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Piste ciclabili italiane: due futuri esempi di valorizzazione del territorio
Tutto si può dire in questo periodo dilaniato dalla pandemia tranne che il mondo del cicloturismo italiano e della mobilità alternativa non siano in costante fermento. Sempre nuove realtà si affacciano nel settore e le amministrazioni locali cercano di stare al passo con i tempi al fine di incentivare la mobilità sostenibile e garantire una maggior sicurezza alle persone appassionate di questo meraviglioso sport. La notizia dell'inizio lavori di due tratti di piste ciclabili in Italia è fresca fresca e noi la condividiamo con piacere.
In questo articolo
Pista ciclabile lungo il fiume Montone fino all'Adriatico
Come dicevo, tutta questa attenzione da parte dei comuni e delle regioni coadiuvati da equipe di esperti del settore bike in ambito urbano ed extraurbano si sta traducendo in concretezza, tassello dopo tassello; infatti è notizia di pochi giorni fa che, alle porte di Forlì, verrà realizzata una nuova pista ciclopedonale che collegherà Castrocaro al mar Adriatico lungo il corso del fiume Montone fino al Lido di Dante, a pochi chilometri da Ravenna.
Questo tracciato di poco meno di trenta chilometri andrebbe ad integrarsi nella rete ciclabile già presente e realizzata nel 2008, con l'obiettivo di completare un percorso della lunghezza totale di 55 chilometri. I lavori saranno curati dalla regione Emilia-Romagna e l'opera avrà il duplice scopo di permettere il controllo costante delle piene del fiume e promuovere il territorio attraverso un turismo green.
Maggiori dettagli sono reperibili sul sito della regione a questo link.
Pista ciclabile tra Firenze e Prato
Ma non è finita! Infatti è in corso un altro progetto, questa volta in Toscana e più precisamente tra Firenze e Prato, per la realizzazione di un tracciato dedicato a bici e pedoni che colleghi le due città per una distanza complessiva di 12 chilometri. La superciclabile Fi-Po in realtà è stata approvata già a novembre ma è di questi giorni la presentazione del progetto.
Sono in previsione passerelle, ponti, viadotti e sottopassi ciclabili, ma l'aspetto più interessante di questo progetto è la volontà di posare un asfalto riciclato con basse temperature di lavorazione, ottenendo così un risparmio energetico e una riduzione delle esalazioni durante la posa, con conseguente risparmio in termini di CO2 emessa.
Completano il progetto la posa di apparecchi illuminanti a led con sensori di presenza e videocamere nei punti strategici. Puoi trovare tutte le informazioni relative a questo progetto sul sito del comune di Firenze a questo link.
Un auspicio per il futuro
Diciamo che passo dopo passo il Belpaese si sta dotando sempre più di infrastrutture a favore della mobilità dolce, implementando il reticolo ciclabile già presente in Italia, con l'auspicio che si perfezionino tassello dopo tassello tutte le criticità locali determinate dalla massiccia antropizzazione del territorio e dalla folta presenza di strade trafficate e molto pericolose per il ciclista.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico