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Cicloturismo e viaggi in bici in Lombardia

In occasione della festa del Torrone ci siamo dedicati alla scoperta di una città distante dalle rotte del turismo classico: Cremona. Adagiata sulle rive del Po, la sua posizione centrale nella pianura le ha permesso di divenire, in epoche antiche, un centro culturale ed artistico di tutto rispetto, soprattutto grazie alla presenza (e probabile nascita) del sommo maestro liutaio Stradivari in città. Oltre ad avere una tradizione culturale di tutto rispetto, Cremona presenta una rete museale fitta e variegata ed il suo centro medievale non ha molto da invidiare alle più note mete turistiche del Belpaese. Insomma, se ce ne fosse stato ancora bisogno, abbiamo scoperto come nella nostra penisola siano presenti località turistiche poco conosciute che in altre nazioni sognerebbero di avere.
Dopo sole tre edizioni si è già affermato come uno degli appuntamenti di rilievo del panorama gastronomico italiano. Dal 18 al 20 Novembre torna a Cremona la festa del Torrone, in onore del suo dolce tipico per eccellenza. Quest'anno per gli amanti della cucina e del viaggio vi sarà un motivo in più per raggiungere la città: il tema attorno al quale ruoterà la kermesse infatti è proprio il viaggio, visto dal punto di vista dell'arte e del territorio.
Una faticaccia! Questo è il primo pensiero che mi viene in mente se ripenso ai quei 38 km massacranti che da Brunate conducono a Bellagio sul lago di Como (che abbiamo visitato anche ad Immagimondo 2011). Certo, 38 km non sono molto in mountain bike ed in una mezza giornata di pedalata si possono percorrere tutti, senza poi cadere di sella una volta giunti al traguardo...ma invece che su una bicicletta, perchè non provate ad affrontarli a piedi tutti d'un fiato?!? Siete dei temerari? Allora ecco qualche informazione per organizzare la vostra traversata della dorsale del triangolo lariano a ruota libera!!!
Una visione notturna del lago di Como dalla punta estrema di Bellagio.
 
Il trekking al lago della Vacca e al rifugio Tita Secchi è nato per caso: il programma inizialmente pattuito con il mio compagno di avventure Leo era quello di affrontare due giorni in mountain bike nei dintorni del lago d'Idro eventualmente con altri amici  che, ancora dubbiosi sul da farsi, forse ci avrebbero raggiunto. Trascorso il sabato in sella alla mia mountain bike, annaspando per erti sentieri, lanciandomi a tutta velocità lungo ripide discese  e rischiando la vita ad ogni tornante sui sentieri attorno al lago d'Idro, ho deciso, più che altro per un istinto di conservazione, di rompere il patto suggellato prima della partenza per la provincia lombarda di Brescia e di effettuare in solitaria un'escursione montana invece che trascorrere un'altra giornata pedalando a perdifiato su e giù.
Un week end in trasferta ci ha condotti sulle sponde del lago d'Idro, al confine tra Trentino e Lombardia, per gran parte in provincia di Brescia. Qui abbiamo trascorso una due giorni tra mountain bike e trekking in montagna, riposando in un accogliente quanto semplice campeggio e concedendoci al termine delle escursioni un bagno rigeneratore nelle tiepide acque del lago. Il tutto è stato condito da un sole splendente e dalla compagnia piacevole di alcuni amici.

Un itinerario in mountain bike molto suggestivo immerso nelle propaggini meridionali dell'Adamello. MTB nella zona del passo Crocedomini, lungo mulattiere, sterrate e sentieri in quota. Il panorama delle alpi, il profumo degli alpeggi e i sapori delle malghe della zona accompagnano i mountain bikers in questo territorio al confine tra Trentino e Lombardia.

Il giro del lago d'idro è un percorso MTB in provincia di Brescia che si svolge in gran parte su asfalto e permette di compiere il periplo del lago d'Idro. La sponda orientale regala splendidi passaggi in single track e tranquilli chilometri completamente esenti da traffico mentre la statale da percorrere ad ovest costringe a lottare con le numerose auto di passaggio soprattutto in estate.

Bergamo, ed in particolar modo Bergamo alta, è stata per me una piacevole sorpresa. Non ho una grande stima della pianura padana e delle sue città per quanto riguarda il lato paesaggistico-culturale ma l'occasione di una gita fuori porta è arrivata grazie ad un'amica della zona con cui ho visitato la città alta ed il lago di Endine.

Milano, o in dialetto lombardo Milan, capitale italiana della moda e dei navigli interrati, di recente ha visto il suo imponente Duomo tornare allo splendore.

Infatti ,per quegli sfortunati viaggiatori capitati nel capoluogo lombardo dal 2003 ad oggi, non sarà stato affatto piacevole limitarsi ad ammirare un'intera facciata di impalcature al posto del tanto acclamato capolavoro d'architettura gotica.

I lavori di ripristino dell'immortale Duomo di Milano sono iniziati nel gennaio 2003 e sono proseguiti per oltre cinque anni durante i quali non è solo stato attuato un processo di pulitura dell'intera facciata, ma anche di restaurazione di 12 guglie, 88 teste di statue, 40 statue grandi e molto altro ancora. Finalmente, però, risalite le scale dalla metropolitana dopo essersi lasciati alle spalle quell'acro odore di mondo sotterraneo, si potrà ancora una volta esclamare stupidi “uao che meraviglia!!”

Ottomilacinquecento ciclisti, la Cima Coppi a 2760m, una giornata spettacolare, tanta fatica e tanta soddisfazione. La Stelvio bike di sabato 30 agosto è tutto questo. Partiamo di buon'ora al mattino da Trento per essere in sella quando ancora il sole non picchia forte sulle nostre teste. La fiumana di biciclette che si accinge a salire sui tornanti del passo inizia già qualche chilometro prima di Prato allo Stelvio dove noi lasciamo l'auto.

               

Salta in sella

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