Ultimo giorno di Cappadocia e già mi manca. Sono paesaggi magici, incantati, finti. Ci svegliamo con il canto del muezzin ed il sole illumina le vette innevate visibili dalla finestra della stanza. La stufa si è spenta durante la notte ma ha lasciato un tepore non del tutto disperso. Scendiamo a fare colazione: quella tipica turca consiste in una tazza di thé bollente con pane, marmellata, cetrioli, pomodori, olive e formaggi. Le olive nere sono eccezionali così come i formaggi (uno simile alla feta greca, l'altro alla nostra burrata). Lasciamo l'Halil's pansion per dirigerci verso la valle di Ilhara dove scendiamo nel canyon scavato dal fiume e nelle cui pareti sono state scavate numerose chiese...
Risveglio lento, lungo in Cappadocia. Cullati dal calore delle coperte ci siamo concessi un paio d'ore in più a letto per recuperare dalla notte precedente, insonne o quasi. Rivestiti e rinfrancati, ci siamo anche rifocillati in una pasticceria del centro di Kirikkale, cittadina anonima poco distante dalla capitale turca. A differenza dell'Italia, qui poche persone usano fare colazione al bar: innumerevoli sono le panetterie ma pochi o nessun caffè, spesso deserti. La buona brioche ed il thè caldo ci hanno comunque messo di buon umore e siamo risaliti in auto fiduciosi nel viaggio. Il sole ed il cielo azzurro ci hanno accompagnato per tutta la giornata e quando, verso le 11 del mattino, ci siamo incamminati verso le rovine ittite di Hattusa, la temperatura era piacevole. Il sito archeologico, patrimonio UNESCO dal 1986, è racchiuso tra 6 km di mura e presenta una vasta area contenente migliaia di rovine di quella che fu l'antica capitale ittita. Il percorso in auto si inerpica per 5km fino alla porta delle sfingi, un tunnel di 70 m nelle mura di cinta...
Fra le più spettacolari meraviglie naturalistiche oltreconfine non si possono non citare i laghi di Plitvice. Ci siamo concessi un tranquillo week-end in Croazia, passando prima per le grotte di Postonja, scendendo lungo la costa adriatica fino a Senj, vivace cittadina dal sapore antico ed addentrandomi infine tra i paesini interni fino a raggiungere il Parco Nazionale di Plitvice, dove migliaia di cascatelle e laghetti hanno creato un angolo di paradiso sulla terra.