in più i freni di una delle nostre fidate bici cominciano ad essere del tutto inefficaci: decidiamo quindi di percorrere l’ultimo tratto in programma, da Garmisch a Innsbruck, caricando le nostre bici su un comodo treno locale. Le rotaie corrono per quasi tutto il tragitto parallele alla ciclabile che avremmo dovuto percorrere, e i paesaggi che attraversiamo sono più che sufficienti a convincerci che prima o poi recupereremo anche questa tappa su due ruote. Le ultime ore della giornata le dedichiamo alla visita di Innsbruck: il centro pullula di lavori pubblici, che un po’ ci rovinano la vista sul Tettuccio d’oro e sugli altri luoghi simbolo della città. Una fetta di sachertorte, una lunga passeggiata e una replica di cena tirolese sono gli ultimi assaggi del nostro indimenticabile viaggio: il mattino seguente saliamo sul treno che da Innsbruck ci riporta a casa.
I nostri consigli
- Anche per due amanti della pianificazione come noi, il vero plus di questa vacanza è stato viaggiare senza piani: ci ha permesso di pedalare senza pensieri e di adattare ogni giorno il nostro programma alle condizioni meteo, alla nostra stanchezza e alla bellezza delle cittadine che attraversavamo. In questo 2020 i flussi turistici non sono stati di certo paragonabili a quelli delle altre estati, ma pur viaggiando nella settimana centrale di agosto non abbiamo mai avuto difficoltà a trovare, anche prenotando nel pomeriggio del giorno stesso, una comoda sistemazione a prezzi più che accessibili. Per cui se puoi e vuoi.. improvvisa!
- Il tracciato della Strada Romantica è davvero molto ben segnalato, così come tutti i percorsi ciclabili della Germania. Solo in alcuni rari tratti la ciclabile si “ramifica” e la segnaletica può risultare leggermente ambigua, per cui fa sempre comodo avere una traccia gps come riferimento. Per chi seguisse quella che abbiamo registrato durante il nostro viaggio, l’unica “anomalia” è una breve (e non voluta) deviazione offroad qualche chilometro dopo Augsburg.
- Munisciti di borracce e fai scorta di acqua ogni volta che ne hai l’occasione: le fontanelle non vanno per niente di moda in Germania! Sul percorso troverai invece numerose officine in cui poter riparare la tua bicicletta, in caso tu ne abbia bisogno!
- Non “allungare” troppo la giornata sui pedali se non vuoi rimanere a bocca asciutta: i tempi tedeschi e austriaci per la cena sono meno “flessibili” di quelli italiani e nelle cittadine più piccole potresti trovare tutte le cucine chiuse già poco dopo le 8! Per la birra invece puoi stare tranquillo, viene spillata fino a tardi!
- Se decidi di raggiungere la Germania in treno (il che a noi è risultato molto comodo) avrai solo un piccolo ostacolo da aggirare: nei treni Deutsche Bahn a lunga percorrenza (che collegano comodamente l’Italia a Monaco di Baviera, e da lì a tutte le altre città tedesche) è necessario, soprattutto in alta stagione, prenotare il posto bici in anticipo (sebbene all’ufficio Trenitalia in cui abbiamo acquistato i biglietti ci avessero detto che si possono acquistare direttamente a bordo); non è però possibile effettuare questa prenotazione online dall’Italia: a quanto pare l’unica soluzione è chiamare il call center Deutsche Bahn o recarsi in una loro biglietteria, che però è presente solo nelle poche città italiane, come Verona, Bologna e Trento, in cui transitano i treni DB.
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Nicola e Irene
Condividiamo la passione per gli sport e l’outdoor, la curiosità di scoprire nuovi luoghi e un piccolo appartamento a Padova. Ci siamo affacciati al mondo del cicloturismo quasi per caso, ma ad ogni nuova pedalata ne apprezziamo sempre più la capacità di rilassarci e farci godere paesaggi incredibili, soprattutto quando lo abbiniamo alla nostra amata montagna. La giovane età ci permette di avere una lista delle avventure in programma ben più lunga di quella dei viaggi completati, per cui siamo sempre alla ricerca di consigli e ispirazioni per nuove esperienze.. ovviamente su due ruote!
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