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Per i motivi che ben conosciamo, o anche per loro, sono passati anni prima di riuscire a ripartire per un qualcosa che si possa chiamare un viaggio in bicicletta.

Da un ampio ventaglio di scelte maturato nel viaggiare virtuale che i tempi ci permettevano, abbiamo estratto il Belgio, o meglio la sua parte a nord, le Fiandre, dove vive la comunità fiamminga. Un mondo fatto solo di biciclette e birra, insomma tipo paese dei balocchi.

16000 persone che attendono con pazienza l'apertura delle iscrizioni alla leggendaria We ride Flanders, il Giro delle Fiandre, una delle gare ciclistiche per amatori più importanti al mondo. 16000 persone pronte a sfidare le intemperie e le avversità climatiche! 16000  persone da tutto il mondo che non vedono l'ora di saltare in sella e pedalare su strade mitiche del ciclismo nordico. Una volta sono stato anch'io una di quelle 16000... e come tutti gli altri, sono stato pronto, carico, eccitato! Il termometro segnava 7°C, la pioggerellina tipica delle giornate da leggenda non mancava. Il pavé dei muri fiamminghi attendeva, come ogni anno, di diventare il protagonista per un fine settimana! In condizioni ottimali è un pavé gentile, composto, educato... a differenza di quello cattivo, sregolato, indisciplinato della Rubaix. Ma, nel mio Giro delle Fiandre, acqua e pendenze hanno trasformato in epica una semplice pedalata... 
 

Il sole è gentile, splende in cielo e scalda senza bruciare. È inizio settembre e l'estate non sembra volesene andare nemmeno qua, sulle Ardenne fiamminghe. I muri e i tratti ciottolati sono ormai alle spalle e possiamo pedalare gli ultimi chilometri verso Gent, godendoci il tepore, il paesaggio e le ciclabili. Ormai pregustiamo la meritata birra finale - rigorosamente una Kwaremont - con cui reintegrare i sali persi durante questa Ronde Van Vlaanderen summer edition, la prima edizione "estiva" della cicloturistica sulle strade del Giro delle Fiandre che storicamente si affronta il giorno prima dei pro.

Migliaia di chilometri di tracciati ciclabili segnalati, parcheggi per biciclette a due piani, strutture ricettive per viaggiatori a pedali di ogni sorta, cartine cicloturistiche indistruttibili, servizi bike friendly a ogni angolo e decine di birre artigianali da degustare... no, non si tratta di un sogno, ma di una realtà chiamata Fiandre.
In bicicletta si può pedalare per giorni senza ripercorrere lo stesso itinerario, dai canali all'oceano, dalle città d'arte ai borghi rurali, da nord a sud e da est ad ovest seguendo i cartelli numerati del sistema cicloturistico fiammingo.
La regione più settentrionale del Belgio però non è solo tutto questo: chi cerca la fatica, i mitici muri celebrati nell'annuale Giro delle Fiandre, i circuiti del grande ciclismo internazionale, un' avventura ciclistica, sognando di superare Museeuw sul Koppenberg, è nel posto giusto. Insomma, dagli itinerari ciclabili pianeggianti al sudore sul pavè, le Fiandre in bicicletta sono davvero per tutti...
La rete ciclabile delle Fiandre conta migliaia di tracciati, strade secondarie e piste ciclabili che permettono di scoprire il territorio in libertà e sicurezza.
Seguendo i Knoppunt, i nodi numerati, puoi partire da una cittadina, raggiungerne un'altra e poi ritornare al punto di partenza seguendo un itinerario totalmente differente.
Il percorso ciclabile che collega Gent a Deinze, ad esempio, può cambiare in base alle necessità, agli interessi o alle preferenze dei viaggiatori, il risultato è quindi un itinerario ad anello sempre diverso e stimolante da seguire da soli, con la famiglia o gli amici.
Gent e Brugge sono due tra le località più caratteristiche del Belgio fiammingo. L'itinerario ciclabile che abbiamo seguito per collegarle segue la rete delle piste ciclabili delle Fiandre che punteggiano tutta la parte più settentrionale della nazione. A Gent, città natale del pistard e campione di ciclismo su strada Bradley Wiggins (anche se non tutti lo sanno), consiglio di munirsi delle ottime mappe distribuite dall'ufficio del turismo (a pagamento) riguardanti l'area tra le due località. Nelle Fiandre, così come in Olanda, le piste ciclabili sono costituite da una rete identificata attraverso snodi numerati che vengono riportati sulle mappe apposite grazie alle quali è impossibile perdersi.
Durante il nostro viaggio nelle Fiandre, abbiamo avuto la fortuna di visitare Bruges in bici, grazie alla preziosa presenza di Anne che ci ha accompagnato nell'esplorazione cittadina. Bruges è una delle perle culturali delle Fiandre: città tra le più importanti d'Europa in epoca medievale, ha preservato l'aspetto d'un tempo e dà il meglio di sé se le si concede almeno una notte. Scoprire i vicoli e le stradine di Bruges in bicicletta è stato divertente e ci ha permesso di raggiungere luoghi ed attrazioni che in una visita a piedi avremmo di certo tralasciato.
Quando ci è stato proposto di correre una gara in bici d'epoca e partecipare ai festeggiamenti per il centenario del Giro delle Fiandre non abbiamo esitato un momento a dire sì, entusiasti di poter sperimentare anche questa esperienza che ci mancava! Abbiamo trascorso un week end in cui si è masticato pane e ciclismo in una cittadina, Oudenaarde, diventata teatro di una rivisitazione divertente e divertita delle gesta dei ciclisti d'un tempo. La Retroronde, "gara" che attira ogni anno centinaia di appassionati, è stata solo la cigliegina sulla torta di queste giornate.
Pochi giorni sono sufficienti per rendersi conto di quanto le Fiandre e la bicicletta abbiano una relazione profonda e radicata. Posso certamente dire, senza timore d'essere smentito, che le Fiandre sono una terra in cui esiste la cultura della bicicletta, tanto latitante dalle nostre parti. La bici viene utilizzata come mezzo di trasporto da lavoratori e viaggiatori, atleti e pensionati, bambini ed anziani. Gent, Bruges e persino Bruxelles hanno una viabilità dedicata alle bici, ma ciò che è più importante... i fiamminghi hanno il rispetto: gli automobilisti rispettano ciclisti e pedoni e viceversa, creando una convivenza positiva e tranquilla. Per questo e tanti altri motivi rientriamo da questo viaggio nelle Fiandre in bicicletta con una voglia matta di tornare, per scoprire con più calma le perle nascoste di questa regione del Belgio spesso sottovalutata come meta ideale per chi pratica cicloturismo.

               

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