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Giro MTB ad anello che coniuga sterrato e asfalto, cultura e divertimento, cambiamenti climatici e storici nella splendida ambientazione del Parco Nazionale dello Stelvio.
Piacevole escursione ad anello in MTB in Alta Valtellina ideale anche per chi ha solo una mezza giornata libera ma che non ci fa mancare nulla: salita con tratti trita-gambre, single trail divertenti in discesa, paesaggi da incanto e tanto relax.
La salita in MTB al Monte Guglielmo è uno dei giri più panoramici dell'area del lago d'Iseo. Dai quasi 2000 metri della vetta del Gölem, così chiamato affettuosamente, si scorgono vette e luoghi ameni difficili da vedere in altri giri fuoristrada: il ghiacciaio del Bernina, la Presolana, il Monte Baldo, la punta inconfondibile del Cervino e i laghi d'Iseo, Endine e Garda. L'itinerario in MTB che ti propongo parte da Zone, il paese delle misteriose piramidi di terra, raggiunge il rifugio Almici e la cima del Guglielmo prima di scendere nuovamente a Zone seguendo single trail e forestali piacevoli da pedalare anche in estate. All'itinerario proposto è possibile aggiungere tratti ulteriori partendo direttamente dal lago o dalle altre località dei dintorni.
Ambiente incontaminato, traffico ridotto e buona compagnia... cosa chiedere di più a una giornata in bicicletta?
Ho affrontato il percorso che ti descrivo di seguito con tutte queste condizioni ed è per questo che l'ho apprezzato molto: un itinerario MTB ad anello, percorribile anche con una bici gravel o da viaggio, che si snoda tra il passo Crocedomini e il passo Maniva, all'estremità meridionale del parco dell'Adamello, in Lombardia.

La ciclabile del Naviglio Pavese è un itinerario cicloturistico breve, ma davvero interessante. Milano è una grande metropoli e raggiungerla in bicicletta non è sempre facile e scontato. Provenendo da sud, dalla bella città di Pavia, è possibile però seguire la pista ciclabile del Naviglio Pavese che, inoltrandosi tra le campagne della pianura padana e passando a pochi passi dalla Certosa, sale fino a Porta Ticinese, a Milano. Questo itinerario ciclabile si sviluppa lungo il canale spostandosi dalla riva destra a quella sinistra attraverso comodi attraversamenti. Il tracciato è ideale anche per famiglie con bambini data la difficoltà minima e la lunghezza non eccessiva.

Valicare un passo alpino come il Crocedomini in bicicletta non è cosa di tutti i giorni. Bisogna dosare la fatica, misurare le distanze, spingere nei tratti più pendenti, assaporare la brezza e i profumi lungo le piste ciclabili di avvicinamento, fermarsi nel momento giusto, godere di ciò che ti circonda senza dimenticare che la strada da fare è ancora tanta e in salita. L'itinerario cicloturistico inizia in Trentino, nella Valle dell'Adige, e avanza verso ovest solcando prima le placide colline del Garda, superando la Valle di Ledro e la piana del Chiese che qui sfocia nel lago d'Idro.
Da Baitoni si attraversa il confine con la Lombardia entrando in provincia di Brescia e si inizia a far sul serio...
Nel nostro viaggio in bici tutto al femminile, oltre al passo Crocedomini, abbiamo pedalato lungo le sponde di 4 grandi laghi (Garda, Ledro, Idro e Iseo) e di due minori (Loppio e Ampola).

Tutti sappiamo del piacere che percorrere il corso sinuoso della Gardesana ci dona. Raramente ci interroghiamo sulle ragioni di questo piacere, godendo delle sensazioni di armonia e insieme di drammaticità che la strada apre davanti agli occhi, della sua bellezza e preoccupandoci se mai di certificare l’avvenuta fruizioni nel portare a casa un numero imprecisato di fotografie. In effetti nel profondo non c’avevo mai pensato sinché in biblioteca ho trovato un libro trattante la progettazione della Gardesana nei primi del '900 e la sua trasformazione di fine secolo. È stata un’autentica riscoperta; per questo ho voluto ripercorrerla in bici per l’ennesima volta, più consapevole e più critico.

Chi pensa al Mortirolo come un luogo riservato esclusivamente al ciclismo su strada commette un grosso errore! Infatti attorno al Passo della Foppa (questo è il vero nome del valico) si sviluppa una rete di strade sterrate ed asfaltate adatte alla mountain bike in un ambiente assolutamente poco antropizzato e perlopiù isolato dal traffico, lambendo praterie d'alta quota e zone ricche di testimonianze della Grande Guerra. Insomma, un'occasione unica per scoprire quanto di più bello ci possa essere al di fuori del noto percorso “bitumaro”!

La ciclovia Val Brembana corre tra Piazza Brembana a Zogno (e oltre) ripercorrendo il vecchio tracciato della ferrovia che un tempo collegava il capoluogo orobico Bergamo all'alta valle.

La linea ferroviaria fu chiusa nel 1966 e, negli ultima anni venne parzialmente riconvertita in pista ciclopedonale, a tratti condivisa con il traffico locale. La Val Brembana, chiamata così perchè solcata dalle acque del fiume Brembo, è una delle valli bergamasche più interessanti da scoprire in bicicletta, pensa solo che in questo luogo nacque il servizio postale...

Il lago d'Iseo è un ottimo punto di partenza per iniziare un viaggio alla scoperta delle Prealpi e delle valli bergamasche in bicicletta.
Da Riva di Solto, sulla sponda bergamasca, si percorrono circa 190 km su ciclovie, piste ciclabili, strade secondarie promiscue a bassa percorrenza e antiche vie di comunicazione, balconi naturali su forre profonde e incantevoli. La durata del tragitto richiede almeno due giorni, se poi vuoi godere appieno di ciò che ti circonda, consiglio di dedicare tre giornate intere a questo itinerario tra le valli bergamasche.
Sono diversi anni che si parla della realizzazione di una pista ciclabile che percorra l'intero periplo del lago di Garda unendo la sponda trentina, a quella veronese e bresciana in un unico itinerario di 140 km dedicato al cicloturismo.
Nel corso degli anni alcuni tratti ciclabili sono già stati terminati e aperti ai cicloturisti, per esempio tra Torbole e Riva del Garda, dove si unisce alla ciclabile della Valle dei Laghi, verso Salò..., ma finalmente l'intero progetto ha avuto il favore del ministro delle infrastrutture e trasporti e l'area del Garda si avvia a diventare, oltre a quello per i bikers, anche il paradiso per il cicloturismo.
Itinerario in MTB in Val Zebrù che richiede una certa conoscenza della media/alta montagna quindi avere una full con escursione da 150mm non da l'automatica garanzia di sapersi muovere in certi ambienti. Siam mica in un bike park! Si consiglia di munirsi di un abbigliamento adeguato (nel giro di mezz'ora può iniziar a nevicare anche ad agosto a queste quote) e massimo rispetto per la flora/fauna oltre che per i numerosi escursionisti.
L'emozione di una discesa a picco sul lago d'Iseo, il vento tra i capelli, il terreno insidioso, l'acqua sotto di noi. Questa immagine è stata realizzata durante un itinerario in MTB alla Chiesetta di San Defendente, in provincia di Bergamo.
L'antica Via Mala, un nome che racconta già molto di questa strada, collegava la Valle Camonica alla val di Scalve. Ora il vecchio asfalto e i tratti esposti sono stati sostituiti da un nuovo fondo stradale e da gallerie... ma l'antica strada esiste ancora e si può in parte percorrere in mountain bike...
Un tempo l'antica Via Valeriana era l'unica via di collegamento tra Brescia e la Valle Camonica. Il traccitato oggi ripercorre i selciati della vecchia strada per oltre 24 km con saliscendi panoramici sul lago d'Iseo. Strappi tosti, cementate e scalinate ma la ricompensa alla fatica sono i magnifici panorami sul lago!

Il lago di Iseo, conosciuto anche come Sebino, è uno dei bacini della Lombardia. Diviso tra la provincia di Bergamo e quella di Brescia è ancora sconosciuto al turismo di massa ed anche per questo si presta ottimamente alla pratica del cicloturismo. Il giro del lago di Iseo può iniziare da un qualunque paese sulle sue sponde, ma per comodità lo faremo partire da Riva di Solto, sulla sponda bergamasca, dove si può parcheggiare l'auto e mangiare un buon gelato al rientro per festeggiare l'impresa.

Ormai conquistato dal fascino di concepire “il viaggio” come progetto di itinerari con mezzi diversi ma tutti ecologici ho preparato ed attuato questo giro che, con partenza da Varese in MTB mi ha fatto raggiungere il lago Maggiore e rientrare in città percorrendo quattro ciclovie, in parte un sentiero Belvedere panoramico sul lago ed utilizzando due treni per spostamenti in zone più trafficate e meno interessanti dal punti di vista paesaggistico.
Se l'autunno ti riempie la vista e il cuore con i suoi colori caldi, da un senso piacevole per i terreni morbidi, ti rilassa con gli ultimi veri raggi di sole che riscaldano allora non puoi non percorrere la Pedemontana della Reit in MTB. La Pedemontana si presta a svariate varianti in base alla voglia di pedalare e al tempo a disposizione. Noi la percorriamo in versione breve per evitare di incappare nel buio che in questo periodo arriva presto ma appagando vista e gamba con una bella salita.
Partiamo dal centro di Bormio e seguiamo la strada statale dello Stelvio fino all'ampio parcheggio di Pravasivo sulla destra (1411 m).
Per i puri amanti delle ruote grasse si potrebbe arrivar fin qui direttamente in auto. Subito il paesaggio diventa giallo e rosso immergendoci in un bosco di larici.
Il respiro si fa ansimante, il cuore aumenta la frequenza del battito, lo sguardo si volge in alto a sfiorare la roccia ancor prima delle mani per capire dove dirigersi mentre rifugge dalla vista in basso, là dove il canale precipita. Eppure sono salito di qui più volte e disinvolto; cosa succede oggi? Da tanto manco dall’arrampicare e la confidenza con i movimenti non è più quella di un tempo. Inganno me stesso e mi dico che forse è meglio salire il canale più a sinistra, più protetto, ma arrivato a metà capisco che se pure ho appigli non ho appoggi adeguati alle scarpe da corsa che indosso. Devo ridiscendere e faccio tutto lentamente cercando di non pensare a cosa c’è là sotto dove la disattenzione di un attimo potrebbe condurmi. Cerco di ignorare la sensazione di gelo che corre lungo la schiena e finalmente torno sul terrazzino; forse è meglio salire per il canale ancora più a sinistra...
L'autunno infiamma i boschi e anche il Parco regionale dell'Adamello non è immune da questa invasione di gialli e rossi infuocati. L'itinerario in MTB che ti proponiamo unisce il suggestivo anfiteatro in cui si trova il Rifugio De Marie al Volano sormontato dal Pizzo Badile al rifugio Colombè.
La fatica è però assicurata! L'ascesa è impegnativa e tocca pendenze da brivido, ma a denti stretti si arriva a pedalare in uno degli scenari autunnali più belli dell'Adamello... e ne vale davvero la pena!

               

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