fbpx

Unisciti alla LiT Family

 


Viaggio in bici nel nord est d'Italia: Trentino, Veneto e Friuli a pedali

Scritto da
Vota questo articolo
(9 Voti)
 
 
Sono trascorsi diversi anni dal nostro viaggio in bici sulle Dolomiti di Trentino, Veneto e Friuli, ma il ricordo del lento vagabondare sulle strade del nord est d'Italia è ancora vivido nei nostri pensieri tanto da permetterci di raccontarti più nel dettaglio le 12 giornate di fatica sui rocciosi Monti Pallidi. Sei pronto a partire con noi?!?
ritorno a occidente indice Georgia
Sono arrivati i 2 volumi di Ritorno a Occidente, libri fotografici dedicati al nostro viaggio in bici attraverso la Georgia e la Turchia, tra le alte vette del Caucaso e le lande anatoliche. Puoi acquistarli singolarmente, in bundle o abbonandoti al piano Esploratore della LiT Family. Che aspetti? Salta in sella con noi!
 

Da Trento a Predazzo - 74 km - 1° tappa

La partenza da Trento è subito in salita lungo la strada dei Forti che ci condurrà a Civezzano. Oggi non ci sarà molto respiro per noi anche se le pendenze stradali non saranno mai così accentuate. Costeggiamo la Val di Cembra sul lato destro passando accanto all'ingresso delle Piramidi di Segonzano e proseguiamo godendoci i panorami dei borghi e delle colline coltivate a vigna della valle nota per aver dato i natali ad alcuni dei più grandi ciclisti trentini come Simoni e i Moser. Il naturale proseguimento della Val di Cembra è la breve Val Floriana che sfocia nella Val di Fiemme. Passiamo di fianco al lago artificiale di Stramentizzo formato da uno sbarramento sul fiume Avisio. Per evitare il traffico della statale, a Molina imbocchiamo la panoramica e tranquilla ciclabile della Val di Fiemme che lentamente sale in direzione di Predazzo. Due chilometri dopo il paese, in direzione del Passo Valles, ci fermiamo al Camping Valle Verde per la prima notte.Viaggio in bici Italia

Per campeggiare al Valle Verde abbiamo speso 25,5€ in due con tenda e piazzola scontata perchè avevamo solo le bici! Il campeggio è in un bel posto tranquillo, a circa 2 km dalla strada che sale al Valles e al Rolle. Sotto il campeggio scorre un torrente dove si può anche fare il bagno!

 

Da Predazzo ad Alleghe - 45 km - 1047 m dislivello - 2° tappa

Dal Campeggio Valle Verde si inizia subito a salire sugli insidiosi tornanti che portano alla località Bellamonte e che poi proseguono, dividendosi, fino al Passo Rolle ed al Passo Valles. Non ricordo strappi così duri affrontati in altre occasioni con bagagli al seguito (forse solo la salita al vulcano Bromo in Indonesia!), il Valles è veramente tosto!!! Non sò come ma riusciamo ad arrivare al valico incolumi anche se davvero stanchi. Il panorama sulle dolomiti venete è sublime e ripaga di ogni litro d'acqua sudato: davanti a noi svetta il Civetta dove abbiamo intenzione di fare dei trekking e, alle spalle, le altre cime del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi. dolomitiScendiamo rapidi verso Falcade, entrando Veneto in bici, e poi ancora fino a Conceghine su strada poco trafficata, ma non è ancora finita. A Conceghine deviamo in direzione di Alleghe verso sinistra ed iniziamo lentamente a risalire (2-3% di pendenza). Gli ultimi 2 km di percorso sono più duri e ci conducono fino alla località Masarè, dove si trova un campeggio. Il centro di Alleghe dista da qui solo un chilometro.

Il campeggio Alleghe si trova a quota 901 m, in località Masarè. Lo spazio per le tende è un po' ridotto ma se non è altissima stagione, il posto si trova. Per una notte abbiamo speso 22,5€ (8€ a testa e 6,5€ la tenda).

Passo Valles
 

Da Alleghe a Palafavera - 30 km - 800 m dislivello - 3° tappa

La giornata è anche oggi soleggiata e calda, dal campeggio Alleghe, attraversiamo il paese fino a trovarci imbottigliati fra le bancarelle del mercato settimanale... se non si scende, non si và avanti! Da caprile, qualche chilometro oltre Alleghe, inizia la Val Fiorentina che sale prima rigida come una canna di bambù e poi a tornanti con strappetti faticosi. La principale località della valle è Selva di Cadore da cui si hanno già scorci sul Civetta e sulla Croda da Lago. La tappa di oggi non è lunga, ma con i bagagli al seguito, 800 metri di dislivello non sono comunque una scampagnata. Prima di iniziare gli ultimi sei tornanti che conducono al Passo Staulanza, individuiamo un campeggio immerso nel verde... avete presente quelle vallate montane senza un anima viva con il torrente che scorre proprio di fianco ad un verdeggiante prato dove picchettare la tenda? Forse questo luogo sarebbe così in una giornata di inizio primavera, ma non a fine agosto! Pedalando DolomitiRaggiungiamo e superiamo il passo Staulanza dal quale si vede benissimo il massiccio del Pelmo. La nostra meta si trova a soli 4 km sulla discesa per la Val di Zoldo.

Il campeggio Palafavera è uno dei campeggi più belli che abbia mai visto per tre ragioni: prima di tutto per la posizione fra il Civetta ed il Pelmo, a ridosso dei boschi di quest'ultimo; secondariamente per la cordialità e disponibilità del personale (impeccabile!) ed ultimo per le spaziose e morbide piazzole immerse completamente nella natura! Abbiamo speso 21€ a notte in due ma, se avessimo campeggiato qui la prima settimana di settembre, il prezzo sarebbe sceso a 16€ in due.

Salita
 

Trekking sul Civetta: Rifugio Coldai e Pecol - 4° tappa

Una giornata lungo i sentieri del Monte Civetta passando per il rifugio Coldai e poi costeggiando l'alta valle di Zoldo dall'alto fino alla discesa in località Pecol.

Trekking sul Monte Pelmo - 5° tappa

Un itinerario intorno al Pelmo. Un anello che passa per il rifugio Venezia costeggiando il Pelmo ed il Pelmetto e regalando panoramiche sull'Antelao, sul monte Cristallo e le lontane dolomiti friulane.

Trekking al lago di Coldai - 6° tappa<

Dal campeggio Palafavera si sale seguendo i pendii delle piste da sci fino al Rifugio Coldai. In altri 20 minuti si scollina appena sotto la vetta Coldai, un balcone naturale sull'omonimo laghetto e su Alleghe.
 

Da Palafavera a Forni di Sopra - 76 km - 1400 m dislivello - 7° tappa

Lasciamo Palafavera con un po' di dispiacere perchè si tratta davvero di un posto stupendo ed iniziamo a scendere sulla strada della Val di Zoldo, una valle piacevole ed interessante. A Forni di Zoldo deviamo verso sinistra in direzione del Passo di Cibiana, 10 km di salita che non conosciamo e che temiamo. Un picchio verde ci taglia la strada in volo proprio poco prima che inizino i tornanti del valico. Si sale bene ma oggi siamo in forma ed i metri passano veloci nonostante le pendenze non siano proprio da pianura. Il traffico è nullo ed la natura ci avvolge trasmettendoci una sensazione di pace e sicurezza. Superiamo il Cibiana senza difficoltà e, con una sosta al passo, scopriamo che poco distante da qui sorge un altro museo di Messner (ma sono tantissimi!!!)Pedalando DolomitiDal Cibiana si scende per costeggiare un canyon infossatissimo e poi, ovviamente, risalire fino all'inizio della ciclabile delle dolomiti... o meglio, al nostro inizio su questo itinerario ciclabile. La vecchia ferrovia delle Dolomiti collegava Dobbiaco a Calalzo e lo stesso fa oggi questo percorso cicloturistico. A Calalzo di Cadore, la ciclabile purtroppo finisce e ci ritroviamo sulla strada principale del Cadore a pedalare come matti per sfuggire dal traffico che qui imperversa. Sono pochi chilometri ma davvero pesanti e faticosi. La nostra deviazione verso il passo Mauria si trova un po' oltre il lago di Cadore, uno sbarramento artificiale ben riuscito! Le gambe sono stanche ma la salita del Mauria facile facile e, nonostante necessiti di soste sempre più ravvicinate, riesco anch'io ad arrivare in cima ed a sconfinare in Friuli. Ci troviamo nel parco naturale delle dolomiti friulane e la nostra meta per la serata è Forni di Sopra, una delle principali località della zona.

Un paio di chilometri oltre il centro di Forni di Sopra si incontra il campeggio Tornerai. Una notte in due con tenda e biciclette costa 16,50€ + 1€ a testa per una doccia calda.

Paesi

Da Forni di Sopra al Lago di Cavazzo - 55 km - 377 m dislivello - 8° tappa

La giornata è uggiosa e ci lasciamo lentamente (non poteva essere altrimenti in bicicletta!) alle spalle Forni di Sopra ed il parco naturale delle Dolomiti friulane raggiungendo il paese di Ampezzo già Repubblica Partigiana nel 1944. Visitiamo il museo geologico e ci rimettiamo in marcia verso il lago di Cavazzo. Da Forni di Sopra il percorso è praticamente tutto in discesa con piccoli tratti di salita. Il cielo sopra il lago di Cavazzo è plumbeo ma non ci facciamo demoralizzare e proseguiamo costeggiando la sponda destra verso Alesso. Subito dopo una scuola nautica, sulla sinistra incontriamo il Campeggio Val del Lago dove trascorreremo due notti.venzone

Il campeggio Val del Lago si trova in riva al bacino. Una notte in due con tenda e biciclette costa 16€ ed è inclusa la doccia calda!

 

Circuito Lago di Cavazzo - 120 km - 450 m dislivello - 9° tappa

Lasciamo le borse e la tenda al campeggio e partiamo con la sola mountain bike per scoprire un po' le località principali di questa parte del Friuli. Dopo Gemona, è la volta di Cividale (arriviamo a soli 5 km dalla Slovenia ma non sconfineremo per questa volta!) lungo l'itinerario Pedemontano percorso al contrario. Seguono Udine e tanti altri piccoli borghi collinari. Ma questo itinerario ve lo racconteremo meglio la prossima volta!Cividale del Friuli
 
 

Dal Lago di Cavazzo a Tramonti di Sotto - 83 km circa - 500 m dislivello - 10° tappa

E' tempo di salutare anche il lago di Cavazzo per continuare il nostro viaggio, ma stavolta verso sud-ovest e casa... Visitiamo Venzone parzialmente distrutto dal terremoto del 1976, la riserva naturale del Cornino dove sono stati reintrodotti i grifoni e San Daniele per degustare il prosciutto crudo.
Attraversiamo il Tagliamento sotto il sole cocente invidiando chi, poco più sotto di noi, si tuffa nel fiume! La strada è poco trafficata ma è un continuo saliscendi sulle propaggini più basse che precedono le Dolomiti Friulane che stasera vedremo un'ultima volta da Tramonti. Strada piacevole, asfaltata e con poche auto sulla carreggiata ma qualche apecar in più! Ci insinuiamo nella valle di Tramonti per una decina di chilometri fino a raggiungere il campeggio.Lago Cornino

Il campeggio Val Tramontina è un luogo tranquillo situato sulle rive di un torrente. Ampi spazi per la tenda a basso costo, infatti paghiamo solo 16€ in due inclusa di doccia calda.

 

Da Tramonti di Sotto al lago di Santa Maria (Revine) - 90 km - 400 m dislivello - 11° tappa

Da Tramonti di sotto ritorniamo sui nostri passi percorrendo a ritroso la Val Tramontina fino a Meduno dove lungo l'itinerario pedemontano proseguiamo in direzione di Maniago e Montereale Valcellina. La strada che porta fino a Barcis è chiusa e non ci resta altro da fare se non proseguire verso Aviano e Budoia seguendo l'itinerario pedemontano del Friuli. Il tracciato è piacevole e quasi interamente su strade secondarie e ciclabile nei boschi. Da Corigliano, in Veneto, pedaliamo in direzione di Vittorio Veneto e poi di Revine che dista solo 6 km da quest'ultimo. In questa zona collinare non sono presenti molti campeggi e quindi scegliamo l'unico presente nei dintorni, il Riva d'oro di Revine.Pranzetto da ciclista

Adagiato sulle rive del lago di Santa Maria il Riva d'oro è stato il peggior campeggio incontrato durante il nostro viaggio. Le piazzole sono ampie ma non molto pulite, così come i bagni (eppure si tratta di un 4 stelle!), è presente una piscina poco curata dove tuffarsi. La Signora che gestisce è però molto gentile anche se il costo per una notte con tenda piccola è di 25€, deciamente troppo per i servizi offerti.

 

Da Revine a Trento - 140 km - 900 m dislivello - 12° tappa

L'ultima tappa del nostro viaggio è anche la più lunga, oserei dire quasi infinita! Da Revine pedaliamo in direzione ovest oltrepassando piacevoli borghi veneti come Cison di Valmarino, castelli e monasteri. Le colline della Valdobbiadene ci fanno venir voglia di bere un bicchiere di prosecco ma poi rischieremmo di pedalare a zigzag (poco raccomandato su strade trafficate!!!). La Valdobbiadene è suggestiva da attraversare in bici: fra vigneti e piccoli abitati sulle colline. La strada verso Feltre diventa sempre più trafficata e siamo costretti a passare sull'unica statale affollata di camion e mezzi motorizzati che corrono all'impazzata (quando faranno un percorso ciclabile da queste parti?!!?). Ciclabile ValsuganaDa Feltre ci avviciniamo al Trentino percorrendo la strada delle Scale di Primolano che da questo lato è molto semplice sulle due ruote. I resti del vecchio forte militare è ben conservato e scendere lungo i tornanti che portano in Valsugana con la fortezza che veglia sul tuo itinerario è una sensazione strana. Siamo in Trentino e la ciclabile della Valsugana ci accompagnerà per circa 60 km fino a Pergine Valsugana. Distrutti dalla fatica arranchiamo sulle ultime pendenze della strada dei forti fino a casa!
 
 
 
Scrivi qui quel che pensi...
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Carico i commenti... Il commento viene aggiornato dopo 00:00.

Commenta per primo.

Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!