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Borse manubrio bici: le 20 migliori per bikepacking
La zona frontale è una delle aree più importanti e sfruttate nel carico dei bagagli sulla bicicletta. Questo è valido anche per il bikepacking dove esistono moltissime soluzioni di borse manubrio bici in cui riporre dai semplici oggetti da tenere a portata di mano sino all'attrezzatura per la "zona notte". In base al tipo di viaggiatore che sei, necessiterai di più o meno spazio, di un fissaggio o un altro, di un litraggio o un altro... In questo articolo vedremo le principali caratteristiche da tenere in considerazione per l'acquisto di una borsa da manubrio per la bici e te ne presenterò alcune tra le migliori sul mercato italiano ed europeo.
Borse sul manubrio della bici già dal 1898
Era il 1898 quando questi quattro eleganti ma ignoti bikepackers venivano immortalati tronfi a fianco dei loro potenti mezzi. Se non fosse per le bici un po’ datate o il loro outfit d’antan, non li vedremmo male nella sezione bikepacking di questo sito.
Ciò che mi colpisce più di tutto è il carico che questi quattro cicloturisti trasportano: tutto concentrato nella zona frontale, senza portapacchi, nelle borse da manubrio della bici. Il perché sin dal tempo del bianco e nero fotografico la zona frontale fosse già la preferita dei cicloviaggiatori è davanti agli occhi di tutti: è la parte più accessibile e sempre sotto controllo, il peso è ben distribuito (meglio ancora sarebbe portarlo più in basso per garantire un miglior posizionamento del baricentro) e c’è un sacco di spazio – soprattutto lungo il manubrio – da sfruttare al meglio.
Oltre al manubrio poi, questa cosiddetta zona frontale comprende anche la forcella, che può ospitare sia un portapacchi anteriore, oppure minor carico con la famiglia delle Gorilla Cage. In secondo luogo, esiste una più profonda distinzione tra le borse da manubrio della bici: un primo gruppo più legato al cicloturismo classico e le altre, quelle più da bikepacking, che tratteremo di seguito.
Cosa si trasporta nelle borse da manubrio della bici?
Non c’è – ovviamente – nessuna regola e come in molti altri casi quando si parla di gravel, cicloturismo o bikepacking, dipende da che tipo di viaggiatore sei, per quanto viaggerai e quali sono le tue abitudini, priorità e attrezzature…
Se usi solo la borsa manubrio molto probabilmente si tratta di un’uscita breve e porti con te snack, giacca anti-vento, un libro, un’action cam o macchina fotografica, documenti e denaro, un multitool, chiavi di casa e poco altro.
Se programmi un’uscita di un paio di giorni appoggiandoti a strutture ricettive, oltre che della borsa manubrio sarai provvisto di una borsa da telaio e, oltre al resto dell’attrezzatura appena elencata, distribuirai centralmente e frontalmente un cambio, eventuali scarpe o ciabatte, fornello e piccoli strumenti da cucina da campo…
Se infine progetti un’uscita di più giorni, avrai con te il kit completo per il bikepacking, dove la zona frontale si presta ottimamente per il trasporto di sacco a pelo, tenda, materassino (Gorilla Cage e borsa da manubrio).
La zona frontale è – assieme a quella centrale del telaio – la più accessibile, quindi solitamente le borse o i supporti di questa area accolgono materiali di facile reperibilità e primario utilizzo, come appunto la macchina fotografica, i documenti, il portafoglio, il cibo, accessori o indumenti da usare durante la pedalata oppure per la notte (tenda o bivacco), oppure oggetti pesanti che possono così aiutare nella redistribuzione dei pesi sulla bicicletta.
Borse da manubrio per la bici: caratteristiche e parametri di scelta
Sono molte le caratteristiche da tenere in considerazione quando si acquista una borsa manubrio per bici gravel, da corsa o MTB che sia, specialmente se si fa il bikepacking. Come anticipato sopra, bisogna orientarsi in base all’uso della bici e della borsa da manubrio: siamo commuter cittadini, oppure stiamo per uscire per un weekend, qualche giorno o un mese di viaggio? E secondariamente, viaggeremo su ciclabili, su sterrati o per sentieri di montagna da MTB? E ancora, un aspetto poco considerato è il tipo di manubrio: abbiamo un comodo flat come Vero o un drop da corsa con poco agio per le borse bici gravel? Abbiamo un raro Jones, un manubrio a farfalla o ancora un Woodchipper di Salsa? Che diametro ha? La borsa impedirà il movimento della cambiata?
Partendo dalla massima che afferma "Ognuno si fa il bikepacking che crede" e una volta inquadrata la tipologia di viaggio che affrontiamo o affronteremo, la tipologia di manubrio (che quindi può escludere alcune tipologie di borse), la quantità di materiale che vogliamo trasportare nella borsa da manubrio per la bicicletta (proprio come quando si sceglie se affrontare un viaggio in modalità bikepacking o cicloturismo classico) di seguito troviamo le principali caratteristiche da considerare per l’ardua scelta:
Dimensioni e litraggio
Non pensar male, ma nel bikepacking le dimensioni contano! Borse e supporti per il manubrio della bicicletta permettono di caricare dai pochi litri sino a 20 o più. Ovviamente, ça va sans dire, questo aspetto incide sul peso che ti porterai dietro (ehm… davanti!).
Materiali waterproof
Svariati materiali costituiscono queste borse manubrio bicicletta, dal nylon al TPU, passando da poliestere e cordura… la quasi totalità di queste borse è waterproof, impedendo ai materiali o indumenti contenuti di bagnarsi. Questo perché, a differenza di altre borse bikepacking, la zona frontale è la prima e la più esposta alla pioggia e alle intemperie e quindi sarebbe controproducente averle soltanto water-resistant. Qualora la tua borsa lo fosse, puoi sempre adottare la “tecnica dei sacchettini” e impacchettare oggetti e indumenti che introduci nella borsa manubrio, per impermeabilizzarli.
Tipo di chiusura della borsa
Anche qui ci sono alcune varianti, ma le due principali sono a roll (letteralmente "arrotolamento", da un lato solo) e doppio roll (da entrambi i lati). Alcune borse da manubrio usano le zip, altre clip o magneti, ma sono più rare.
Sistema di aggancio al manubrio
Questo aspetto va approfondito un po’ perché qui, secondo me, giace il vero valore della borsa da manubrio per il bikepacking. A mio avviso si possono identificare due principali categorie di agganci e conseguentemente di borse da manubrio bici e su queste si giocherà la distinzione che troverai nell’articolo.
La prima comprende accessori più economici e più diffusi tra chi vuole provare il bikepacking senza sapere se realmente potrebbe essere la modalità di viaggio “eletta” e cioè delle borse che si agganciano tramite fascette velcro o cinghie con clip (solitamente due attorno alla barra orizzontale e una attorno alla serie sterzo o alla forcella), e legano la borsa direttamente al manubrio. Il vantaggio potrebbe risiedere nella facilità o rapidità di aggancio, se non nel prezzo di alcune di queste borse, ma questa categoria secondo me svela subito il suo contraltare doppiamente negativo: da un lato queste rischiano di essere appoggiate sui cavi, schiacciandoli e rendendo difficile la cambiata o la frenata, dall’altro potrebbero rivelarsi un fastidio a ogni sosta in cui si necessita della borsa o del suo contenuto e ci si reca lontano dalla bici. In questi casi, o si slega la borsa dal manubrio, oppure si svuota dell’occorrente lasciandola legata al mezzo, e a volte può essere una noia.
Per sopperire alla prima mancanza di questa tipologia di borse, alcune sono dotate di una sorta di distanziatori, per permettere agio nei movimenti e nelle impugnature del manubrio, garantendo maggiore stabilità della borsa e limitando il gravare della stessa sui cavi. In alcuni esemplari funziona, in altri no.
Per risolvere il secondo problema elencato introduciamo la seconda categorie di borse manubrio bici: non si tratta della sola borsa ma di interi sistemi di imbracatura (che è il termine letterale del sistema Harness di Revelate Design, che ha dato il via a questo filone), che si fissano al manubrio direttamente o con l’ausilio dei già citati distanziatori, con le fasce velcro o con le cinghie alla forcella come le borse, ma a differenza della prima categoria questi sistemi “abbracciano” (imbracano) una borsa stagna. In questo modo, siano essi rigidi o semi-rigidi, attaccati o distanziati dal manubrio, questi sistemi harness permettono un aggancio e sgancio rapido delle borse (bloccate all’imbracatura con cinghie, clip, fasce velcro, sistemi magnetici o altre trovate futuristiche). Alcuni di questi sistemi hanno il difetto della prima categoria di borse e cioè gravano sui cavi del cambio e dei freni e quindi è buona norma non caricare troppo peso, mentre altri, rigidi o con distanziatori più lunghi e stabili, permettono un maggior carico e un aggancio e sgancio rapido della borsa dal guscio.
Prezzo
Ultimo ma non meno importante aspetto: ci sono borse da poche decine di euro sino alle centinaia, quindi per ogni tasca. La nostra missione a Life in Travel è sfatare il mito del “più spendi meno spendi”, anche se in alcuni casi alcuni "gingilli" da bikepacking veramente economici si sono rivelati delle ciofeche, mentre prodotti di maggior qualità e quindi più costosi si traducono in migliori.
Attenzione! Non è un assioma universale, anche se di solito consiglio di diffidare dagli oggetti regalati.
Le migliori borse manubrio bici in commercio
Una volta considerati tutti i principali aspetti delle sacche da manubrio per la bici, di seguito trovi 20 tra le migliori borse bikepacking disponibili in commercio (alcune volte con relative varianti, quindi più di 20!), con una tabella comparativa che ne riassume le principali caratteristiche con pro e contro di ogni modello. Come anticipato per le borse sottosella, oltre a molti altri brand non considerati, includo Crivit LIDL già recensito da Vero), WAG, Arkel, Jpaks, Porcelain Rocket e Bedrock... Per quanto riguarda i prezzi, il mercato italiano, e più in generale quello europeo, a volte non offre il prodotto indicato e quindi si fa riferimento al prezzo in dollari del mercato americano o in sterline di quello inglese.
Nome Prodotto
Peso
Materiale
Litraggio
Misure
Prezzo
LOMO 3L Bikepacking Handlebar Dry Bag
Non abbiamo bisogno di nuovi dimostrazioni: LOMO fa prodotti al 100% waterproof, ne ho avuto la conferma sotto il nubifragio che ho usato come test per la recensione della borsa telaio bikepacking. Litraggio contenuto (che non è propriamente negativo, perché si adatta a – quasi – ogni manubrio), design essenziale, elastico per bloccare un ulteriore indumento o un oggetto, spazio per la luce frontale, la scelta di usare le fibbie anziché il velcro potrebbe causare dei cedimenti da sistemare in corsa, quindi vanno controllate di tanto in tanto. Chissà che tra un po’ non ne esca una recensione?
ROCK BROS Waterproof Handlebar Bikepacking Bags
Non una, bensì due borse incluse nel prodotto di casa Rock Bros, per un totale di 19-21 litri di capienza totale (che per la zona frontale sono tanti… forse troppi?). I pro sono senza dubbio il sistema rifrangente frontale e la dualità delle borse manubrio, che permette di differenziare i carichi. La cosa che non convince me e alcuni recensori di Amazon è il cosiddetto sistema di quick-release, che poi tanto "quick" non è, costringendoci alla noia di dover smontare dal manubrio la borsa principale, oppure a dormire con la bici vicina…
ORTLIEB Handlebar Pack S/M
Il colosso delle borse da cicloturismo classico sta realizzando da qualche tempo accessori anche per il bikepacking, come questo Handlebar Pack, disponibile in due versioni (S o M, da 9 o 15 litri), fissato al manubrio con le solite cinghie e distanziate dallo stesso di almeno 3-4 centimetri. Elegante la linea arancione sul nero tipico di Ortlieb: superato il test design ma da verificare sul campo.
KICKING DONKEY Gravel Handle Bag
Variopinte e pratiche, come tutta la linea Kicking Donkey. Personalizzate, realizzate artigianalmente come anche la Borsa Telaio Bikepacking che ho recensito, water resistant e non waterproof (applicare la tecnica dei sacchettini), con imbottiture interne per proteggere gli elementi delicati come cellulare o fotocamera compatta. Capienza contenuta, peso irrisorio, inoltre se si comporta come la frame bag che possiedo, molto resistente all'abrasione. Chicca: apertura e chiusura a zip, molto rapida e quindi molto pratica.
ACEPAC Bar Roll handlebar Bag
Anche la Repubblica Ceca non scherza e fa parlare di sé, proponendo la sua capientissima Bar Roll (16 L), che si inserisce in questo primo gruppo di borse legate direttamente al manubrio con cinghie e distanziatori, ma punta all'innovazione offrendo una borsa interna estraibile, che ci consente di "dimenticarci" la struttura portante fissata alla bici e di portare con noi la sacca supplementare... Geniale!
APIDURA Expedition Handlebar Pack
Uno dei prodotti più blasonati (ed eleganti) in questo complesso e variegato mondo del bikepacking frontale. L’Apidura Expedition Pack, disponibile in due versioni (quello presentato nella tabella è il più grande dei due), cerca di restare più basico possibile e stringe l’occhio agli stradisti che non disdegnano una borsa piuttosto capiente al manubrio. Chiusura a doppio roll, linea estremamente pulita e accattivante, ha un adesivo frontale per fissare l’altrettanto stiloso Expedition Accessory Pocket da 4,5 litri (aggiungere 56 palanche alla spesa) o indumenti/oggetti sfusi. Solito quesito trito e ritrito: ma i cavi non soffrono a caricarla troppo? Secondo me, sì.
MISS GRAPE Tendril 10.7
Continuiamo in questa prima categoria restando in Italia in casa Miss Grape. L’amico Nure realizza questa borsa in due modelli, la Tendril 4.10 (più piccola e destinata a manubri drop o Salsa Woodchipper) e la più grande Tendril 10.7, oltre alla neonata Moon per stradisti e bikepackers minimalisti. Questa borsa si fissa direttamente sul manubrio con due cinghie regolabili, più una terza per la serie sterzo o la forcella, però in più offre dei semplici sistemi di distanziamento di 3 cm, per agevolare l’impugnatura e i movimenti sul manubrio. Elegante, pratica, sia nella versione Tendril 10.4 che nella versione Tendril 10.7 anche piuttosto voluminosa e capiente, per sfruttare tutta l’ampiezza di un manubrio flat. Sarei curioso di provarla, essendo in possesso delle altre borse della ditta rodigina e trovandomi estremamente bene con il modello da telaio e sottosella: una garanzia.
GIVI-Bike Climb
Terminiamo la sezione italiana delle migliori borse manubrio per il bikepacking con GIVI-Bike, da poco sbarcata nel magico mondo dei viaggi in bici con la sua expertise in quello dei viaggi in moto. Questa elegante e capiente borsa manubrio presenta la tanto apprezzata Air Valve technology per far sfiatare la borsa e svuotarla dall'aria in eccesso, cinghie di fissaggio al manubrio e anche di compressione orizzontale e doppia chiusura a roll. Leggi la nostra recensione per approfondire l'argomento.
REVELATE DESIGN Harness + Saltyroll Bag
Questa nota ditta americana offre da tempo numerose soluzioni per il bikepacking, tanto che questo secondo gruppo di borse manubrio bikepacking lo apriamo proprio con il sistema che dà il nome all’intera categoria, denominato appunto harness (letteralmente “imbracatura”). Prima è nata la borsa gravel Sweetroll (che Vero analizza e testa in questo articolo), successivamente questo moderno Harness, sistema versatile, capace di portare fino a 6,8 kg, abbastanza economico (se comparato con sistemi simili), permette lo sgancio rapido della borsa, che però non è inclusa nel pacchetto. E qui ti propongo, sempre della stessa ditta produttrice, la Saltyroll, per il trasporto di 15 litri, waterproof a doppio roll… e se non ti basta, aggiungi 69$ alla spesa e agganci anche la borsa supplementare Egress, per strumenti o accessori. Un bell’oggettino.
TOPEAK Frontloader
Dopo aver introdotto i sistemi harness, questo oggetto dal design contenuto si ispira palesemente all’imbracatura di casa Revelate. Una borsa gravel waterproof dal litraggio modesto, con valvola di compressione, distanziatori dal manubrio, grip in gomma per fissare la borsa saldamente e portata fino a un massimo di 5 kg. Ottimo compromesso dalla media spesa e mio avviso buona resa, ma in ogni caso non caricarlo troppo per non trovarti la borsa manubrio bici a terra nel bel mezzo di un trail!
BLACKBURN OUTPOST Elite Handlebar Roll Bag
Fortunatamente questa ditta americana ha smesso di produrre lo stranissimo sistema di fissaggio a click che trasmetteva tutto tranne che senso di stabilità e durevolezza. La nuova versione del Blackburn Outpost Elite Handlebar Roll Bag unisce il sistema harness a bracci in lega con la sicurezza di due cinghie fissate al manubrio, per un totale di 4 elementi che serrano la borsa da 14 litri e 3,5 kg massimi. La ciliegina sulla torta la fa la valvola per lo svuotamento della borsa dall’aria rimasta all’interno per una maggiore compressione. Peccato per le dogane, che fanno volare il prezzo a livelli stellari…
CRIVIT (LIDL) Handlebar Bag
Se fosse una gara al ribasso, signore e signori, avremmo un vincitore! Se vuoi approfondire questo prodotto puoi leggere la prime impressioni del set completo di borse bikepacking LIDL, in cui trovi anche la borsa manubrio bici. Materiali semplici, costo irrisorio, ma quanto terrà? Fissaggio del supporto esterno al manubrio e alla serie sterzo, borsa interna con chiusura a roll unico, pare un po’ fragile e un po’ traballante sul manubrio ma va prima provata… L’unica cosa certa è il prezzo, il più basso di tutti.
ROSWHEEL 7L Handlebar Bag
Veramente molto simile alla precedente trattata, ma costa il doppio… Come sopra, singola chiusura a roll dentro un guscio montato al manubrio con fasce velcro. Personalmente non caricherei di peso questo borsa manubrio bici, sia per il rischio di schiacciare i cavi che per la fiducia che ripongo nei prodotti di questa azienda. Tuttavia, dal punto di vista estetico, è di recente uscita sul mercato la versione rivisitata in chiave moderna di questo modello, un’elegante sacca da 15 litri di capienza con cinghie e passanti… tutto molto bello, ma costa 85£!!!
VAUDE Trail Front
Chiamarla borsa da bikepacking mi sembra riduttivo: quando completamente aperta, questa mongolfiera permette di trasportare 19 litri di materiale. Come le colleghe è waterproof, con sistema harness ad aggancio al manubrio e sgancio rapido della borsa. Anche il secondo (o primo?) colosso tedesco del cicloturismo si è lanciato nel mondo delle borse bikepacking, tenendosi forse su litraggi più simili a quelli delle borse da portapacchi… Quindi occhio al manubrio che hai, occhio a non caricarla troppo, altrimenti cede, come è capitato a qualche recensore su Amazon, che si è trovato con la tenda direttamente sulla ruota anteriore!
RESTRAP Bar Bag + Food Pouch
Soluzione interessante e molto elegante della ditta oltremanica, che ci propone due varianti dello stesso modello. La base è un sistema harness, cui si aggancia una borsa standard, cui (e qui viene la chicca) si aggancia con due magneti la cosiddetta food pouch, comoda mini borsa per cibo o oggetti di facile reperibilità. Non proprio economica, ma trasmette sicurezza e stabilità, e poi quella food pouch coi suoi magneti e l’onirico click, è davvero sexy.
ALPKIT Kanga
Altro sistema harness da fissare al manubrio per abbracciare una borsa (ancora meglio se in combinata scegliamo una variopinta Alpkit Airlock Dual da 13L o 20L). Dotato anche di una piccola tasca per oggetti di valore, le sue tre cinghie in vetroresina permettono di stringere saldamente una borsa stagna non inclusa nel sistema Alpkit Kanga. Viene dal Regno Unito, ha un prezzo competitivo, però il mio collega di viaggi Alessio - che lo usa da almeno tre anni a questa parte - mi conferma la difficoltà nel montarlo e il rischio di rigare telaio o forcella con i continui sfregamenti…
RUSJAN Kit Manubrio
In questa categoria rientra a pieno titolo un'altra eccellenza italiana, la mitica Lucy Rusjan e il suo magico accrocco, che comprende sistema harness da fissare al manubrio borsa stagna dal diametro variabile e possibilità di aggiungere un'ulteriore borsa portadocumenti con zip. Super consigliata. Occhio che costicchia!
SALSA Anything Cradle + Salsa Bag + Salsa Front Pouch
Sul sito del produttore è presentato come “soluzione superiore per il bikepacking”. Senza esagerare, sono d’accordo sul fatto che sia migliore del semplice sistema con fascette legate al manubrio e anche rispetto ai più comuni sistemi di harness che rischiano di schiacciare i cavi e far ballare la borsa. Fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, cioè dello stesso robusto nylon delle Salsa Anything Cage HD, questo supporto possiede due bracci in alluminio che si adattano alla maggior parte dei manubri. Viene venduto con le Anything Straps, le cinghie di casa Salsa che fanno impazzire fanboys e non, per fissare una Salsa Bag da 15L, alla quale si può ulteriormente agganciare una Salsa Front Pouch, porta documenti o accessori da 160 g e volume di 1,7 L. Unici contro sono il costo e il rischio di leva, se caricato troppo, trovandosi lontano dal manubrio. Ma tu non lo caricherai troppo, vero? Vero?
VAP CYCLING Butterfly 2
Chiudiamo anche questa seconda sezione dei sistemi modulari ed è questa piccola azienda italiana a proporre un innovativo sistema di distanziamento dal manubrio, evitando il sovraffollamento nella zona frontale sui cavi e garantendo una stabiilità ottimale. È il sistema che uso personalmente da quando faccio bikepacking e devo essere sincero: se ti fermi all’aspetto economico, possibilmente ti scandalizzi. Ogni viaggio o uscita breve me ne convinco sempre più: la qualità a volte ha il suo prezzo e lo conferma il fatto che durante una tappa non debba mai fermarmi per sistemare la borsa all’interno del guscio. La ditta offre una vasta gamma di personalizzazione, con borsa brandizzata VAP da inserire nel guscio, sistema Butterfly Long da 22 cm, Short da 16 cm, poggia boraccia crono Butterfly Wings… e poi la vera chicca di questo particolare supporto per borse manubrio bici: la possibilità di usare le staffe forate e filettate o i tubi (carbonio nella versione Short e alluminio in quella Long) come portaoggetti, solitamente GPS, luci, portaborraccia (nel mio caso cassa JBL per la musica). Il difetto del sistema in mio possesso (già datato poiché ne esiste una nuova versione) è l’impossibilità di separare il guscio dalle staffe. Sono curioso delle migliorie apportate alla nuova versione… magari ci dedicherò una recensione!
Queste sono "solo" alcune tra le migliori borse manubrio bici che puoi trovare in commercio in Italia e in Europa, ma là fuori ce ne sono molte di più. Ora sai che caratteristiche considerare in base alla tua tipologia di viaggiatore. Non ti resta che navigare questa giungla e farci sapere quale sia la tua preferita per i tuoi prossimi cicloviaggi! Se vuoi un elenco più esaustivo (impossibile dire che sia completo perché praticamente ogni mese nascono nuove aziende e nuovi modelli), abbiamo creato un database di Borse da Bici con oltre 600 modelli.
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Francesco G
ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!
ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...
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