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La pulizia del sensore CCD di una reflex digitale

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In questo articolo vedremo come gestire una delle fasi più delicate della manutenzione della nostra macchina fotografica reflex digitale: la pulizia del sensore CCD o CMOS. Chiunque possegga una reflex digitale con obiettivo intercambiabile sa come capiti piuttosto di frequente che della polvere si posi sul nostro sensore producendo dei fastidiosi puntini neri sui nostri scatti. Porre attenzione nella fase di sostituzione dell'obiettivo dilata gi intervalli di pulizia ma non li risolve, perciò di seguito vedremo quali sono i materiali necessari e le operazioni richieste per effettuare una buona e sicura pulizia del sensore senza incorrere nello spiacevole inconveniente di rovinarlo (non sarebbe piacevole dover sostituire il sensore, soprattutto per i vostri portafogli!).
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Nonostante questa operazione sia delicata, credo che ogni fotografo debba essere in grado di effettuare della manutenzione ordinaria della propria attrezzatura senza dover ogni volta ricorrere ad un negozio specializzato o al rivenditore di turno, soprattutto perché se vi capitasse di sporcare il sensore in viaggio, dovrete essere in grado di arrangiarvi (le foto da me scattate in Australia e Nuova Zelanda sono ricche di polvere perché a quel tempo io "non mi fidavo" ad effettuare la pulizia). Con un po' di delicatezza e di pratica sono sicuro troverete questa procedura semplice ed adirittura appagante.

Cosa vi serve

Iniziamo dunque elencando il materiale necessario per poter effettuare la pulizia del nostro sensore:
  • liquido ad alta volatilità: metanolo (liquido eclipse in un negozio di fotografia) o etere etilico (farmacia);
  • pennellino in martora n°14 (negozio di belle arti);
  • pompetta per la pulizia delle lenti (negozio di fotografia);
  • tessuto puro libero da contaminanti PEC*PAD (negozi fai da te);
  • elastici.

Cosa non vi serve

  • semplice stoffa o fazzoletti di carta
  • il liquido di pulizia delle lenti

Procediamo ora ad analizzare le varie fasi per la pulizia del sensore.

Preparare gli strumenti

Innanzitutto dobbiamo preparare il pennellino con cui andremo a pulire il filtro anti-aliasing che ricopre il nostro sensore (sì, ciò che puliremo non sarà fisicamente il sensore bensì un filtro che lo ricopre). Utilizzeremo il pennello piatto numero 14 perchè ha una larghezza di 15,5mm e quindi adatto alle dimensioni del sensore. Prendiamo un tessuto puro (solitamente venduto in panni 10x10cm) ed avendo cura di toccarne la minor superfice possibile, applichiamolo sulla spatola del pennello ripiegandolo su se stesso fino a farlo coincidere con le dimensioni del pennello stesso. Utilizziamo un elastico per bloccare il tessuto al manico del pennello ed appoggiamolo avendo cura di non lasciare il tessuto sospeso. Controlliamo di aver caricato la batteria della nostra reflex completamente se la fotocamera ci consente di sollevare lo specchio tramite la specifica funzione interna. In alternativa, se siamo costretti ad utilizzare lo scatto flessibile, facciamo attenzione che esso sia ben bloccato.

La fase di pulizia

Ora potremo procedere con la fase di pulizia vera e propria. In questa fase si dovrà essere il più decisi e veloci possibile, lasciando il sensore scoperto il periodo strettamente necessario alle operazioni di pulizia. Una volta tolto l'obiettivo dalla sua sede, con la pompetta soffiamo in tutto il box contenente lo specchio per eliminare la polvere più grossolana. Ora possiamo procedere ad alzare lo specchio. Una volta eseguita questa operazione, soffiamo con la pompetta nuovamente nel box e quindi versiamo due gocce di metanolo o etere etilico sul tessuto. Passiamo delicatamente la testa del pennello sul filtro. Procediamo da destra verso sinistra mantenendo una certa inclinazione. Invertiamo quindi il senso di pulizia ripassando una seconda volta sul sensore. A questo punto controlliamo che non siano rimasti aloni del liquido utilizzato sul sensore (filtro) e innestiamo l'obiettivo sulla macchina. Possiamo ora chiudere lo specchio e procedere ad effettuare una verifica dei risultati ottenuti. Il tempo impiegato per effettuare queste operazioni dovrebbe mantenersi al di sotto del minuto circa. Per la verifica scattiamo su una superfice bianca con il diaframma chiuso al massimo. Se notiamo sulla nostra foto, da un controllo con lo zoom on-camera, residui di polvere, possiamo procedere nuovamente alla pulizia sostituendo il panno che ricopre il pennellino.
Se avete raggiunto un grado di esperienza tale da voler pulire in autonomia il vostro sensore forse è ora di pensare ad espandere il vostro corredo. Vi potrebbe interessare questo articolo: L'attrezzatura fotografica per fotoamatori

Come già detto, tengo a sottolineare il fatto che questa operazione è delicata e si deve prestare particolare attenzione nello svolgerla. Per questo tengo anche a sollevare me stesso da qualsiasi responsabilità per eventuali danni causati a seguito di operazioni qui descritte. Siate prudenti!

Questa semplice ma al tempo stesso delicata operazione va effettuata ogni qual volta si renda necessario e dovrebbe rientrare nelle operazioni di manutenzione ordinaria del nostro corredo fotografico così come la pulizia delle lenti. Se avete già effettuato scatti "rovinati" dalla presenza della polvere è comunque possibile con una lenta opera di post-produzione "pulire" lo scatto, quindi non vi disperate. Certamente è molto più veloce effettuare una costante pulizia del sensore che non sistemare in camera oscura digitale decine di scatti.

 
 
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Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.