Apprezzata come una delle quattro ciclabili dell'anno 2014 alla fiera di Amsterdam, la Fiets en Wandelbeurs, la ciclabile della Valsugana è uno dei fiori all'occhiello di questa valle trentina che termina nel Veneto. Negli ultimi anni la Valsugana ha investito molto sul cicloturismo, ritenuto una risorsa in costante crescita soprattutto, almeno per ora, grazie alla presenza dei viaggiatori stranieri che scelgono la valle per la presenza della pista ciclabile oltre che per i laghi di Caldonazzo e Levico e i numerosi campeggi.
Abbiamo fatto una chiacchierata con il direttore dell'azienda di promozione turistica Luca D'Angelo e con la responsabile sviluppo prodotto Sara Ganarin per conoscere meglio le peculiarità ciclistiche del luogo...
Dalla ciclabile alle selvagge vette del Lagorai, ai passi alpini
La Valsugana, avamposto austriaco fino alla fine della I guerra mondiale, è una valle molto variegata: attraversata dall'
antica Via Claudia Augusta (ora diventata in parte ciclabile) e dal fiume Brenta, dalla città di Pergine si insinua tra le montagne raggiungendo la zona pedemontana veneta.
Partendo dalla poco conosciuta catena del Lagorai, teatro di scontri durante la Grande Guerra, alle piccole valli come la Val di Sella, dai laghi alla colorata Borgo Valsugana, la Valsugana cambia mille facce offrendo davvero tanti spunti di viaggio storici, culturali e naturalistici.
Nel 2012 la ciclabile della Valsugana ha registrato 250000 passaggi in bicicletta, un ottimo risultato se si pensa che la valle è lunga solo 80 km.
I cicloviaggiatori, i visitatori e i turisti possono fare affidamento su servizi studiati ad hoc per tutte le esigenze.
In estate si può viaggiare con la combinazione bici-treno per percorrere l'itinerario e poi riuscire a tornare al punto di partenza senza dover pedalare due volte gli stessi tratti. Ogni treno mette a disposizione 32 posti bici nell'alta stagione turistica (i posti non sono prenotabili), mentre negli altri periodi dell'anno i posti per bicicletta sono limitati a 2 ma in compenso esiste la possibilità di trasportare il proprio mezzo su un apposito autobus grazie alla formula bici-bus.
Un servizio molto utile lungo la pista ciclabile è dato dalla presenza dei due bicigrill di Levico Terme e Tezze di Grigno, punti di ristoro per riparazioni veloci e informazioni per cicloturisti... ma non è tutto. In Valsugana sono stati aperti anche dei punti noleggio citybike, mountain bike, bici da strada e e-bikes che riescono a servire l'intera valle e a facilitare l'utilizzo della ciclabile da parte di tutti. Un esempio? Posso noleggiare la bicicletta che preferisco a Levico Terme e riconsegnarla a Borgo Valsugana o, addirittura a Bassano del Grappa, salire sul treno e tornare al punto di partenza. InbikeValsugana e Rent Bike Valsugana dispongono anche di carrellini per il trasporto dei più piccoli.
Nel corso degli anni anche le strutture ricettive si sono adeguate al rilevante afflusso di viaggiatori in bicicletta e oggi offrono servizi di ricovero bici, lavaggio bici, ciclofficina, menù ad hoc per pedalatori e assistenza.
Per organizzare un viaggio in bici in Valsugana in totale autonomia si può consultare il
sito dell'azienda di promozione turistica Valsugana dove sono presenti tracce gps da scaricare o sui numerosi uffici presenti in valle che forniscono mappe con itinerari da seguire in mtb, bici da corsa (i bei passi alpini della valle!) ed e-bikes.
Il Dolomiti Lagorai Bike, un viaggio in MTB
La catena montuosa del Lagorai è una delle meno conosciute del Trentino nonostante abbia numerose peculiarità naturalistiche, resti bellici, scorci mozzafiato e oltre
1000 km di tracciati per MTB. La Valsugana, in collaborazione con la Val di Fiemme, la Val di Fassa e l'area di San Martino di Castrozza e Primiero ha deciso di promuovere il Dolomiti Lagorai Bike, un itinerario da seguire in mountain bike in 5 o 6 giorni alla scoperta di luoghi di incredibile bellezza. Certo, il Dolomiti Lagorai Bike non è per tutti, ci vuole gamba, allenamento e capacità di adattamento!
A chi volesse provare un'esperienza alternativa in un luogo ancora poco battuto e conosciuto vengono offerti dei pacchetti turistici che permettono di scoprire il Lagorai con un buon supporto logistico.
Movelo: un progetto di e-bikes tutto tedesco
La Valsugana è stata la prima area italiana a proporre ai visitatori l'utilizzo delle
biciclette elettriche della ditta tedesca Movelo. In valle si trovano
30 e-bikes di questo tipo, vengono noleggiate dall'azienda di promozione turistica e da una decina di strutture ricettive: possono essere prelevate e utilizzate fino a quando la batteria (che dura 70 km in piano e 50km circa fra saliscendi) non si scarica... e poi? Basta raggiungere un punto di ricarica e farsi sostituire la batteria, facile no?
Che tipo di viaggiatori visitano la Valsugana?
I laghi di Caldonazzo e Levico sono una bella calamita per
olandesi e tedeschi che, durante la bella stagione (che non coincide per forza con l'alta stagione!) affollano le spiagge dei bacini lacustri. Come è risaputo, olandesi e tedeschi sono spesso
viaggiatori attivi che amano esplorare e scoprire il territorio in
sella ad una bicicletta, quindi cosa c'è di meglio della Valsugana per alternare mtb a grandi salite su asfalto e giri in ciclabile a comode pedalate in e-bike? Gli
italiani prediligono la Valsugana in estate o durante i weekend soleggiati di primavera e autunno, alcuni salgono anche in bicicletta, ma tanti altri preferiscono passeggiare, rilassarsi e dedicarsi a gustose mangiate.
Eventi... in sella!
L'evento più importante di questo 2014 sarà la
tappa del giro d'Italia che salirà in Panarotta, ma l'agonismo non è il nostro campo!
A livello cicloturistico ogni anno viene organizzata la Pedalata per la vita che unisce il fattore sportivo a quello solidale, con raccolta fondi per la ricerca sulla leucemia. Durante l'anno poi, in particolar modo a fine estate, vengono organizzati anche dei piccoli eventi legati alla pista ciclabile come, per esempio, la pedalata per famiglie lungo la Via Claudia Augusta organizzata a Roncegno.
Progetto cicloturismo: work in progress
Una delle lacune del territorio trentino è la mancanza di segnaletica e di collegamenti sicuri fra le varie valli (per esempio fra la Valle dei laghi e Trento c'è solo il pericoloso tunnel del Bus de Vela ... ma forse si stà muovendo qualcosa! Il primo passo, legato ad un progetto più ampio di cicloturismo, è sicuramente quello del Super bike sharing, una rete di noleggi, capitanato da Inbike Valsugana, fra le valli trentine: questo permetterà ai visitatori di prendere una bicicletta a noleggio in Valsugana e riconsegnarla, per esempio, a Riva del Garda o viceversa. Una buona idea per facilitare gli spostamenti a pedali dei cicloviaggiatori in tutta l'area del Trentino.
Un'altra idea da non sottovalutare è quella di dotare i bicigrill di una rete wifi sempre disponibile in modo da dare un servizio utile a tutti i visitatori con tablet e smartphone (ormai la maggioranza!) Ci aspettiamo grandi cose da questo bel progetto di cicloturismo sperando vengano presto risolte anche le problematiche legate ai collegamenti tra la Valsugana e Trento, in Valle dell'Adige. Ora risultano senza segnaletica e piuttosto impegnativi per famiglie o ciclisti poco allenati.
5 itinerari in bicicletta che ti consigliamo
- Dolomiti Lagorai Bike - Per mountain bikers esperti e allenati - MTB
- Ciclabile della Valsugana - Itinerario ciclabile per tutti - Ibrida/citybike
- Passo Manghen e strada del Menador - Per bikers allenati - bici da strada/e-bike/MTB
- Giro dei laghi di Levico e Caldonazzo - Itinerario per tutti con un minimo di allenamento - bici da strada/MTB/ibrida
- Tre T bike - Itinerario per amanti del fuoristrada - MTB
La Valsugana con il passaggio della Via Claudia Augusta, la presenza dei due laghi, di aree naturalistiche e anche dell'unica oasi WWF del Trentino, è una valle che ha davvero tanto da offrire al visitatore a due ruote. Con lo sviluppo e la diffusione dell'e-bike poi, con la promozione delle grandi salite come il Passo Manghen, il Menador e la Marcesina e dell'itinerario per MTB del Dolomiti Lagorai Bike, l'offerta turistica del territorio è davvero a 360°. Mi auguro solo che, in un futuro non troppo remoto, anche gli italiani inizino a sfruttare tutte le risorse cicloturistiche della valle perchè lasciare il divertimento solo a tedeschi e olandesi è un vero peccato!
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