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Dorsale triangolo lariano: trekking sul lago di Como

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Una faticaccia! Questo è il primo pensiero che mi viene in mente se ripenso ai quei 38 km massacranti che da Brunate conducono a Bellagio sul lago di Como (che abbiamo visitato anche ad Immagimondo 2011). Certo, 38 km non sono molto in mountain bike ed in una mezza giornata di pedalata si possono percorrere tutti, senza poi cadere di sella una volta giunti al traguardo...ma invece che su una bicicletta, perchè non provate ad affrontarli a piedi tutti d'un fiato?!? Siete dei temerari? Allora ecco qualche informazione per organizzare la vostra traversata della dorsale del triangolo lariano a ruota libera!!!
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Per riuscire ad intraprendere questa lunga escursione superando i quasi 1000 metri di dislivello in un solo giorno, è indispensabile partire presto al mattino per raggiungere Como e la funicolare per Brunate in un orario decente! Dalla stazione superiore della funicolare di Brunate avete due alternative di percorso: la dorsale classica, fattibile sia in mtb che a piedi o la dorsale per creste che affronta alcune semplici ascese ed è percorribile solo a piedi. Lungo il tracciato, i due percorsi si ricongiungono spesso e quindi, durante la giornata, potrete cambiare idea senza bisogno di decidere subito quale via seguire. Dalla stazione quindi, si segue il sentiero in direzione del Rifugio Cao oltrepassando la piazza di San Maurizio. In località Cao potrete dedicare un po' del vostro tempo all'interessante (e veloce) visita del santuario di Santa Rita, che risale al 1940 circa ed è il più piccolo d'Europa. Dalla baita Cao inizia uno sterrato abbastanza impegnativo che porta alla Baita Bondella ed alla Baita Boletto, a pochi minuti dalla vetta omonima a 1236 m. Se state effettuando la vostra escursione a piedi ed il meteo è favorevole, allungate il percorso fino alla cima. Dalle baite, con uno strappo in salita mozzafiato, si avrà la prima panoramica della giornata che, in caso di cielo terso, spazierà fino agli Appennini passando per la pianura padana. Tenete la sinistra sulla mulattiera e, dopo qualche scatto fotografico al sottostante lago di Como, proseguite fino alla Bocchetta di Molina ed alla Capanna di San Pietro (fin qui avete percorso circa 8 km!!!). Alla bocchetta di Molina si prosegue sempre sul sentiero di sinistra che và oltre il Monte Bolettone sul suo versante ovest. Ancora un bivio, ancora a sinistra sul sentiero che attraversa un bosco di faggi tra saliscendi leggeri ma continui. In 11 km circa si giunge alla Bocchetta di Lemna e, proseguendo dritti, ci si arrampica sullo sterrato fino ad un'altra bocchetta, quella di Palanzo in prossimità della vetta del Palanzone. Puntando ad ovest nuovamente si attraversa un pendio piuttosto erboso ed in un battibaleno ci si ritrova al Rifugio Riella (al termine di quasi 14 km). Non disperatevi, avete già percorso un terzo dell'intero tracciato!!! Nei pressi del rifugio, che è aperto tutti i giorni in agosto e nel fine settimana degli altri mesi (è possibile anche pernottare qui!), si intravedono molti gruppi montuosi fra i quali anche quello del Rosa. In circa un'altra ora di camminata ci si ritrova sulla vetta del Monte Croce dopo aver oltrepassato il colle di Faello (al monumento con le lapidi girate a destra) e la bocchetta di Caglio. Dalla cima del monte Croce (a 16,5 km dal punto di partenza) si ha una bella vista a 360° e questa vi ripagherà della fatica fatta fin qui. Si scende su mulattiera fino alla selletta dove potrete decidere se raggiungere la vetta dei monti Pianchetta e Falo. Se si vogliono evitare, basta continuare a sinistra dalla selletta e proseguire fino alla colma del Piano che si raggiunge in un'ora dal Monte Croce (19 km). Siete a metà percorso e, presso il ristorante La Colma potrete fare uno spuntino prima di seguire il sentiero a lato del locale. Si riprende a salire oltrepassando ben due Colme, quella dei Cippe e quella del Bosco fino all'Alpe Spessola (23 km) da dove si inizia la scalata al Monte Ponciv (piuttosto impegnativo) con i suoi 1453 m. Il monte Ponciv è il punto più alto dell'intero trekking ed è il luogo dal quale comincia una parte della lunga discesa verso Bellagio. Oltre il grande bosco di abeti bianchi del Parco di San Primo si raggiunge la strada asfaltata dove si tiene la sinistra in direzione dell'Alpe delle Ville. La tappa successiva è il Rifugio Martina dal quale si prende un sentiero sulla destra che finisce con l'immettersi sulla strada metà asfaltata e metà sterrata che porta a Rovenza. Dall'abitato si segue il sentiero lastricato fino alla località Perlo per poi terminare il tragitto a Bellagio.
Se cercate un itinerario in zona potete pensare di salire al monte Barro, a picco sul lago di Como.

Raggiungere Como: La città di Como si trova in Lombardia ed è il centro principale dell'omonimo lago (conosciuto anche come Lario). Se provenite dal Veneto, dal Trentino o dal Friuli, la strada più corta per arrivare a Como è quella di seguire l'autostrada A4 fino a Bergamo e poi prendere la tangenziale in direzione di Lecco. Dopo qualche chilometro la strada a scorrimento veloce diventa ad una sola corsia attraversando i paesi del bergamasco e del lecchese. Da Lecco poi prendete la statale SS369 che in 30 km vi porterà a destinazione (tempo di percorrenza circa 3 ore e 30'). Se volete risparmiare un po' di tempo, seguite l'A4 fino all'uscita di Sesto San Giovanni e poi scegliete la SS35 o la SS36 che passano rispettivamente per Cantù ed Inverigo prima di raggiungere Como.
Da Milano e dai paesi lungo la linea ferroviaria che dal capoluogo lombardo conduce alla città lariana, il treno è sicuramente un'opzione appetibile visto il costo irrisorio e la distanza esigua. Per chi abita in paesi più isolati o in altre aree d'Italia, il mezzo di trasporto più comodo è l'automobile. La funicolare per Brunate si prende poco distante dal centro di Como, dal lungolago nei pressi del porticciolo turistico. Dall' 1/02/2011 entreranno in uso le nuove tariffe ed una corsa semplice di sola andata vi costerà 2,80€ (andata e ritorno 5,10€)..
Lasciare Bellagio: Una possibilità per tornare a Como da Bellagio è quella di imbarcarsi sul traghetto che solca le placide acque del Lario. L'ultima corsa parte alle 18:05 (salvo casi eccezionali) e costa 8,30€ (per i dettagli sui costi consultate questo link). Se avete perso l'ultimo battello, appena fuori dal centro storico potrete prendere un autobus fino a Como.

Come affrontare la dorsale in due giorni: Volete percorrere l'intera dorsale del triangolo lariano ma lavorate sabato mattina? Niente paura, grazie alla presenza del Rifugio Riella, che si trova a circa 3 ore di camminata da San Maurizio, è possibile trascorrere una notte al calduccio della baita per poi riprendere il tracciato il giorno successivo. Il rifugio ha 23 posti letto ed è aperto tutti i giorni di agosto ed i fine settimana di tutti gli altri periodi dell'anno. Per contattare il custode, il Signor Italo Brenna, potete chiamare questo numero: 031378600 oppure 3289391022. Lungo il sentiero che da Brunate conduce a Bellagio potrete sostare per la notte

Evitate l'ascesa alle vette in inverno quando il rischio ghiaccio è elevato, portate con voi panini ed acqua abbondante se volete evitare di perdere tempo ad uno dei ristoranti lungo il tracciato.

 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!