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Gli appassionati di ciclismo e attività outdoor pensano alle vacanze come il momento ideale per “staccare la spina”. Ovviamente, però, per ragioni di sicurezza e praticità, nelle loro avventure portano comunque smartphone, GPS, action cam, ecc.

In un certo senso, la connessione internet è diventata parte integrante del viaggio: non solo per orientarsi ma anche per condividere le proprie emozioni sui social, consultare le mappe e tenere sempre a portata le info su sistemazioni e prenotazioni online.

Vista la centralità di questo strumento, non bisogna mai dimenticarsi della sicurezza informatica. In questo senso, i timori non sono infondati, dato che un sondaggio ha rivelato che il 40% delle persone ha subìto un furto di dati mentre utilizzava un Wi-Fi pubblico.

Non sorprende, quindi, che molti corrano ai ripari. Le VPN (reti private virtuali) si stanno diffondendo anche tra i viaggiatori della domenica, considerando che circa un quarto degli utenti italiani (25,5%) ne utilizza già una.

Scopriamo insieme cos’è questo strumento e se serve davvero per viaggiare in modo sicuro.

vpn viaggi outdoor

Wi-Fi pubblici: comodità ma a che rischio

Mentre siamo in giro in bici può capitare di non trovare segnale della rete cellulare. In questi casi, è quasi obbligatorio connettersi a reti wi-fi pubbliche, come quelle che si possono trovare nei rifugi in montagna o in altre zone remote.

Purtroppo, queste connessioni possono celare rischi molto seri. Le reti pubbliche, infatti, spesso non sono protette da password e sistemi crittografici. Questo significa che un malintenzionato può inserirsi fra gli utenti e la rete internet, intercettando indisturbato i dati trasmessi.

Come possiamo proteggerci? Con una VPN: una rete privata virtuale, infatti, crea un “tunnel” sicuro tra il nostro dispositivo e la rete, bloccando alla radice le losche trame delle spie digitali.

Per gli appassionati di outdoor, avere a propria disposizione una VPN per collegarsi in sicurezza da qualsiasi rete è fondamentale.

Accesso sicuro ad app e servizi durante il viaggio

Al giorno d’oggi, le avventure all’aria aperta oggi si vivono anche tramite app: ad esempio, possiamo parlare degli itinerari su Komoot, dei percorsi tracciati con il GPS di Strava, delle prenotazioni su Booking, o dei pagamenti con varie soluzioni digitali al 100%.

Anche se forse non ce ne siamo accorti, stiamo diventando sempre più dipendenti da questi servizi online nella vita di tutti i giorni e quando viaggiamo. Ma cosa succede se siamo all’estero e dobbiamo accedere a informazioni sensibili su una rete non affidabile? Senza la giusta protezione, corriamo il rischio di perdere le nostre password o, ancor peggio, i codici delle carte di pagamento. Usare una VPN è come indossare un casco digitale che ci permette di usare in sicurezza qualsiasi app anche in viaggio.

In alcuni Paesi, poi, una VPN potrebbe risultare necessaria anche solo per connettersi a siti e servizi bloccati dalla censura o limitati per altri motivi. Basti pensare alla Cina, all’Egitto o agli Emirati Arabi, dove piattaforme come Gmail, Facebook o WhatsApp possono risultare inaccessibili senza strumenti ad hoc.

divieti app

Prenotazioni online senza confini (e con qualche risparmio)

Un’applicazione meno intuitiva ma molto utile della VPN per chi viaggia riguarda le prenotazioni online. Forse avrai notato che i prezzi dei biglietti aerei e degli hotel possono variare in base a dove ti trovi e a quante volte hai effettuato una certa ricerca. I siti di prenotazione tracciano le nostre ricerche tramite i cookie e adattano i prezzi a diverse variabili – dispositivo usato, posizione geografica, cronologia, ecc.

Ecco perché talvolta lo stesso biglietto aereo costa di più se la ricerca viene effettuato da un utente che abita in un Paese con un reddito medio superiore a quello italiano. Ad esempio, collegandosi a una VPN svizzera, potremmo notare delle tariffe mediamente più alte. E il contrario si potrebbe dire collegandosi a server posizionati in Paesi in cui la capacità di spesa media è inferiore rispetto a quella italiana.dal medesimo paese. Una VPN permette di livellare il campo da gioco, offrendo un punto di osservazione “neutro” sulle tariffe.

ciclista tramonto

In sintesi, una VPN può aiutarti a:

  • Eludere la “personalizzazione” dei prezzi.
  • Ottenere sconti e vantaggi, confrontando le offerte da vari Paesi.
  • Superare i blocchi geografici e le censure.

Scetticismo vs. realtà: la VPN serve davvero?

Non tutti sono convinti che le VPN siano uno degli accessori fondamentali nello zaino digitale dell'avventuriero moderno. Gli scettici sostengono che basti il buon senso: evitare siti a rischio, usare la rete cellulare personale e non rivelare troppe informazioni online.

Tuttavia, la realtà dei viaggi all’aria aperta può presentare mille imprevisti: ad esempio, potresti ritrovarti in un campeggio in cui non c’è segnale cellulare ma solo una rete Wi-Fi gratuita. In quei momenti la tentazione (o la necessità) di connettersi comunque vince, ed è lì che una VPN fa la differenza.

 
 
Ultima modifica: 18 Aprile 2025
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Redazione

Di tanto in tanto pubblichiamo articoli redazionali informativi, comunicati stampa o news che ci vengono inviate da persone e uffici del turismo. La redazione di Life in Travel si occupa di filtrare e editare articoli dedicati al cicloturismo e ai viaggi in bicicletta.

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Ciao Leo e grazie per questo articolo; ho scaricato la traccia ma sembra esserci solo un tratto di 26 km ...
Grazie della bella descrizione... solo un piccolo appunto: Ci stava anche la citazione di Felice Gimondi, campione del Mondo e ...
Ciao Leo,
innanzitutto grazie per i mille spunti che ho preso dal vostro sito!
A gennaio vorrei fare un giro in Oman, ...