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Attraversare la Sardegna in bicicletta è un viaggio nel tempo e nell'intimo di un popolo ospitale, è un viaggio in un territorio che ti accoglie come se fossi a casa, è un viaggio nel cuore di una terra racchiusa tra mare, cielo e le vette del massiccio del Gennargentu, aride in estate e innevate d'inverno. In questa avventura in bici invernale, tra sterrati poco conosciuti, vecchie ferrovie e nuraghi antichi, abbiamo percorso più di 1200 km di Sardegna, dall'estremo nord al cuore della Barbagia più vera, in tappe di lunghezza media - breve, viste anche le giornate corte date dalla stagionalità. Per questioni personali siamo stati costretti ad interrompere il nostro viaggio sardo ad Orgosolo ma per completare il giro ti suggeriamo anche le ultime due/tre tappe che avremmo dovuto pedalare per raggiungere Olbia.

Se si percorrono il canale Vacchelli e poi il Naviglio di Cremona in bici, ci si ritrova ad attraversare la pianura padana da Spino d'Adda alla città delle tre T passando per Crema. Questo itinerario ciclabile che si sviluppa interamente in Lombardia è quello che mette in collegamento la ciclovia del fiume Adda e la città di Cremona. Adatto a tutti, il percorso è lungo 65 km e può essere affrontato in qualsiasi periodo dell'anno anche se mi sento di sconsigliarti la percorrenza durante le afose e umide giornate estive.

Uno dei cammini che negli ultimi anni sta guadagnando sempre più popolarità tra i pellegrini, ma anche tra i cicloviaggiatori, è quello che collega Norcia, in Umbria, a Montecassino, nel Lazio. Il Cammino di San Benedetto in bicicletta è un itinerario medio – impegnativo che, attraverso strade secondarie, piacevoli sterrati e sentieri, permette di visitare i luoghi chiave della vita del santo nativo di Norcia.

Fatta per l’avventura, per l’esplorazione, per chi ama perdersi e farsi trasportare dalla propria bici. Questa è la sensazione provata quando siamo saliti in sella alla Bombtrack Beyond 1, usata nell’ultimo mesetto intorno a casa.
La ciclabile del Naviglio di Bereguardo si sviluppa in Lombardia, lungo un canale artificiale utilizzato oggi a scopi irrigui. Dalla cittadina di Abbiategrasso, seguendo il Naviglio, si raggiunge Bereguardo dopo soli 22 km di pista ciclabile, facile e pianeggiante. Se vorrai proseguire nel tuo viaggio in bicicletta potrai seguire la nostra traccia fino a Pavia pedalando sull'argine del Ticino prima e lungo la Via Francigena lombarda poi...
La Revelate Designs, azienda di Anchorage in Alaska, è di fatto la manifattura che ha introdotto nel mercato le borse da bikepacking e dopo oltre dieci anni di esperienza, vanta diversi prodotti per il bikepacking unici. Uno di questi accessori è la borsa da manubrio Sweetroll, capiente e facile da applicare alla bicicletta già dal primo utilizzo.  Di seguito trovi la mia recensione e opinione su questo prodotto.
Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di borse da bikepacking e bikepacking, questo modo di viaggiare in bicicletta senza portapacchi, con sacche attaccate direttamente al telaio o ai componenti della bici. C'è chi usa il bikepacking per viaggi veloci, chi per uscite fuoristrada che con le borse classiche da cicloturismo sarebbero difficoltose e chi semplicemente per moda. In ogni caso, questo modo di spostarsi in bici con bagagli disposti in apposite sacche è una realtà sempre più diffusa anche in Italia ed è per questo che è doveroso capirne di più distinguendo le varie tipologie di borse da bikepacking presenti sul mercato, le caratteristiche e gli utilizzi consigliati.

Kicking Donkey è una realtà tutta italiana piuttosto recente. Roberto (ideatore e creatore) è un cicloviaggiatore che ha iniziato a costruirsi le sue borse bikepacking da materiali di recupero. Vedendo che soddisfacevano il loro scopo ha cominciato a prepararle anche per gli amici di pedalate. Da lì quindi, pian piano e non senza difficoltà,  è nata una gamma completa. La sua compagna, Martina, collabora e sostiene questa sua "avventura"...

Lui ti fissa con aria di sfida, tu deglutisci preoccupato, lui è il più grande deserto salato del mondo, tu solo un cicloviaggiatore dei tanti che, dopo centinaia di chilometri, ha raggiunto la superficie candida e brillante del Salar de Uyuni. In bicicletta ti fermi sul bordo, tremi, sei incapace di controllare le emozioni... un sogno si sta avverando e non ti sembra ancora vero. Ti dai un pizzicotto, prendi tra le mani sudate una scaglia bianca, l'assaggi, è davvero sale... non è immaginazione: la distesa di Uyuni è davanti alle tue ruote, non ti resta che partire per una nuova avventura.
La Revelate Designs, fondata ad Anchorage in Alaska nel 2007, è la prima azienda ad aver iniziato la produzione di borse da bikepacking. Dopo alcuni anni, precisamente nel 2013, nasce la borsa da sottosella Terrapin, la prima versione della borsa da bikepacking attuale (seconda versione), l'accessorio di cui parlerò oggi in questa recensione.
Durante il nostro viaggio in Spagna in bici abbiamo avuto il piacere di pedalare numerose strade secondarie, altrettanti cammini e alcune vias Verdes, l’equivalente spagnolo delle nostre ‘vecchie ferrovie’. La prima da noi affrontata è stata la via Verde Sierra de Alcaraz, tra Albacete ed il bel borgo di Alcaraz.
Alcuni la odiano, altri se ne innamorano perdutamente, altri  vi perdono la ragione... la ruta de las Joyas, conosciuta come strada delle lagune in Bolivia, è una delle più terribili e magnifiche sterrate mai percorse in bicicletta nella mia vita. In un'area desolata  della nazione sudamericana, questa lunga carretera sterrata corre tra lagune, voli di fenicotteri rosa e opere artistiche di roccia, create da Madre Natura per ammaliare i  cicloviaggiatori. Se deciderai di affrontare questa strada ci saranno istanti nei quali maledirai te stesso e la tua intraprendenza, inveirai contro la sabbia e urlerai contro il cielo... ma alla fine scoprirai di aver vissuto una delle più indimenticabili esperienze della tua vita.

Visitare la Spagna in bici è un'esperienza meravigliosa. La penisola iberica è una delle nazioni più visitate della Terra per tanti motivi: sarà per gli splendidi siti culturali e storici presenti sul territorio, sarà per l'ottima cucina e i prodotti di qualità, sarà per le lunghe coste con il clima mite e le isole visitabili tutto l'anno e sarà anche un pochino per gli itinerari ciclabili di lunga percorrenza come il Cammino di Santiago, divenuti ormai famosi in tutto il mondo...

Anche noi, dopo tanti vagabondaggi a pedali lontani da casa, abbiamo ceduto al fascino irresistibile di questa terra così variegata da piacere a tutti: abbiamo così deciso di visitare la Spagna in bicicletta accompagnati dalla mitica Nala, la nostra cucciolotta esploratrice.

Durante le uscite in bicicletta con gli amici, tra competizione e poesia, spesso, messi di fronte alla dura realtà di un'effimera sconfitta, ci si arrampica sugli specchi affermando: "Caspita: tu si che stavi pedalando sul serio!". Nel caso della pista ciclabile della val Seriana mai altra affermazione fu più veritiera. Questa vallata della provincia di Bergamo è infatti percorsa dal fiume Serio che, in millenni di duro lavoro, ha disegnato un corso variegato e piacevole da scoprire in bicicletta. La ciclabile val Seriana, che in parte ricalca la vecchia ferrovia dismessa nel 1967, collega Alzano Lombardo a Clusone con una variante all'altezza di Ponte Nossa, che permette di raggiungere Valbondione, località situata in cima ad un ramo secondario della vallata.

Roma, la capitale d'Italia, è una città grande e popolosa. Girare in bici sicuri per le strade della città eterna può sembrare un'utopia ma, se si conoscono i giusti itinerari, diventa magicamente possibile. Percorrere la via Appia Antica in bicicletta è uno dei must per visitare Roma in maniera green.

La "Regina Viarum" fu iniziata nel 312 a.C. da Appio Claudio da cui oggi prende il nome: Appia Antica. In bicicletta si possono facilmente pedalare i primi 16 km (XI miglia romane), dalla Porta di San Sebastiano in pieno centro storico a Santa Maria della Mole, a sud della città.

C'è un angolo di Toscana che vive all'ombra della più conosciuta Val d'Orcia ma che, dopotutto, non ha nulla da invidiarle.
La Val di Merse si colloca nella parte sud occidentale della provincia di Siena e ha tra le sue attrazioni più suggestive l'abbazia di San Galgano, risalente al XIII secolo.
In questo itinerario della Val di Merse in bici, si parte dal parcheggio di questo monumento isolato che deve la sua popolarità alla mancanza del copertura.
Chissà se qualcuno è mai riuscito a trascorrere una notte tra le sue antiche mura sotto un tetto fatto solo di stelle...
Durante #bikethesouth, il nostro viaggio in bici in Sudafrica, da Cape Town a Ermelo, città a meno di 200 km da Johannesburg, abbiamo trascorso quattro giorni anche in Lesotho, il Regno delle Montagne, una nazione poverissima dal punto di vista economico ma ricca di bellezze naturalistiche e paradiso per gli amanti del cicloturismo d'avventura. Strade tortuose, salite infinite, pendenze stratosferiche e persone squisite sono gli ingredienti che hanno reso il Lesotho in bici una delle più belle esperienze del nostro girovagare per il mondo.
Quello che segue è uno specchietto riassuntivo delle varie tappe di #bikethesouth, il nostro viaggio in bici in Sudafrica, da Cape Town a Ermelo, città a meno di 200 km da Johannesburg. Abbiamo trascorso più di due mesi tra Sudafrica e Lesotho cercando di scoprire la cultura e le distanze che ancora dividono le varie classi sociali dopo la fine dell'apartheid nel 1994. Questa avventura africana è stata la seconda, dopo il viaggio nell'Alto Atlante in Marocco, e speriamo ce ne possano essere molte altre perchè quando respiri il profumo del Continente Nero finisci con l'ammalarti d'Africa e non ne puoi più fare a meno...

Uno degli assi portanti del sistema ciclabile dell’Alto Adige è la val Pusteria e sulla pista di fondovalle si innestano numerose diramazioni che scendono dalle valli traverse. Una di esse, proveniente dalle alte vette che segnano il confine tra Italia ed Austria, è la pista ciclabile della Val Casies che unisce Santa Maddalena in Casies a Monguelfo.

La Greenway del fiume Nera è un tracciato cicloturistico che si sviluppa nella provincia di Terni, la parte più meridionale dell'Umbria. Per buona parte dell'itinerario si pedala lungo il corso del Nera e dei suoi emissari seguendo un circuito di interesse naturalistico ma anche culturale e storico. L'intero percorso della Greenway del fiume Nera misura 180 km di strade secondarie, sentieri, argini e borghi abbarbicati, ma la parte che affronteremo in questo articolo si sviluppa dalla Cascata delle Marmore a Ferentillo, ritornando al punto di partenza tramite un percorso alternativo.

               

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