fbpx

Unisciti alla LiT Family

 


Costiera Amalfitana in bici: ne vale davvero la pena?

Scritto da
Vota questo articolo
(7 Voti)
 
 

Il periodo era ancora propizio: fine marzo, una giornata infrasettimanale. Le condizioni perfette per affrontare la Costiera Amalfitana in bici, fuori dalla ressa estiva. Il cielo terso e la temperatura mite erano il preludio ad un'ideale pedalata di inizio primavera. Ma nonostante questo, il traffico era già sostenuto... e alla fine ci siamo chiesti: "Vale davvero la pena affrontare questa strada magnifica e allo stesso tempo tremenda in sella?"

ritorno a occidente indice Georgia
Sono arrivati i 2 volumi di Ritorno a Occidente, libri fotografici dedicati al nostro viaggio in bici attraverso la Georgia e la Turchia, tra le alte vette del Caucaso e le lande anatoliche. Puoi acquistarli singolarmente, in bundle o abbonandoti al piano Esploratore della LiT Family. Che aspetti? Salta in sella con noi!
 
Costiera amalfitana in bici lifeintravel.it
limoni sorrento

golfo di napoliPenisola di Sorrento, il nostro percorso

Nel nostro vagabondaggio italico durante #noplansjourney, provenendo da Pompei ed essendo ancora un periodo di bassa stagione, abbiamo deciso di addentrarci nella penisola sorrentina per sfruttare l'occasione di una giornata di metà settimana e scoprire le bellezze costiere che sono valse a questa zona il prestigioso riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità U.N.E.S.C.O.

Passando da Castellammare di Stabia inizialmente ci si affaccia sul golfo di Napoli, seguendo la linea costiera in una danza acrobatica sulle scogliere che conducono a Sorrento.  Fino a Vico Equense ci si salva dal traffico per la presenza di una galleria che evita la strada panoramica e assorbe gran parte dei veicoli. Oltre il bel paesino abbarbicato però ci si getta nella mischia e le alternative fino a Meta e poi Sorrento sono adatte più agli stambecchi che ad una bici carica. Il paesaggio è favoloso e ci si ferma ogni due per tre a fotografare gli scogli.02 castellammarepescatori

Appena oltre Sorrento decidiamo di sfidare il fato e imboccare una rampa ciottolata, tosta ma isolata. In questa zona sono presenti strade e stradine che riducono di molto il carico di veicoli e noi non ci facciamo sfuggire l'opportunità. Si suda, si arranca ma ci si gode il tragitto, tra limonaie cariche di frutti e bouganville fiorite. cetaraDopo Massa Lubrense un errore di percorso ci conduce su scale infinite su cui spingere la bici ma resta il piacere della scoperta. Ci spingiamo fino a Termini per poi rientrare e risalire verso Sant'Agata sui due Golfi.ciottolato sorrentosorrentomare sorrento

Qui si inizia una lunga discesa che porta fino all'imbocco della Costiera Amalfitana. In bici si valicano i casali di Piano, immettendosi sulla famosa SS163. Bastano due tornanti e subito lo spettacolo si apre davanti ai nostri occhi: la strada a picco sul mare è un continuo susseguirsi di panorami nuovi. Si continua dolcemente a scendere e risalire dolcemente, seguendo il nervoso profilo dei monti Lattari che si gettano nel golfo di Salerno. penisola sorrento biciPassata Punta Germano manca poco a Positano, che si scopre metro dopo metro. L'urbanizzazione di questo paese non è descrivibile a parole: il pendio è stato costruito in ogni suo spiraglio e sembra un girone infernale catapultato in un luogo paradisiaco. Meravigliosa sia per la posizione che per l'architettura, è uno tra i borghi più famosi della costiera.penisola sorrento bicicostiera amalfitana bici

Proseguendo sulla statale amalfitana si oltrepassa Arienzo prima di giungere a Praiano con la sua bella chiesa di San Gennaro. Ponti, gallerie e curve contorte si susseguono senza sosta e la statale si lascia alle spalle, senza toccarli, Furore e Conca dei Marini, due tra i borghi più belli d'Italia. costiera amalfitana bicifuroreSi giunge quindi ad Amalfi, il borgo da cui la costiera prende il nome. La Cattedrale di Sant'Andrea e il Museo Arsenale sono solo due degli edifici simbolo dell'antica repubblica marinara. Poco oltre la famosa cittadina si trova Atrani, una perla che vive all'ombra di Amalfi ma che splenderebbe di luce propria in qualsiasi altro luogo al mondo. Il traffico purtroppo diventa insostenibile fino a passare Minori e Maiori.amalfiatranicostiera amalfitana chilometri

L'Abbazia di Santa Maria dell'Olearia è un lampo antropico sulla natura che ha riconquistato le scogliere in questo tratto di Costiera Amalfitana. Salerno si avvicina a grandi passi... anzi pedalate, ma prima di raggiungerla c'è il tempo per ammirare le Torri di Cetara e Albori e attraversare l'ultimo paese della costiera, Vietri sul Mare.

Pro e contro della Costiera Amalfitana in bici

La costiera amalfitana è una perla del nostro paese. Un luogo magico che si dovrebbe visitare una volta nella vita. Ma... c'è un ma! La statale 163 che percorre questo tratto di costa affacciato sul golfo di Salerno è stretta e tortuosa, adatta ad auto degli anni '60 del '900, non a bus e SUV degli anni '20 del 2000. Il traffico è insostenibile per gran parte dell'anno e già a fine Marzo, periodo in cui l'abbiamo visitata noi, per lunghi tratti abbiamo dovuto combattere con le auto e i bus che percorrevano la strada. positanopoesia

La sua bellezza, la magia dei borghi affacciati sul golfo di Salerno e i paesaggi lavorati dall'uomo in una simbiosi molto simile a quella delle 5 Terre liguri, ne fanno un luogo da non perdere. Il traffico, le sue vie congestionate di gente ma soprattutto di mezzi a motore invece ne fanno un luogo da cui rifuggere, scappare il prima possibile. Questo forte contrasto, al termine della nostra pedalata, ci ha fatto interrogare, chiederci se ne fosse valsa realmente la pena...

Costiera Amalfitana in bici: ne vale davvero la pena?

Come detto, fare la Costiera Amalfitana in bici è stata un'esperienza duplice. Da una parte la sua grande bellezza, dall'altra il traffico congestionato e snervante già a inizio primavera.ponte costieracostiera amalfitana in bici

Vale la pena pedalare la statale 163 della Costiera Amalfitana? La risposta non è facile e direi che può essere duplice, come l'esperienza di pedalare la penisola di Sorrento.

Ne vale la pena se si riesce a percorrere fuori stagione, direi da metà novembre a metà marzo, ed in un giorno infrasettimanale. Aspettati di avere traffico anche in quei giorni, ma almeno in volume inferiore al solito. costiera amalfitanaamalfi

Non ne vale invece la pena, se come noi riesci a goderti dei panorami e dei paesaggi solo a metà a causa delle auto strombazzanti che ti passano di lato in continuazione e se ogni dieci minuti sei in coda. Ci sono paesaggi, anche non troppo lontani dalla costiera, che sono altrettanto suggestivi e che anche in un periodo di alta stagione hanno un traffico irrisorio. Penso alla via Silente, nel vicino Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e ai tanti altri percorsi ciclabili che esistono, sparsi lungo il nostro stivale. In fondo noi cicloviaggiatori amiamo la lentezza, la natura, la tranquillità. Cerchiamo di fuggire dal caos quotidiano e purtroppo attualmente la Costiera Amalfitana non riflette queste esigenze dei cicloturisti. amalfi

Se riesci dunque a studiare un itinerario alternativo o trovare un periodo favorevole, non farti sfuggire l'occasione di pedalare in costiera, altrimenti cerca altrove visto che l'Italia ha una varietà di paesaggi e percorsi da far invidia a chiunque! costiera amalfitana biciatrani

Logicamente queste sono considerazioni personali e riferite alla sola statale 163. Credo che questa strada così come alcuni passi dolomitici e altre vie panoramiche sul mare non siano adatte al cicloturismo per come lo intendo io, almeno finché non ci renderemo conto che misure di limitazione del traffico sono un volano per l'economia locale e non un disincentivo.nala costiera amalfitanacostiera amalfitana

 
 
Scrivi qui quel che pensi...
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Carico i commenti... Il commento viene aggiornato dopo 00:00.

Commenta per primo.

Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.