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Salite in bicicletta: come sfidare i terreni e le pendenze

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Per andare in salita ci vogliono solo gambe? Introduco l’argomento cercando di sfatare uno dei più diffusi luoghi comuni.
Affrontare le salite in bicicletta comporta senza dubbio un notevole lavoro di gambe ma vediamo più in dettaglio in cosa consiste questo movimento: il nostro corpo si trasforma in una leva che aziona i pedali.
Si tratta di un movimento che interessa tutto il sistema muscolare: le gambe imprimono potenza, il bacino svolge un ruolo di perno, la schiena e le braccia sono la resistenza.
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Salite in bicicletta: come comportarsi

 
L’errore più banale è quello di spingere solo con le gambe il che comporta una dispersione di energia. Abituiamoci prima di tutto a piegare busto e gomiti in avanti ( le braccia devono essere quasi attaccate ai fianchi, mai larghe) e ad utilizzare la trazione dei dorsali (devono essere “in tiro”, non rilassati). Vi accorgerete ben presto che lo sforzo risulta più efficace.
Importantissima è anche la posizione sui pedali: per chi non ha gli sganci rapidi è importante posizionare il piede all’altezza giusta, indicativamente l’altezza giusta è quella dove finisce la linea delle dita del piede. E’ molto importante saper dare la spinta giusta: concentratevi sul tallone, è questa la parte da impiegare ogni volta che si affonda sui pedali (attenzione, non sto dicendo di mettere il tallone sul pedale!).
salita1Per imparare questa semplice tecnica provate a fare qualche affondo deciso, tipo sprint finale del giro d’Italia e vi renderete conto di come questo accorgimento implementa la potenza della vostra pedalata.
Capita spesso lungo i nostri itinerari di trovarsi di fronte a salite più simili a pareti verticali che a strade: spesso sono brevi tratti, altre volte no. 
Il primo consiglio è di affrontarle solo se siete allenati: un fisico non abituato può andare seriamente in crisi. Il secondo è di dosare il più possibile lo sforzo, valutando passo per passo la reazione dell’organismo. Se invece l’allenamento non vi manca, ma trovate che la pendenza sia più ostica del solito, allora il consiglio è quello di affrontarla zigzagando; un espediente ben noto anche tra camminatori di alta montagna.
 
Oltre ad essere già di per sé faticose, le salite in bicicletta hanno spesso ulteriori elementi peggiorativi che si aggiungono alla pendenza: la consistenza del fondo incide notevolmente. salita3Le piogge possono trasformare un sentiero in un campo di battaglia, imponendo una tecnica MTB diversa per districarsi nel fango: innanzitutto cercate la traiettoria più pulita (di solito è all’esterno), inserite un rapporto più duro per dare migliore motricità alla ruota posteriore, e mantenete il busto ben avanti per non scodare troppo.
 
Nelle salite in Mountain bike su sentiero con ostacoli quali rocce, radici e gradini è necessario affrontarle con la dovuta agilità. Quello che dobbiamo fare è copiare il più possibile la forma dell’ostacolo: innanzitutto non siate rigidi ma il più possibile elastici, il resto vien quasi da sé. Non è necessario sollevare ruota davanti e dietro come fanno i campioni del salto: è sufficiente distribuire il baricentro in modo che il nostro peso non gravi sulla ruota che affronta l’ostacolo. Pertanto arretreremo col busto quando affrontiamo l’ostacolo con l’anteriore, e porteremo il busto in avanti per far scorrere la ruota dietro.
Per concludere un ultimo ma fondamentale suggerimento: avere sempre una scorta di liquidi e zuccheri. Pedalare in salita comporta una costante integrazione dei sali minerali e delle energie consumate. La frutta fresca, specie se di stagione ne contiene in abbondanza e di ottima qualità: pertanto è buona norma metterla nello zaino.
 
Le salite in bicicletta spesso risultano molto difficili da superare ma, dopo aver acquistato la tecnica giusta e con un buon allenamento, tutto risulterà più facile! Iniziate con il testare qualcuno dei nostri percorsi (potete scaricare i file GPS gratuitamente!)... buone pedalate!!!
 
 
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Raffganz

Vivo nella provincia di Modena ma appena posso, scappo dalla pianura per esplorare gli Appennini e le Alpi in mountain bike.
Adoro pedalare nella natura, lontano dal traffico, immerso completamente nel silenzio dei boschi. Da un po' di anni a questa parte viaggio anche all'estero portandomi dietro la mia fedele mtb, dopo Perù, Tenerife, Creta, i Balcani da cui è nato un libro: Da Trieste a Spalato passando per Sarajevo e Mostar
In quest'ultimo anno sono nati tre nuove pubblicazioni legate alla mountain bike: Adrenalina in MTB: 12 itinerari tecnici e panoramici nel centro-nord Italia nella quale sono presenti itinerari fuoristrada tecnici e spettacolari, MTB in trincea: 12 itinerari sul fronte italoaustriaco dal Passo del Tonale a Caporetto con 12 itinerari lungo i sentieri della Grande Guerra e La Mountain Bike pezzo per pezzo