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Itinerari impegnativi per le vostre vacanze in bici per i più allenati, con dati,tracce gps e informazioni utili

Il miglior modo per scoprire in modo avventuroso la Norvegia è in bici. L'itinerario da Oslo a Bodø ricalca le pedalate del nostro viaggio in bici in Norvegia quando, fiduciosi nel tempo e nelle nostre gambe, partimmo da Oslo con l'intenzione di giungere a Capo Nord senza però mai arrivarci. La destinazione della nostra avventura in bici è stata Bodø, una tranquilla cittadina a nord del Circolo Polare Artico, ad un solo viaggio in traghetto dalle isole Lofoten.
Uno dei tre itinerari ciclabili europei a lunga percorrenza che attraversano l'Italia è l'Eurovelo 5. Questo percorso segue il tracciato della via Francigena Romea da Londra a Brindisi, ripercorrendo la via seguita da Sigerico, arcivescovo di Canterbury che più di 1000 anni orsono si incamminò verso Roma. Il tracciato di Eurovelo 5 non si ferma nel cuore della capitale ma prosegue fino a raggiungere le estreme propaggini meridionali della nostra penisola, attraversando gli Appennini e raggiungendo le coste del mar Adriatico a Brindisi, dopo 3215 km.
L'Eurovelo 7 è il secondo fra gli itinerari ciclabili europei ad attraversare l'Italia. Da nord-est fino a sud, dall'Alto Adige alla Sicilia, nel Bel Paese segue piste ciclabili, strade secondarie, il sedime di vecchie ferrovie... fino a toccare il mare.
Il tracciato Eurovelo 7 inizia a Capo Nord, l'estrema punta settentrionale del nostro continente per poi terminare nel cuore del Mediterraneo, su Gozo e Malta dopo aver attraversato Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Italia. Il percorso è ideale per un viaggio in bici da iniziare in maglione e sciarpa e finire in costume da bagno nelle acque calde del Mediterraneo.
Iniziamo a parlare della rete Eurovelo partendo da uno dei tre itinerari che attraversano l'Italia: la rotta del Mediterraneo. L'itinerario Eurovelo 8 va da Cadice in Spagna ad Atene in Grecia, con un possibile anello aggiuntivo sull'isola di Cipro. In Italia il percorso si sovrappone alla ciclovia del Po, tagliando la pianura Padana da ovest ad est e rappresenta l'unico tratto del tragitto che non si snoda sulle coste del mar Mediterraneo. La presenza dei Pirenei e delle Alpi da attraversare oltre ad altre salite nel tratto orientale rendono questo percorso uno tra i più impegnativi di quelli della rete Eurovelo, ma le migliaia di chilometri lungo la costa ed la sua ubicazione nel sud del continente ne fanno anche un itinerario perfetto per gli amanti del caldo e del sole.

La traversata del Parco Nazionale della Majella in bici può essere affrontata in diverse direzioni. Quella che mi appresto a raccontarti è stata intrapresa da nord a sud iniziando da una frazione di Abbateggio, a una manciata di chilometri da San Valentino in Abruzzo Citeriore (provincia di Pescara) per terminare nella rinomata Pescocostanzo (provincia de L'Aquila), a poche pedalate dal Molise. Visitare il parco nazionale della Majella in bicicletta è un'esperienza che lascia il segno sia per la varietà di paesaggi che si incontrano, che per la Natura apparentemente impenetrabile che avvolge l'intero itinerario ciclabile catapultando i cicloviaggiatori in una sorta di mondo surreale...

Un itinerario MTB di più giorni, sullo stile delle mitiche transalp ma concentrato nel territorio del Trentino Orientale: il Grand Tour del Dolomiti Lagorai Bike è un anello che attraversa territori vicini ma molto diversi tra loro unendo la selvaggia catena del Lagorai alle più frequentate ma sempre spettacolari Dolomiti trentine. Salite toste, discese divertenti, panorami da urlo e passaggi da brivido... questo e molto altro si racchiude nel percorso che si snoda tra Valsugana, Val di Fiemme, Val di Fassa e Primiero.
Ambasciatore del viaggio lento, eterno cicloviaggiatore, amante del cicloturismo, avventuroso, ma anche attento ai piccoli dettagli, Girumin è così, unico e originale. In sella ad una Graziella scassata, ad una bicicletta degli anni '50, ad una mountain bike con borse al seguito, ogni viaggio in bici di Girumin è un'esperienza da seguire, condividere e magari chissà, anche da imitare. L'ultima avventura di Girumin della quale vi vogliamo parlare è stata quella di collegare due festival dedicati alla lentezza e alla bicicletta con un viaggio su due ruote di quasi 600 chilometri: da Portogruaro, in Veneto a Monteriggioni, sulla Via Francigena toscana. Vuoi sapere com'è andata?
Impossibile non essere ispirati dal Monte Bianco, impossibile non guardare lassù e provare rispetto per chi lo ha scalato...
L'idea di affrontare il tour del Monte Bianco in bicicletta mi è venuta circa un anno fa... la voglia di viaggiare e scoprire nuovi posti, incontrare nuovi amici e la passione per le due ruote hanno fatto il resto!
Ho così deciso di iscrivermi alla rando Tour Blanc di 600 km con partenza da Biella...
Sono da poco rientrato da tre giorni di mountain bike in Tirolo e nonostante io sia un montanaro, sono ritornato entusiasta dell'esperienza e sicuro di volerla ripetere in futuro, magari esplorando altre vallate tra le mille che, insieme alle alte vette, costituiscono quel piccolo paradiso terrestre chiamato Tirolo. In MTB l'esplorazione è stata ancora più appagante e seguendo alcune tappe del neonato percorso del Tirolo Mountain bike safari - in totale sono 15 tappe che coprono l'intera regione da ovest verso est – ho congiunto le due cittadine di Pertisau e Kirchberg in tre giorni. 
Luglio con il cielo terso e la pelle esposta al calore del sole. Casco in testa, piedi sui pedali, macchina fotografica adagiata con cautela nello zaino...
In Valle d'Aosta è finalmente arrivata l'estate e le e-bike (in realtà e-mtb!) del progetto Iter della Fondation Grand Paradis fremono dalla voglia di partire per le valli verdi e silenziose dei dintorni.
Siamo nel parco nazionale del Gran Paradiso, un'area immensa dove osano ancora i leggendari gipeti, gli avvoltoi delle Alpi.
Con ardue salite, strade poco trafficate e Natura incontaminata è un posto incredibile per pedalare in piena libertà vivendo appieno la bellezza dei luoghi attraversati... pensavate forse che mi sarei persa l'occasione di farlo?
Il Sellaronda, il giro dei 4 passi, viene ogni anno reso speciale da una giornata durante la quale la cornice naturale idilliaca, migliaia di ciclisti e i quattro valichi alpini sono i veri protagonisti. Le Dolomiti non finiranno mai di stupirmi e di incantarmi, sia che mi ci affacci a piedi, sia che le scavalchi in sella alla bicicletta. Questa volta è toccato alle due ruote regalare emozioni forti in occasione del Sella Ronda bike day tenutosi a giugno. Ma cos'è il SellaRonda bike day? E' una festa della bici e della montagna: sette ore di strade rigorosamente chiuse al traffico, senz'auto ne moto, su e giù per i passi dolomitici immersi tra le guglie appuntite di queste montagne incantevoli. Anche quest'anno erano in tanti a sfruttare quest'occasione...
Questa primavera in occasione di una gara di mountain bike, parlando con un amico, vengo a sapere che stà organizzando la traversata dei monti liguri in mtb. Cosa sentono le mie orecchie!?!?! Erano anni che ci pensavo dopo avere letto un resoconto di un biker che l'aveva percorsa in solitaria qualche anno fa. Avrei voluto farla anche io ma un po' per l'inesperienza riguardo questo tipo di avventura e un po' per impegni di lavoro, avevo sempre a malincuore declinato. Ma questa volta combaciava tutto: compagni di viaggio esperti e 5 giorni di ferie proprio in quel periodo…
1600 chilometri di viaggio lungo la Via Francigena in bicicletta, dai territori anglosassoni alla capitale d'Italia seguendo l'itinerario che il vescovo Sigerico percorse nel 990 per giungere a Roma dopo essere partito da Canterbury 79 giorni prima. Sigerico descrisse dettagliatamente il suo lungo pellegrinaggio lungo l'attuale via Francigena nel diario personale e grazie alla sua preziosa testimonianza ancora oggi è possibile seguire, almeno in parte, l'antica Via Francigena in bici, insieme a migliaia di pellegrini, cicloviaggiatori e viandanti ogni anno.
Viaggiando in bicicletta non si ha la stessa concezione di strada che spostandosi su una macchina o in sella ad una moto soprattutto in certi luoghi come il sud est asiatico. Le strade più belle da percorrere in bici non sono obbligatoriamente quelle con tante curve o asfaltate, quelle in discesa o quelle brevi, le strade più belle da fare sulle due ruote sono quelle che ti fanno emozionare, divertire, ridere, annaspare, bestemmiare, urlare... Il viaggio, ed ancor di più il viaggiare in bici, è uno stile di vita che deve essere affrontato con lo spirito libero da ogni sorta di obbligo, senza mete prefissate da raggiungere per forza, senza velocità, senza fretta: se non arrivo oggi dopotutto, arriverò domani!
Sono trascorsi diversi anni dal nostro viaggio in bici sulle Dolomiti di Trentino, Veneto e Friuli, ma il ricordo del lento vagabondare sulle strade del nord est d'Italia è ancora vivido nei nostri pensieri tanto da permetterci di raccontarti più nel dettaglio le 12 giornate di fatica sui rocciosi Monti Pallidi. Sei pronto a partire con noi?!?
L'altro giorno durante un'escursione in MTB con l'amico Raffaele si parlava delle prossime avventure, rigorosamente in sella, e così mi ha raccontato del suo programma estivo...cinquecento miglia, oltre ottocento chilometri di sentieri... un lunghissimo percorso che unisce Denver, capitale del Colorado, a Durango, città nell'estremo angolo sud-occidentale dello stesso stato. Quest'itinerario che si snoda tra parchi, foreste e montagne è un vero paradiso per bikers e trekkers...scopriamolo insieme.
Di ritorno da una giornata in chiaro-scuro in val di Fiemme. Con un ristretto gruppo di amici ho deciso di affrontare oggi le asperità di una tra le poche granfondo di bici da corsa organizzate in Trentino: la Marcialonga cycling. Siamo partiti all'alba da Trento per salire in auto fino a Predazzo, dove era prevista la partenza alle 7.30 del mattino nel parcheggio antistante gli inquietanti trampolini per il salto con gli sci. Non sono stati sufficienti 4 caffè per ridare vigore alle palpebre che non avevano alcuna intenzione di restare sollevate ed allora, dopo il rituale della vestizione abbiamo ritirato il pacco gara e fieri dei nostri pettorali ben oltre il 2000, ci siamo avvicinati alle griglie di partenza a circa 5 minuti dallo start ufficiale. La foto di rito ed eravamo già in gruppo a succhiar ruote.

               

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