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Cornovaglia in bicicletta. Il cicloturista alla scoperta dei compromessi

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Quando dici Cornovaglia la gente innanzi tutto si chiede dove accidenti sia, la Cornovaglia. Quando gli spieghi dov’è, ovvero, la regione più a Sud Ovest della Gran Bretagna, qualcuno ti chiede se è un posto che assomiglia alla Scozia, se piove e quanto dista da Londra.
Tralasciando l’ovvia risposta alla domanda sulla pioggia, chiedersi se questa regione distante circa 400 Km da Londra assomigli alla Scozia è un po’ come chiedersi se la Puglia assomigli alla Sardegna. Siamo in Gran Bretagna, si beve molto tè e si guida a sinistra, ma la Cornovaglia è una regione che merita una visita (e una vacanza) dedicata. Al pari della Scozia.
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Cornovaglia in bicicletta

 
La scelta di girare la Cornovaglia in bicicletta prevede una premessa. Si tratta di terre non proprio nate “per pedalarci”. Le parole di una persona del luogo descrivono meglio di qualunque altra mia considerazione l’essenza di quel posto, ciclisticamente parlando: “Noi siamo di Londra. Andavamo in bici ogni giorno. Facevamo tutto con la bici. Da quando ci siamo trasferiti qui non abbiamo più neanche la bici.
 
Il punto è che questa zona fantastica della Gran Bretagna, dal fascino unico e meravigliosamente foderata di verde per il 90% del suolo calpestabile, presenta grandi dislivelli in virtù della conformazione del territorio: alte scogliere e ripide vie di accesso ai centri abitati. Dislivelli da granfondo in cambio di fotografie indimenticabili e di momenti in cui sarete solo voi, la vostra bicicletta coricata sull’erba e la maestosità del mare.
Interminabili saliscendi annegati nel verde. Se parliamo quindi del cicloturismo tipico di Francia, Austria e Germania con le loro infinite ciclabili a bordo fiume ecco, scordatevelo. Le pochissime biciclette che s’incrociano qui sono leggerissimi modelli da corsa, e le strade su cui si pedala sono comuni strade aperte al traffico (fatta qualche piccola eccezione) poiché la Cornovaglia rimane, nonostante la vocazione turistica, una zona di campagna.
 
Un traffico probabilmente moderato e accettabile nel corso dell’anno, ma che s’incrementa nel periodo più caldo e costringe in alcuni tratti a una pedalata più attenta ad automobili, camper, bus turistici e trattori, tutti insieme appassionatamente su strade che avrete l’impressione di percorrere contromano.
 Godrevy Point
 

Bici a noleggio o bici propria?

 
La scelta se pedalare con la vostra bici (affrontando quindi il viaggio verso il punto di partenza in auto, in aereo o in treno con bici al seguito) o noleggiarne una rimane personale, anche se data la nostra esperienza e viste le caratteristiche del percorso consiglierei l’uso della propria bici, qualora sia un modello adatto al turismo, leggera quanto basta e dotata di un contachilometri. Nei pressi di Falmouth, che è stato il nostro punto di partenza, c’è un noleggio ben fornito. I mezzi sono pesantucci e modesti, ma possono costituire una soluzione piuttosto a buon mercato per chi volesse arrivare sul posto in aereo senza il pensiero della bici al seguito. Per una robusta TREK ‘ibrida’ (ruota da 28”) equipaggiata con cambio Alivio (comando gripshift) portapacchi e borsa rigida al manubrio il Bissoe Bike Hire di Bissoe (10 minuti da Falmouth, in treno) chiede 75 £. Chiedete di Paul, non parla una parola di Italiano ma è davvero simpatico e disponibilissimo. Un vero gentiluomo se nel gruppo viaggiano delle ragazze.pendenza pauraaaa
 

Trasportare i bagagli in bici

 
L’altro aspetto da tenere presente qualora vogliate affrontare l’impresa di pedalare in Cornovaglia (qualunque sia la stagione) è quello del bagaglio. Viste le caratteristiche del percorso e i frequenti scrosci di pioggia, il consiglio è di pedalare senza bagaglio sulla bici (vestiti e varie). Forse i puristi del cicloturismo storceranno il naso, ma non dimentichiamoci che “cicloturismo” significa anche e soprattutto trascorrere le proprie vacanze pedalando. Avete letto bene: vacanze. Ciò può implicare il caricare la bici sul treno per accorciare le tappe quando siamo stanchi, raggiungere il luogo di partenza con la propria auto o tantissime altre cose che non siano lo sfinirsi si di una bici carica come se stessimo facendo il giro del mondo. Partire da casa con un solo cambio di mutande per tre settimane di viaggio e il fornellino da campo sul portapacchi rimane una vostra scelta, ma sappiate che a farvi trasportare il bagaglio non c’è nulla di male. Perché una vacanza che piaccia a noi e non necessariamente ai blogger macina-migliaia-di-chilometri-ora-metto-il-mio-tempo-su-internet è una vacanza su misura. La nostra, di misura. Che non richieda una settimana di ricovero al nostro rientro.
Qualora quindi siate interessati al ‘deplorevole’ compromesso del trasporto bagagli rivolgetevi pure alla società Luggage Transfer. Per 7.50 £ a tratta, trasportano due trolley da un Bed & Breakfast all’altro permettendovi di indossare qualcosa di caldo (e asciutto) ogni sera e credetemi, saranno i soldi meglio spesi di tutta la vacanza.
 

Pedalare per la verde Cornovaglia

Si parte da Falmouth, anche se niente vi impedisce di partire da Truro, dove di norma arriva buona parte dei treni provenienti dal resto della regione e dello stato. Falmouth, città della quale non troverete entusiastiche descrizioni sulle guide turistiche, costituisce invece un ottimo “compromesso” come punto di partenza per itinerari ad anello, oltre che per raggiungere in giornata The Lizard, fantastica località fuori dal tempo nell’estremo Sud.
 Cream Tea
Da Lizard, in una tappa – occhio che è lunga, e nella parte finale tutta in salita! – potete raggiungere St.Ives, una delle più note località turistiche della Cornovaglia, sulla costa a Nord. Borgo marinaro ricco di fascino, pare sia meta di artisti che vi si recano per dare libero sfogo all’ispirazione.
Le sue strette vie (purtroppo vi hanno libero accesso le auto...SIC!), i suoi ristorantini sul mare e i suoi saliscendi vi conquisteranno, tanto che varrà la pena trascorrerci due o tre giorni. Da qui potrete intraprendere interessanti tour circolari o, qualora non voleste sfinirvi pedalando, visitare la città di Penzance, ben servita da una moderna stazione ferroviaria. Da Penzance, attraverso una suggestiva pista ciclabile lato mare, raggiungerete Marazion, da cui potrete ammirare il Saint Michael’s Mount, omologo del più famoso Mont Saint Michel, situato in Bretagna.Lizard
L’accesso pedonale all’isola, come nel caso del “gemello” francese, è regolato dall’alternanza delle maree ma non preoccupatevi. Nel caso arriviate in una fase di alta marea, uno dei numerosi barconi turistici vi porterà ai piedi del monte in un paio di minuti per 2£ (a persona). Una volta rientrati dalla visita dell’isolotto (l’accesso all’isola è gratuito, quello al castello no) non dimenticate di fermarvi al Delicious, minuscolo bistrot dove potrete ordinare alle tre graziose gestrici praticamente di tutto a qualunque ora. Noi, da ciclisti in cerca di energie sotto forma di merenda, consigliamo un Cream Tea, prelibatezza tipica della Cornovaglia. Rientro a tutta verso Penzance da dove è possibile rientrare in treno e senza fretta a St. Ives.
 
Dalla stessa St. Ives, come già detto, un diverso tour circolare più lungo potrebbe portarvi a Land’s End (punto più occidentale della Gran Bretagna).
Ma questo saranno le vostre gambe a deciderlo. Ricordatevi che siete in vacanza. Anche il rientro da St. Ives verso Falmouth può essere personalizzato in base alle vostre risorse e a cosa vorrete visitare. Il nostro consiglio è quello di spezzare il viaggio pernottando magari nei pressi di Porthreath così da godere la vista meravigliosa che offre la costa nord verso “Godrevy Point”. Sono posti dove forse non tornerete, e vi consigliamo di non rovinarveli guardando l’orologio. Un aspetto che non ci stancheremo di sottolineare sul cicloturismo in Cornovaglia è che ogni singola tappa andrà valutata in funzione di chilometraggio, dislivello e siti turistici che intendete visitare. Giunti a Porthreath, una vera e propria pista ciclabile protetta, denominata The Mineral Tramway Trail vi porterà fino a Bissoe e, se intendete proseguire, fino a Devoran.
Un fantastico passaggio immerso nella natura, finalmente lontano dal traffico – in parte su strade bianche – vi condurrà dalla costa Nord della Cornovaglia a quella Sud, in poco più di un paio d’ore. Lungo tutto il percorso, che occasionalmente intersecherà delle strade poco trafficate, troverete dei cippi riportanti incisioni inequivocabili indicanti la direzione. Potete fermarvi a Bissoe, se volete, per uno stop al Bissoe Bike Hire da cui questo percorso transita. Fatevi pure tentare da una delle fantastiche tortine in vetrina e incantare dai mille cimeli appesi alle pareti del Bar.
 DSCN3480
Qualora decidiate invece di prendervela più comoda e quindi di dividere il percorso verso sud in due tappe, è d’obbligo una sosta in una delle più famose Cyder Farm di tutta la Cornovaglia, la Hayley’s Cyder Farm, a Penhallow. In questo caso uscirete dal percorso ciclabile all’altezza di Redruth, deviando per una decina di chilometri circa in direzione Penhallow. Il rientro verso Falmouth è semplice formalità, stando sempre attenti a camper, pensionati col piede pesante e autobus di linea se pedalate nei periodi di ‘alta stagione’ (nel nostro caso il mese di Agosto).
Il bilancio del viaggio, che avrebbe potuto essere anche più lungo, più pedalato e più fotografato di quanto lo sia stato, è che questa è una terra che soddisfa ampiamente le aspettative di chi desidera una destinazione non banale – a patto che nel cicloturismo possa albergarsi la banalità. Se pensate di affrontarlo, vi consigliamo di prepararlo con un allenamento che preveda dislivelli di media difficoltà privilegiando, nei mesi precedenti la Cornovaglia, dei percorsi collinari.
Al termine del vostro viaggio, per quanto abbiate sofferto, stretto i denti e imprecato sotto la pioggia, la Cornovaglia rimarrà dentro di voi a lungo.
L’idea di averla scoperta in sella a una bici renderà unici i vostri ricordi.
 

Come raggiungere la Cornovaglia

  • In aereo + treno
Voli Low Cost Ryanair o Easyjet per aeroporti di Bristol o Bornemouth  
  • In auto
Dopo aver attraversato tutta la Francia, è possibile traghettare da: Le Havre (FRA) – Portsmouth (UK) o da Roscoff (FRA)/St. Malo (FRA) – Plymouth (UK) In circa 3/4 ore di viaggio è possibile raggiungere Falmouth. Compagnia traghetti: Direct Ferries.
  • Noleggio Biciclette:
  • Mappe per gli spostamenti:
 
  • Trasporto Bagagli (effettua servizio sia per ciclisti che per chi fa Trekking)
 
 
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Fabio75

Pensa che le due ruote non facciano la felicità, ma figuriamoci senza. Va in bici quando può, per recuperare il tempo perso al volante. Ha due bambine: Wilier e Cannondale.