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Percorsi ciclisti esigenti
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Le anime ciclistiche e cicloturistiche, si sa, sono molteplici e cangianti. Si va dai turisti della domenica che usano la bici sporadicamente a quelli più affezionati, che pedalano in ogni ritaglio di tempo e scaldano la gamba già a inizio stagione.

Se fai parte di quest’ultima categoria, di seguito trovi alcuni suggerimenti di percorsi adatti alle tue esigenze, tosti e appaganti.

Prepararsi per affrontare i percorsi più tosti

Per affrontare gli itinerari che ti vogliamo suggerire è importante essere preparati e non lasciare nulla al caso. Dalla bici agli accessori fino ad arrivare all’abbigliamento, tutto deve essere curato e funzionante.

Controlla la bici prima di partire, freni e cambio soprattutto, assicurati di avere un casco efficace, degli occhiali avvolgenti e protettivi se pensi di fare MTB anche sui sentieri e un abbigliamento comodo e fresco, preferibilmente lavato con un detergente specifico per gli sportivi che non ne intacchi le proprietà traspiranti.

Prenditi cura anche del tuo fisico allenandoti con costanza e, se la prestazione atletica per te è importante, pensa anche ad una dieta specifica per ciclisti. In estate prediligi frutta, verdura e cibo fresco.viaggiare in bici

Se devi uscire con il caldo, assicurati di avere abbondanti scorte d’acqua per reidratarti, esci preferibilmente di sera o al mattino presto, proteggiti dai raggi solari con una bandana o un cappellino sotto al casco e vestiti chiaro.

Sei pronto? Allora partiamo e scopriamo alcuni dei percorsi per i ciclisti più esigenti nelle varie categorie: gravel, MTB, bici da corsa e viaggi.

I percorsi più affascinanti in gravel

Iniziamo dalla fine, dalla disciplina più recente e più in voga del momento: il gravel. Le strade bianche tratteggiano un reticolo praticamente infinito sul territorio italiano e alcuni di questi percorsi sono diventati davvero iconici per gli amanti delle due ruote.

Non si può non partire, in questo caso, dalla Toscana e dalle colline del Chianti e della val d’Orcia. Il percorso permanente dell’Eroica è un itinerario che può essere affrontato in un solo giorno o suddiviso in più tappe mentre i più temerari possono partecipare all’evento di inizio ottobre con le bici d’epoca: arrivare al termine del tragitto sarà una vera impresa.Val d'orcia in bici

Salendo più a nord, anche sulle Alpi si possono trovare strade sterrate dal fascino ineguagliabile, accresciuto dalle vicende storiche che hanno portato alla loro nascita. Le strade militari di confine sono tra le più pregevoli e allo stesso tempo tristi opere d’ingegneria civile realizzate in montagna. Sulle alpi occidentali, in Piemonte, la strada dell’Assietta e il colle delle Finestre rappresentano la punta dell’iceberg di un dedalo di percorsi militari che solcano le vette oltre i 2000m al confine tra Italia e Francia. Percorrere questi itinerari non costituirà soltanto una sfida ma ti farà fare anche un tuffo nella storia recente del nostro paese.

Spostandoci verso oriente, in Friuli-Venezia Giulia, troviamo un altro itinerario dal valore storico e paesaggistico impareggiabile: la Panoramica delle Vette rappresenta la strada carrozzabile più alta della regione e lo splendore dei suoi panorami sulle cime rocciose tutt’attorno ti farà dimenticare la fatica fatta per raggiungerla.

I percorsi più appaganti in MTB

Se il gravel è la disciplina del momento, la mountain bike è l’usato sicuro: per trovare panorami straordinari, percorsi tosti e impegnativi e divertenti trail dove guidare la bici in discesa, non resta che saltare in sella a queste bici dalle ruote grasse e artigliate.

Le montagne sono il campo da gioco prediletto di questi mezzi e in Italia, se si parla di montagna, non si può non partire dalle Dolomiti. Il Sellaronda è forse il percorso più noto, sia esso fatto con gli sci, con la bici da corsa o, per l’appunto, con la mountain bike. Questo MTB tour attorno al gruppo del Sella solca strade e sentieri delle valli di Fassa, Gardena, Badia e Arabba. I più tosti riusciranno a completare il percorso senza aiuti, ma tieni presente che ci sono svariate possibilità di sfruttare gli impianti di risalita per ridurre il dislivello a valori più umani.discesa passo gelato mtb

Se la montagna ti appassiona ma non vuoi rinunciare al mare, c’è un percorso che unisce le due anime. La regione che si divide armonica tra alta quota e profondità marine è la Liguria e l’itinerario che ti suggerisco è l’Alta Via delle 5 Terre, un percorso che richiede allenamento e capacità di guida. Se possiedi queste qualità, sono certo che sarà un itinerario appagante ed emozionante che ti condurrà da Levanto a La Spezia (o Portovenere) con panorami da togliere il fiato.

Spostandoci più a sud le montagne dell’Appennino sono meno alte ma non meno arcigne e appaganti. Le vette appenniniche per antonomasia sono quelle del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Gli itinerari ai piedi del Corno Grande sono innumerevoli e pedalare tra i pascoli di Campo Imperatore fino a toccare il castello di Rocca Calascio o il magnifico borgo di Santo Stefano di Sessanio sarà un piacere per il fisico e per la mente.

In bici da corsa sulle salite più dure

I più atletici e allenati di certo non disprezzano il mezzo a pedali più classico: la bici da corsa. In Italia, seguendo le gesta di campioni indimenticati come Coppi, Bartali, Gimondi o Nibali, si possono seguire strade d’alta quota impegnative ma meravigliose. Il passo Gavia e il vicino passo dello Stelvio in Lombardia sono tra i più spettacolari e ti faranno raggiungere quote impensabili altrove.Bici da Corsa

Se ti sposti a sud però non resterai deluso: non capita tutti i giorni, ad esempio, di salire sulle pendici del più alto vulcano attivo d’Europa. La strada che conduce al Rifugio Sapienza, sulle pendici dell’Etna da Catania, è un concentrato di unicità che non troverai da nessun’altra parte al mondo.

Risalendo lo stivale e fermandoci di nuovo al centro, troviamo un altro parco meraviglioso raggiungibile in bici dai più allenati. Si tratta dei monti Sibillini e una delle più classiche e toste salite che raggiungono le alte quote del parco è quella di Sassotetto. I più temerari potranno partire addirittura dalle sponde dell’Adriatico e raggiungere in sella la salita che ha fatto soffrire e gioire intere generazioni di ciclisti marchigiani che hanno sfidato i suoi tornanti e le sue rampe.

Viaggiare sulle catene montuose più estreme

Se quanto narrato finora rimane nell’ambito dell’impresa sportiva, c’è anche chi ama spingersi oltre e scoprire il mondo attraverso lo sport. Si tratta dei cicloviaggiatori che caricano il loro destriero d’acciaio di borse e bagagli e partono all’avventura.Ande in bici

Strade mitiche e iconiche sono presenti in ogni angolo della terra e su queste pagine abbiamo già provato a descriverne alcune. Di seguito quindi ti daremo solo degli input, dei suggerimenti per metterti alla prova, scegliendo un itinerario per ogni continente, Antartide escluso perché lasciamo agli esploratori più temerari quelle latitudini.

  • In Europa la Transpirenaica, un percorso che unisce il Mediterraneo all’Atlantico passando per la catena montuosa che divide la penisola Iberica dalla Francia;
  • In Nordamerica la Great Divide Mountain Bike Route, un percorso di 4200 km che taglia da nord a sud gli Stati Uniti Occidentali
  • In Sudamerica la Carretera Austral da Puerto Montt a Villa O’Higgins, che attraversa da nord a sud la Patagonia cilena
  • In Asia la Karakorum Highway, la strada asfaltata più alta al mondo che collega Cina e Pakistan attraverso il Khunjerab pass, a 4693 m
  • In Oceania la Great Ocean Road in Australia, sulla costa sud-orientale, tra le città di Torquay e Allansford passando per i meravigliosi 12 Apostoli.

Se non ti bastano queste fonti d’ispirazione, siamo pronti ad ascoltare la tua voce e farci suggerire altri percorsi imperdibili!

 
 
  • Come raggiungo Utvrda Vratnik? Per raggiungere il punto di partenza è fortemente consigliato disporre di un'auto, raggiungere Senj sulla costa e imboccare la strada verso Otočac: il passo si trova a una quindicina di chilometri dalla cittadina costiera.
  • L'itinerario è segnalato? No, il percorso non è segnalato anche se verso Gospic ci sono alcune indicazioni ciclabili ma per il resto è fondamentale disporre della traccia GPS. Per questo ti consiglio di scaricare il file gpx
  • Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario si trovano poche fonti d'acqua e quindi assicurati di averne a sufficienza almeno per un'intera giornata di viaggio
  • Com'è la qualità delle strade e delle ciclovie in generale? Il percorso è in buono stato. Lungo il percorso incontrerai tanti sterrati e strade secondarie, pochissimo traffico se non nei pressi di Gospic e pochissima gente in generale
  • Quando è meglio percorrere la Transvelebit in bici? Consiglio di affrontare il tracciato a fine primavera o fine estate per evitare la calura in pianura oppure in luglio e agosto viaggiando nelle ore più fresche e con tanta acqua. Noi a inizio maggio abbiamo incontrato neve in quota e allagamenti in valle, meglio attendere due o tre settimane in più.
  • Quanto costa dormire in Croazia? Lungo l'itinerario esistono pochi alloggi ma ci si può organizzare per fare a meno della tenda. I prezzi del rifugio Zavizan sono popolari (noi abbiamo pagato 30€ in due) anche perché le camerate sono molto spartane. Hotel e alloggi nell'entroterra costano meno che sulla costa essendo luoghi poco turistici.
  • Dove dormire lungo l'itinerario? I punti di appoggio sono il rifugio Zavizan (solo pernottamento perché non fa servizio ristorazione, o almeno non a inizio stagione), la capanna Careva Kuca (non gestita), qualche alloggio a Stirovaca, Trnovac, Gospic e Kutarevo.
  • Dove posso mangiare lungo l'itinerario? Il primo giorno non abbiamo incontrato alcun locale dove poter mangiare o rifornirci e nemmeno al rifugio Zavizan fanno servizio ristorazione se non qualche bevanda calda (the o caffè). Stesso discorso vale per la seconda tappa fino a Trnovac mentre il primo punto di rifornimento incontrato è Gospic, dove sono presenti ristoranti, supermercati e bar. Anche a Perusic è possibile fare rifornimento così come a Kutarevo.
  • Cosa posso mangiare? Di certo questo non è stato il viaggio culinario più affascinante che abbiamo fatto perché a parte Gospic, Perusic e Kutarevo, non è possibile trovare altre cittadine dove fermarsi a mangiare. Miele e formaggi sono prodotti tipici del parco ma noi non abbiamo avuto l'occasione per trovarli e provarli.
Ultima modifica: 20 Gennaio 2025
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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ciao Jose, che bello, il marocco resta sempre nel cuore! Sì, il video è su youtube e nella recente migrazione ...
Buongiorno Leo 
Stiamo preparando anche noi un viaggio di bikepacking in Marocco con la gravel.
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ciao a tutti, bel programma che uso su win10, una domanda, come faccio a ruotare la mappa ? grazie