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Pedalando tra i vichinghi: viaggio in bicicletta alla scoperta del Nord Europa (2a parte)

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La sveglia alle 5.15 oggi non ci prende impreparati. Con i bagagli già pronti pedaliamo in una Stoccolma silenziosa verso il porto dove alle 7.00 ci imbarcheremo sul traghetto che ci porterà sulle isole Aland, lasciandoci la Svezia alle spalle...

ritorno a occidente indice Georgia
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La miglior serata del viaggio

30 giugno

La nave è molto grande e bella e naviga per più di un’ ora tra l’infinità di isolette che circondano il porto prima di arrivare in mare aperto, doppiando la città di Kappelskar, e di ondeggiare tra le onde del Baltico. Dopo 5 ore sbarchiamo a Mariehamn, la capitale delle isole Aland, territorio di nazionalità finlandese ma a minoranza svedese ed iniziamo subito a pedalare verso Sund, una località a nord dell’isola principale dove si trova un vecchio castello che vorremmo visitare. Io onestamente mi aspettavo delle isolette piccoline e quasi disabitate, invece ci troviamo a pedalare tra foreste e colline su una strada abbastanza trafficata che attraversa vari paesini che ricordano molto i sobborghi delle città americane. pedalando finlandia

Ad un certo punto ci mettiamo pure a discutere tra noi per via della strada da seguire… siamo confusi dai tre paesini di Godby, Gotby e Golby dai nomi molto simili, ma abbastanza distanti tra loro. Nonostante tutto riusciamo ad arrivare al castello che purtroppo si rivela un mezzo buco nell’acqua: le rovine sono abbastanza inconsistenti e mezze ricostruite, ma fortunatamente i curatori ne hanno pensato la spiegazione in maniera interessante ed interattiva proponendo percorsi labirintici, caccie al tesoro e perfino la possibilità di provare delle riproduzioni di armature ed armi antiche. Le ultime ore del pomeriggio ci vedono pedalare di gran lena verso casa della nostra prossima ospite Warmshowers, che ci aveva chiesto per mail di arrivare entro le 20.00. Una bellissima sorpresa! Asa, la padrona di casa ci accoglie dal portico della sua casa di legno in mezzo alla foresta con un grande sorriso e presentandoci gli altri quattro cicloturisti francesi che sta ospitando pure in quel momento. Sono due giovani coppie ed un cane, che stanno facendo il giro dell’Europa ognuna nel senso opposto dell’ altra e che per caso si son ritrovate su quest’ isoletta finlandese. Asa, dopo averci offerto una birra, propone a tutti di fare una sauna nel suo cottage in riva al mare. Accettiamo al volo senza neanche pensarci! Inforcate le bici seguiamo la nostra anfitrione tra i sentieri della foresta fino ad arrivare ad una scogliera sul mare. Qui, circondato dagli abeti e di fronte ad uno splendido panorama si erge il mokki della sua famiglia, rigorosamente costruito in legno a mano e con dentro la loro sauna personale. Asa con la sua naturalezza tutta nordica si denuda e ci invita a seguirla nella sauna: i ragazzi francesi sono un po’ timidi ma alla fine si convincono pure loro e passiamo una bella mezz’oretta al caldo sorseggiando buone birrette fresche. Quando tutti siamo troppo sudati ed accaldati, Asa ci mostra come si conclude tutto il rito: con un bel tuffo nel gelido Mar Baltico al tramonto naturalmente! La serata, una delle più belle del nostro viaggio, si conclude cenando tutti assieme sulla scogliera con patate e salsicce assistendo, ormai quasi a mezzanotte , allo spettacolo del sole che avvolto in uno splendido tramonto rosato si tuffa nelle fredde acque del Nord.nuovi amici

1 luglio

Oggi finalmente una sveglia tranquilla ed in allegria: Luve, la ciclista francese ci prepara i pancake con sciroppo d’ acero ed Asa ci propone un frullato di frutta fresca ed erbe raccolte dal suo giardino. Vorremmo restare qui per sempre ma purtroppo il traghetto per la terraferma ci aspetta. Dopo i saluti e le foto con i nostri nuovi amici ripartiamo sui nostri destrieri per fermarci solo a visitare il museo dove lavora Asa. È la vecchia casa della loro famiglia, ora adibita a museo dove, attraverso le gesta del vecchio nonno avventuriero e navigatore del secolo scorso, scopriamo uno scorcio della vita scandinava di tanti anni fa. Tornati al porto di Mariehamn ci imbarchiamo nuovamente sul traghetto della Viking line che stavolta ci porta fino a Turku, sulla terraferma finlandese. E’ proprio qui, sotto un cielo grigio e freddo che incontriamo il nostro warmshower per questa sera: Shoaib, un ragazzo pakistano che lavora al porto e che ci scorta subito a casa sua, nel complesso universitario. Il suo monolocale con cucina condivisa con gli altri studenti è ben diverso dalla grande casa nel bosco di ieri, ma noi ci adattiamo a tutto! Mentre ci racconta la sua storia, dei suoi studi in Finlandia e del suo precedente lavoro come elfo di Babbo Natale a Rovaniemi, Shoaib cucina per noi delle buonissime polpette di ceci con salsa yogurt a cui noi aggiungiamo le nostre tartine col salmone affumicato. Durante la notte, nella stanza che condividiamo con lui, veniamo svegliati più volte da alcuni rumori. Per Shoaib è ancora periodo di Ramadan e ciò lo porta da alzarsi più volte per pregare dopo naturalmente aver fatto le abluzioni di rito. Per noi il tutto è un po’ surreale, ma è anche questo il bello del viaggio e degli incontri!.

Sulle strade della Finlandia

2 luglio

Stamattina possiamo prenderci un attimo di relax, Shoaib è uscito presto per andare a lavorare e noi dopo aver fatto colazione gli lasciamo un biglietto di ringraziamento. Certo, non è stato un trattamento 5 stelle come quello della notte precedente ma dobbiamo dire che questo ragazzo si è fatto veramente in quattro per ospitarci ed ha condiviso con noi tutto quello che aveva, offrendoci pure la sua cena ed il suo letto! Usciti dal campus universitario facciamo un veloce giro per la città per fermarci a visitare l’ imponente cattedrale cittadina tutta costruita in mattoni rossi ed uno degli edifici più imponenti di Turku. Il cielo ancora grigio e la periferia cittadina simil-americana non contribuiscono a darci un buon giudizio iniziale sulla Finlandia ma, via dalla città, il panorama migliora (e pure il meteo!) e grazie al navigatore di Luca pedaliamo su strade secondarie tra campi, fattorie e foreste. finlandia in biciSfruttiamo la pausa pranzo per visitare un museo antropologico costruiti in una vecchia casa di contadini vichinghi in mezzo al nulla ma che rende la nostra sosta molto interessante e bucolica. Il piano iniziale di oggi sarebbe di arrivare ad un campeggio situato sulla punta di una penisola, ma guardando la mappa ci rendiamo conto che mancano ancora troppi chilometri e decidiamo di fermarci al B&B “Cypress” a Matilda, paesino agricolo posto nel mezzo del parco nazionale del Teijo. Il posto è bellissimo, in una vecchia casa di legno con il caprifoglio ai muri e circondata da un bel giardino curato. alci attenzioneDopo aver preso possesso della nostra camera, tutta in legno antico, scendiamo al porto del paese, situato su un fiordo, per gustarci la cena ed una tipica birra Kahru con il sole di mezzanotte!

3 luglio

La sostanziosa colazione finlandese di stamattina (salsicce, spezzatino e formaggio) ci aiuta a partire da questo bel posto per andare a visitare il parco del Tejo, dove per un po’ di tempo ci rilassiamo sulla riva deserta di un lago circondato dalla foresta silenziosa ed io riesco ad intravedere nel bosco un cervo che pascola in tranquillità. E’ in questi momenti che si capisce realmente che la vera attrazione di questi Paesi nordici non sono le città, la cucina o l’arte… ma la Natura che qui regna ancora incontaminata e padrona! Continuiamo a pedalare su stradine secondarie in mezzo alla foresta di abeti e poco prima di Ekenas, dove prendere il treno per arrivare ad Helsinki, ci concediamo l’ ultima pausa pranzo agreste su una panchina in riva al mare baciati dal sole. Questa sì che è vita! Alla fine con un’ora di treno arriviamo a Leppavarra, sobborgo di Helsinki, da cui poi raggiungiamo casa di Johannes e Rebecca i nostri warmshower di oggi. Johannes, giovane irlandese emigrato in Finlandia per amore ci racconta del suo lavoro di ranger: di come d’ estate vada in giro con la barca per controllare tutte le postazioni campeggio situate sulle infinite isolette di fronte ad Helsinki e di come d’ inverno scavi i buchi nel ghiaccio per permettere alla gente di nuotare in mare. Dopo una cena assieme ed una camminata sul mare al tramonto andiamo a dormire felici ripensando al loro viaggio in bici coast to coast negli USA fatto come luna di miele, di cui ci hanno mostrato orgogliosi l’album fotografico.mare e finlandia

Helsinki, la perla nascosta del Nord

4 luglio

Stamattina per arrivare in centro ad Helsinki pedaliamo per un paio d’ore lungo la costa tra carine periferie residenziali e boschi di conifere. Un dettaglio che colpisce subito l’occhio in questi paesi nordici è vedere boschi di abeti e larici, piante per noi da alta montagna, crescere direttamente in riva al mare in una fusione di mari-monti abbastanza inusuale! L’ impatto con la città non è proprio dei migliori: abituati agli edifici storici delle nostre città con stili eleganti e ricercati, trovarsi di fronte a questi edifici austeri e dalle linee molto pulite, tipici del “comunismo nordico” si ha quasi l’impressione di visitare una continua periferia. Ma la prima impressione viene presto modificata: depositati bici e bagagli all’ostello cittadino ci tuffiamo subito in esplorazione della città a piedi. Helsinki come Stoccolma è una città fusa con il mare: si estende su tre isole principali ed il suo lungomare largo ed arioso è perfetto per una passeggiata rilassante. helsinkiDall’Esplanade, la via finlandese dello “struscio” per eccellenza, saliamo a visitare Tuomiokirkko, la bella chiesa luterana che dall’ alto di una scalinata domina tutta la città con le sue semplici facciate bianche ed i pinnacoli dorati. I suoi interni sono molto austeri e quasi spogli, come tutte le chiese protestanti ma noi rimaniamo colpiti da un particolare: la pastora che, con tanto di abito nero e colletto bianco conversa con i suoi fedeli… un'immagine semplice ma molto, troppo, lontana dalle nostre abitudini.La tappa successiva è il mercato storico vicino al porto. La vecchia struttura di legno è piena di cafè e bancarelle che vendono i cibi tradizionali più disparati: dal salmone aromatizzato al limone alle scatolette di carne d’orso, renna o alce. Un’ ultima passeggiata sul molo, per osservare da vicino la flotta delle navi rompighiaccio, ci porta nei pressi del ristorantino dove abbiamo deciso di concederci una cenetta tipica: spezzatino di renna e ribes per me e insalata di salmone e patate per Luca per terminare poi con una buonissima torta di mirtilli!visitare hesinki

5 luglio

La giornata di oggi è dedicata di nuovo alla scoperta di Helsinki: incominciamo con la grande assente di ieri, Uspenskin Katedraalio, la cattedrale ortodossa che con i suoi mattoni rossi e le cupole riccamente decorate fronteggia la bianca chiesa luterana. Anche gli interni sembrano volersi distinguere dai loro pari protestanti: quanto la chiesa luterana era lineare e sobria, la chiesa ortodossa è piena di orpelli, reliquie, icone e decorazioni dorate. Continuiamo ad ammirarne il suo profilo passeggiando tra i vecchi magazzini del porto, fatti degli stessi mattoni rossi, che dopo essere stati dismessi sono stati trasformati in localini alla moda dove è molto rilassante sedersi per bere una birra vista mare. Sempre restando nella zona del porto ci concediamo come pranzo del tipico street food finlandese: frittura mista di pesce osservati da vigili, e non poco inquietanti, gabbiani. Decidiamo di spendere il pomeriggio nel quartiere dei musei e dei parchi per visitare la tanto gettonata Temppeliaukion Kirkko, la chiesa scavata interamente nella roccia, a parte il soffitto fatti in spirali di rame, che simboleggia l’ ideale finlandese di una spiritualità profondamente legata a madre Natura.Uspenskin Katedraalio

 

 
 
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