Il Bhutan (འབྲུག་ཡུལ་ Druk Yul, che significa Terra del Drago) è situato sulla catena Himalayana, ha un'estensione in lunghezza di 300km e in larghezza di 150km e una superficie totale di 46.500kmq, circa come la Svizzera, per avere un'idea più chiara. La sua popolazione conta circa 700.000 individui. A Nord-Ovest confina con il Tibet e per il resto confina con l'India: a Est con l'Arunachal Pradesh, a Sud con l'Assam e il West Bengal e a Ovest con il Sikkim.
Quasi l'intera totalità del Bhutan è montuosa e si arriva ad un massimo di altitudine di 7541 m con il maestoso Gangjhar Puensum (il sogno di qualsiasi alpinista) sul confine tibetano. Il 20% del paese è coperto da nevi perenni. Molte delle montagne del Bhutan non sono mai state attraversate da esseri umani (il Governo infatti vieta lo scalare in quanto potenzialmente pericoloso per la vita degli scalatori) e non hanno neppure un nome. Milioni di anni fa il Bhutan era coperto dall'acqua ed era chiamato il Mare di Tethys e il Tibet, il “tetto del mondo” terminava sulle sue rive. Il Bhutan è l'unica nazione al mondo la cui religione di Stato è il Buddhismo cosiddetto Vajrayana e ad oggi è l'unica nazione al mondo nella quale si può osservare in azione l'autentico Buddhismo tibetano così come è stato trasmesso ininterrottamente da maestro e discepolo dal VII Secolo d.C., secondo la tradizione. Il Buddhismo fu infatti introdotto in Bhutan nel VII Secolo d.C., quando il Re tibetano Songtsan Gampo (627-649) ordinò la costruzione di due templi, uno in Bumthang e uno a Kyichu nella Valle di Paro. Il Buddhismo in Bhutan è intessuto in ogni aspetto della società e dei costumi. Parlerò di questo dettagliatamente in un altro articolo. Ad ogni modo il Bhutan è un luogo misterioso anche per questo elemento. Il Buddhismo Vajrayana è considerato l'ultimo passo tra gli insegnamenti del buddhismo tibetano. In passato era assolutamente per pochi eletti scelti accuratamente dal maestro la conoscenza di questi testi ed insegnamenti. Oggi invece ci sono molti maestri, come Kyentshe Norbu (il regista di “Maghi e Viaggiatori” e di “The Cup”, due film stupendi ed intrisi di poesia) che girano il mondo divulgando il succo di questi insegnamenti, anche chiamati “Dharma” a tutti. Il Bhutan, inoltre, è considerato uno dei luoghi più felici della terra: infatti, nel 2009 l'Happy Planet Index l'ha classificato al 17 posto (Regno unito al 74 posto, Canada all'89, Stati Uniti al 114 – su 143 nazioni) e nel 2006 Business Week l'ha classificata la nazione più felice dell'Asia. Io per esperienza personale posso dire che senz'altro la vita che si conduce in Bhutan, semplice, pacifica e piena di rispetto – dove non si uccidono animali, dove non si può pescare nei fiumi, dove non esiste la pena di morte – è congeniale alla felicità. Si tratta però di un paese ancora in via di sviluppo – per lo stato delle strade e dei trasporti, per lo stato di precarietà in cui vivono le popolazioni del Nord e dell'Est e per il fatto che i maggiori ospedali siano pochi e in questi pochi non si trattino i casi gravissimi. Ad ogni modo, se ci si accontenta di quel che porta il giorno e di una vita retta e semplice si, è il posto più felice della terra. Le persone del Bhutan sono molto cortesi, gentili e oneste ed esiste un codice di comportamento che viene insegnato dalla Scuola Superiore per un'ora ogni giorno a tutti gli alunni/e – derivante anche questo dalla dottrina Buddhista, chiamato pratica del Bodhisattiva – non rubare, non pescare, non uccidere animali, non tagliare alberi nella foresta, come riciclare i materiali e non nuocere all'ecosistema, portare rispetto nei confronti di tutti gli esseri senzienti, come essere compassionevoli, come essere felici. Esiste anche un vestito nazionale che è d'obbligo in tutte le occasioni ufficiali, in tutti gli uffici pubblici (anche per gli stranieri)...
Negli ultimi mesi Ottavia ha viaggiato per Nepal, Bhutan, India, Singapore, Malesia, Thailandia e Cambogia e spesso ritornerà nel paese della felicità. Per seguire i suoi spostamenti in diretta potete collegarvi al suo blog personale.
Ottavia Spisni, classe 1977 è nata a Bologna ma ha trascorso infanzia e adolescenza in Abruzzo. Da qui si è spostata a Torino dove ha conseguito una Laurea Magistrale in Filosofia e Storia delle Idee con una tesi sul fenomenologo Erwin Straus, pubblicata per Amazon con il titolo: Conoscenza e Mondo nella “fenomenologia” di Erwin Straus (Why the Mind is not in the Head?). Si è anche laureata in Ermeneutica Filosofica con una tesi su Bataille e Agamben che verrà pubblicata a breve sempre su Amazon con il titolo Sovranità della Scrittura: Bataille e Agamben. Ha pubblicato nel 2004 presso l'editore Tracce di Pescara il volumetto di poesie dal titolo Dalla Fisica alla Mistica.
Ha collaborato con 2R Rivista di Recensioni Filosofiche dello SWIF
(Sito Web Italiano per la Filosofia
>> http://www.swif.uniba.it/lei/index.html).
Ha pubblicato per Il Giornale della Filosofia, Rivista sperimentale di ricerca filosofica e ha pubblicato per la Collana Koinè - “Il
giogo”,Edizioni Petite Plaisance. Ha collaborato per diversi anni con
REF, Rivista di Recensioni Filosofiche
http://www.recensionifilosofiche.it/
Dal 2011 compie numerosi viaggi in Asia facendo volontariato
soprattutto per aiutare i cani di strada assieme al fantastico KAT
Centre: http://www.katcentre.org.np/
Ha pubblicato di recente un libro sul Bhutan, disponibile anche in
versione elettronica su Blurb: Ottavia Spisni Sangay: Legends and
Images from Secret Bhutan.
http://www.blurb.com/bookstore/invited/2795869/b01f6ae136633cbf960e5e13339095ff85b8345f
E' in uscita il libro fotografico sul Nepal: Ottavia Spisni: Nepal, a
>> Photographic Journey, sempre disponibile su Blurb.
Collabora con un'agenzia di viaggi in Bhutan chiamata “Bhutan Friend
Tour” il cui contatto è qui:
https://www.facebook.com/bhutanfriend.tour?ref=ts
Il blog delle sue avventure in Asia (e non solo) è a questo indirizzo:
www.alaelunaedharma.blogspot.it
Ultimi commenti