Cicloturismo: percorsi, itinerari e consigli per viaggiare in bici
Partenza dal paese di Cardedu (NU) con le biciclette in auto, dopo pochi Km arriviamo al paese di Lanusei e proprio da questo paese inizia il nostro viaggio!! E precisamente inizia dalla piccolissima stazione ferroviaria, perché dobbiamo trasportare le nostre biciclette in un paese che si trova sule impervie montagne della barbagia, rinomato luogo dell’anonima sarda, il paese si chiama Sadali. Purtroppo, giià dalla partenza incontriamo i primi problemi: non vogliono le biciclette sul treno, anche se il giorno prima abbiamo telefonato alla stazione e ci avevano decantato la più bella ferrovia del mondo ritenendola meglio delle ferrovie Svizzere o Austriache e che era possibile caricare le nostre biciclette pagando un sovrapprezzo al normale biglietto ferroviario (2,58€) per ogni bicicletta, (e 10,50€ solo andata per le persone). Dopo varie discussioni con il capostazione e gli addetti vari, riusciamo a farci attaccare una carrozza nella quale ci accomodiamo noi quattro con biciclette ,il bigliettaio e nessun altro, mentre nelle altre 2 carrozze ci sono turisti che andranno a visitare proprio il bellissimo paese di Sadali e si fermeranno a mangiare in un ristorantino del paese per degustare il famoso menù alla “Barbagina”.
E finalmente è arrivato il momento di iniziare la mia avventura in bicicletta in Nuova Zelanda... Ieri sera sono arrivato ad Auckland ed oggi è il mio primo giorno in Nuova Zelanda. Come mi aspettavo, la temperatura non è proprio estiva e ad accogliermi questa mattina appena sveglio è stato un cielo grigio carico di pioggia. Per ora non ho visto ancora molto della città più grande della Nuova Zelanda dato che mi sono dedicato allo shopping: ho infatti acquistato la bicicletta e un po' dell'attrezzatura che mi servirà per viaggiare qui, il resto lo cercherò a breve. Lunedi ritirerò tutto e se va bene martedì sarò sulla strada per Thames.
Un solo giorno di lavoro mi divide da Auckland e da due mesi in terra Maori, la terra della lunga nuvola bianca (Aotearoa).Fino ad oggi, mentre trascorrevo le settimane lavorando, non potevo muovermi dalla Lockyer valley dove ero e da Stanthorpe dove sono ora, non avendo a disposizione alcun mezzo. Percio` nei giorni liberi avevo un sacco di tempo per pensare, scrivere, leggere, chiacchierare e ogni tanto...studiare inglese. Ultimamente mi sono dedicato alla lettura della guida sulla New Zealand acquistata a Brisbane qualche settimana fa. Leggendo, ho sognato il viaggio che sarà (è uno dei momenti che preferisco di un viaggio). Nella mia mente ha preso forma l'avventura che giovedì inizierà realmente, non molto differente da quello che mi sembrava un buon itinerario inizialmente.
Il mio primo viaggio in solitaria, in Corsica in bici, non poteva essere effettuato se non in un'occasione speciale ed infatti è stato il mio regalo di laurea. La programmazione è stata a dir poco approssimativa visto che nel pomeriggio di un venerdì mi sono messo a pensare al viaggio (doveva essere realizzabile in una sola settimana, vicino, economico e in un paese dove la temperatura fosse accettabile anche ad inizio febbraio) e la domenica sono partito. Inizialmente l'idea era quella di percorrere un tratto della ciclabile del Danubio: vicina al "mio" Trentino ma certamente lontana dal "caldo" che cercavo... scartata! Altra idea: la Camargue e la costa meridionale della Francia fino a Barcellona (dove sarei andato a far visita ad una zia): troppo distante... non è fattibile!
La Sicilia in bicicletta. Dalla salita all'Etna fino al caotico traffico palermitano, tra templi e cannoli! La Sicilia è sempre stata una meta ambita dai cicloturisti, sia per il clima ideale, sia per la possibilità di coniugare le lunghe pedalate a due passi dal mare con la visita ad opere architettoniche di rara bellezza. Anch'io sono rimasto stregato da questo connubio e, ancora una volta in compagnia dell'amico Nicola, ho voluto conoscere questa terra ricca di contraddizioni. Il nostro viaggio partito da Catania, ci ha portato a scalare l'Etna ancora freschi. Dopodichè ci siamo diretti a Sud, raggiungendo la tranquilla e splendida Siracusa. Una deviazione verso Ovest ci ha portato ad attraversare la terrificante zona nei pressi di Gela per poi raggiungere Agrigento (che scempio quei palazzi a due passi dalla valle dei templi!) e proseguire fino a Trapani. Da qui siamo saliti ad Erice ed abbiamo concluso il tour spostandoci fino a Palermo.