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Se potessi decidere a che ritmo vivere la vita, sceglierei il ritmo di Skoura: senza assilli, senza stress... lentamente. Il palmeto è un dedalo di vie e viuzze polverose in cui è incantevole perdersi e vagare senza meta per ore.
Raggiungerlo dopo aver pedalato sotto il sole cocente lungo la breve ma infuocata strada che divide questo villaggio dalla cittadina di Ouarzazate ti fa apprezzare ancor più il dolce refrigerio dell’ombra di palme e ulivi.
Dopo un paio di giorni di viaggio in bici in Marocco, siamo già conquistati!
Il risveglio è dolce e luminoso e dopo il diluvio di ieri il sole splende e possiamo ripartire fiduciosi, convinti che anche la giornata odierna ci possa riservare piacevoli sorprese.
E chi l'avrebbe mai detto di soffrire il freddo in Marocco?
La giornata che ci condurrà a valicare il passo Tizi N'Titchka inizia subito sotto cattivi auspici dato che la sveglia ci viene data dal tintinnio della pioggia sulla copertura tesa della tenda.

Già essere in Marocco, dopo l'inizio di giornata, è un miracolo: bici pesanti, scatoloni troppo grandi, addetti pignoli... ma alla fine ce l'abbiamo fatta e ci siamo tuffati indietro nel tempo di un paio di secoli, pedalando tra i vicoli della periferia di Marrakech prima di dirigerci verso i pendii settentrionali dell'Alto Atlante.

Prima di raccontarti le nostre avventure questa volta abbiamo deciso di darti tutte le informazioni utili relative al nostro viaggio in bici in Marocco. In questa pagina troverai la mappa del percorso da noi seguito, le tracce GPS scaricabili, i dati tecnici tappa per tappa e le informazioni che reputiamo ti possano servire per affrontare il tuo viaggio in Marocco in bici. 

Il rientro ha sempre un sapore agrodolce. Il piacere di riabbracciare familiari ed amici ha un retrogusto nostalgico quando si ripensa alle giornate appena trascorse lontano. Il viaggio in Marocco in bici appena concluso non fa eccezione: è piacevole tornare a dormire nel letto di casa, ripristinare una routine che tra qualche settimana sarà già noiosa, ma resta l'idea di voler ancora essere lì, scoprire di più, conoscere più a fondo, vivere altre emozioni e relazioni.

Mi resteranno nel cuore e nella mente i ricordi di quei paesaggi lunari, brulli e sconfinati dell'Alto Atlante marocchino. Non dimenticherò quegli sguardi nomadi di volti senza nome, pungenti e sereni, talmente profondi che si rischia di perdere la bussola nel turchese di quell'iride berbero, magico come la terra che lì ospita.

               

Salta in sella

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