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Riserva Naturale di Bes Corna Piana
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28 gennaio - 5 febbraio 2026

Alla scoperta della penisola arabica e dei monti Hadjar Occidentali

 
Nella cornice naturale del monte Altissimo, meta ambita dagli escursionisti per lo splendido panorama sul Lago di Garda ed amata soprattutto dai botanici, è sito un parco facilmente raggiungibile da chiunque. In auto, in bici o mediante una breve escursione dal sottostante paese di San Giacomo, frazione di Brentonico o dal Passo San Valentino attraverso il Sentiero delle Vipere, si giunge alla riserva naturale di Corna Piana di Brentonico.

Riserva naturale di Bés Corna Piana - Italia

Indossate gli scarponi, munitevi di acqua perchè non ne troverete lungo il sentiero e preparatevi a sudare sotto il cocente sole estivo in direzione della Riserva di Bès Corna Piana, vedrete che ne vale la pena! Si incontra subito la segnaletica che ci avverte delle tempistiche fino alla Bocca di Creer ed alla vetta seguendo il sentiero 650 (1h15' e 2h30'). Il primo tratto è irto e durissimo, in meno di un chilometro si sale parecchio attraversando un sentiero sassoso e terroso contornato in molti punti da enormi piante di ortiche. La nota positiva è l'ombra del bosco. Il tracciato serpeggia aggirando gli ostacoli naturali fino ad aprirsi in un vasto prato fiorito e pieno di vita nella stagione estiva. Migliaia di insetti ciondolano ubriachi di caldo e di nettare da un fiore all'altro e mille colori rallegrano il paesaggio montano. Una mandria di mucche pezzate pascola incurante dei movimenti circostanti ed un gheppio, una volta individuata una succulenta preda, attua la sua tecnica di volo caratteristica, lo Spirito Santo, mantenendosi in volo, immobile prima di tuffarsi a capofitto ad acciuffarla. Abbiamo raggiunto in circa 20 minuti, un altro cartello sat indicante i tempi di percorrenza alla Bocca di Creer, alla Malga Campo, al borgo di Festa e alla cima dell'Altissimo. Si cammina facilmente ora perchè la pendenza è irrisoria e una piacevole brezza rinfresca un minimo l'aria calda e umida, tipica di questa stagione. Prestate attenzione sul sentiero alla possibile presenza di vipere, mentre si riscaldano non amano essere disturbate. Sulla sinistra si può osservare l'estensione di una parte della riserva naturale di Corna Piana, sulla destra l'altopiano si mostra in tutta la sua fioritura e dinanzi a noi, là più in alto, si taglia solo uno stretto passaggio ed il cielo azzurro. In altri 20 minuti ci si inerpica fino alla Bocca di Creer dove purtroppo arriva anche la strada asfaltata e si resta delusi dall'esagerata presenza di turisti con i loro macchinoni rombanti che sfrecciano da una parte all'altra della montagna senza curarsi minimamente della natura circostante. Qui sorge anche il Rifugio Graziani e percorrendo una strada sterrata a tornanti o un sentiero si arriva presso il culmine dell'Altissimo in circa un'ora per 450 m di dislivello circa. Sulla sinistra invece, inizia uno stretto sentiero esposto che conduce nel cuore della riserva naturale di Corna Piana. Un cartello esplicativo degli itinerari percorribili giace, caduto, sul manto erboso, forse era mal fissato ed i venti della scorsa stagione fredda non lo hanno risparmiato. Il Monte Baldo, conosciuto come il Giardino D'Europa, è considerato uno dei paradisi botanici più ricchi di patrimonio floristico e la riserva di Corna Piana, facendone parte, non è di certo un'eccezione. In questi immensi prati interrotti da zone boschive e da tratti rocciosi, i fiori sono i maestri di questo splendido concerto naturalistico: rododendri, potentille, anemoni del Baldo, sono solo alcune delle specie diffusissime qui. Anche la fauna è variegata: dai rapaci ai passeriformi, dai piccoli mammiferi ai ben più grandi caprioli ed altri ungulati. Numerosi frinquelli allietano la mia passeggiata fino ad un promontorio roccioso esposto sui prati sottostanti, una finestra sul Monte Altissimo e sull'altopiano del Brentonico. Se ne avete la possibilità, vi consiglio di trascorrere un'intera giornata all'interno della riserva per godere totalmente delle diversità di paesaggi e itinerari o semplicemente per osservare la biodiversità che qui prospera, regina incontrastata.
 
 
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Vero

Correva l'anno 1983: anch'io vidi per la prima volta la luce del sole estivo e sorrisi.  Nel 2007 ho provato per la prima volta l'esperienza di un'avventura a due ruote e, da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno... nel 2010 sono partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la nostra prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, Il Sudafrica e Lesotho... e il #noplansjourney...

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