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Val Chisone in MTB: Fenestrelle e il Colle delle Finestre

Questo giro ad anello sulle Alpi Occidentali affonda le proprie radici nella storia di una valle che è stata interessata nel corso dei secoli da battaglie per il possesso dei suoi territori e in generale dall'influenza transalpina riscontrabile nei toponimi, nella cultura, nell'architettura e nelle tradizioni locali; tutti elementi di vero interesse per chi non si accontenta di fare solo una “semplice” passeggiata in montagna con la propria mountain bike!

Dati tecnici

Val Chisone in MTB

DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo Fenestrelle
Tempo 5-7 ore
Dislivello 1600 metri circa
Lunghezza 47 km
Tipologia di fondo
Asfalto 50%
Sterrato 50%
VALUTAZIONE
Difficoltà Difficile
Panorama Splendido
QUANDO ANDARE
GiugnoLuglioAgostoSettembre

La Fortezza di Fenestrelle

L'itinerario ha inizio a Fenestrelle (1154 m), non distante da Perosa Argentina, punto di partenza dell'itinerario in Val Germanasca MTB ai cannoni dei Tredici Laghi. Fenestrelle è una località molto nota per la presenza di uno dei complessi fortificati più importanti ed imponenti d'Europa, noto sotto il nome di “Fortezza di Fenestrelle”; costituita da forti, ridotte, batterie, ponti di collegamento, camminamenti e scale coperte, rappresenta una vera e propria muraglia fortificata che si estende per tre chilometri su un dislivello di oltre 600 m lungo le pendici meridionali del Monte Orsiera. La struttura, realizzata in ben 122 anni – tra il 1728 ed il 1850 – nel punto più stretto della valle, aveva il compito di creare un vero e proprio sbarramento al passaggio del nemico, impedendone anche l'aggiramento dall'alto.
01 FORTE DI FENESTRELLE
Dopo aver percorso un breve tratto asfaltato, si attraversa il torrente Chisone e si prosegue su sterrato sino ad intersecare nuovamente l'asfalto a Chambons e Depot, con la garanzia di un bel colpo d'occhio sulla fortezza appena descritta.

La salita verso il Rifugio Selleries

Da Depot si imbocca la SP 172 del Colle delle Finestre, i cui primi e duri sette chilometri asfaltati permetteranno di coprire con molteplici tornanti l'intero dislivello della fortezza.
02 STRADA MILITARE
Lungo questa strada militare costruita a fine Ottocento, risistemata in occasione del Secondo Conflitto Mondiale e asfaltata negli ultimi anni, non sarà difficile notare la pregevole fattura dei muretti a secco e dei cippi chilometrici originali. Superati i due mastodontici edifici del Centro Soggiorno Prà Catinat, si giunge, con una breve digressione sulla sinistra, al Ponte Rosso, che sancisce il punto più alto della fortezza, 1700 m di quota circa.
03 PONTE ROSSO
Aggirato il versante si entra nella Valle Orsiera e, dopo poche centinaia di metri, la strada diventa sterrata. Quindi si gira a destra al primo bivio, seguendo le indicazioni per il Rifugio Selleries. Lo sterrato si sviluppa inizialmente lungo le pendici di Prà Catinat, pendio prativo che porta il nome del generale francese che nell'inverno del 1692 si accampò con il suo esercito prima di sferrare l'attacco ai Savoia.
04 PRA CATINATProseguendo sul tracciato con il fondo ridotto perlopiù a sabbia (purtroppo tale strada è percorribile liberamente dai mezzi motorizzati), dopo qualche strappo ripido si entra nel Vallone Jouglard e, dopo aver oltrepassato in discesa l'omonima bergeria, si affrontano le ultime rampe sino ad arrivare al Rifugio Selleries (2023 m), situato all'interno del Parco Naturale Orsiera Rocciavré.
05 DAVIDE 06 RIF SELLERIES

L'ultimo sforzo: il Colle delle Finestre

Ritornati sui propri passi, con gran divertimento lungo la discesa, in località Prà Catinat si riprende la SP 172, dapprima incrociando le indicazioni del Sentiero del Plaisentif (che da il nome ad un noto prodotto locale: l'antico formaggio delle viole) e poi pedalando lungo tutto l'anfiteatro della Valle Orsiera sino all'ottocentesco Forte Serre Marie (opera di appoggio, insieme al soprastante Corpo di Guardia del Falouel, alle piazzeforti di Fenestrelle e dell'Assietta), con vista sulle sottostanti borgate di Puy e Pequerel, sul Ponte Rosso e il vicino Forte delle Valli (il più elevato della fortezza di Fenestrelle), il dirimpettaio M. Albergian, l'area dell'Assietta e la lontana sagoma del M. Chaberton.
07 FORTE SERRE MARIE
Successivamente lo sterrato lascia il posto all'asfalto; a destra si sale verso il non lontano ma faticoso Colle delle Finestre (2176 m), in un ambiente surreale creato da giochi di nuvole e nebbie che qui stazionano anche quando il cielo si presenta azzurro a poche centinaia di metri in linea d'aria.
08 COLLE DELLE FINESTRE

La Via dei Romani e la borgata di Laux

La veloce discesa permette di giungere rapidamente al Pian dell'Alpe, una sorta di altopiano costellato da vari alpeggi. Lasciando sulla destra la strada militare SP 173 dell'Assietta, si prosegue su asfalto attraversando la bella borgata di Balboutet, prima di concludere la discesa nel fondovalle in corrispondenza di Pourrières (1418 m).
09 PIAN DELL ALPE
A questo punto, su sterrato, si aggira il lago artificiale di Pourrières prima di affrontare l'ultima salita dell'itinerario, breve ma impegnativa. Allo scollinamento un cartello indica che siamo su uno dei percorsi ciclistici locali della Marca Pinerolese, in questo caso denominato “Via dei Romani”.
10 VIA DEI ROMANI
Un breve e divertente sentiero permette di scendere al vicino Lago del Laux e all'omonima borgata, iscritta nell'albo dei borghi più belli d'Italia. 'I Laou (nome occitano di Laux) è uno spettacolo di vie lastricate, fontane, meridiane e la classica bandiera occitana al suo ingresso (le vallate delle Alpi Cozie, Marittime e Liguri sono state influenzate nel corso dei secoli da una corrente linguistica francese di nicchia, la lingua d'Oc detta anche occitana). Oltre Laux una bella mulattiera lastricata consente di perdere ulteriore dislivello sino al paese di Fenestrelle, giungendo alla conclusione dell'itinerario.
11 LAUX

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Bendo

Appassionato da sempre di attività outdoor con predilezione all'escursionismo esplorativo scandito da ritmi lenti e meditativi, mi sono affacciato al mondo della bicicletta all'età di 13 anni con la medesima predisposizione e da quel momento è stato un crescendo di esperienze che hanno contribuito a far maturare in me una visione romantica di questo bellissimo sport, sempre in contatto e in accordo con la natura.
 
Adoro pedalare nella mia terra d'origine (le Orobie) e sulle bellissime Alpi Occidentali, senza però  trascurare l'Austria, la Svizzera, etc., e tutti quei luoghi che mi stanno ancora aspettando. Peraltro mi piace alternare il ciclismo su strada a quello su sterrato, terreni diversi che non considero come eterni rivali ma bensì come due red carpets dove far scorrere i miei sogni a due ruote!
 

               

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