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Phnom Penh: dove sorge ancora il sole

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Nella Cambogia centrale dove il fiume Tonle Sap si incontra con il leggendario Mekong fra distese di riso e campi allagati stagionalmente, si estende la capitale di Kampuchea: Phnom Penh. Traffico confuso, immondizia lasciata in balia di topi e blatte, lussuriosi turisti in cerca della donna perfetta a pagamento, Phnom Penh non è propriamente la città dei sogni a un primo rapido sguardo, ma scavando lentamente nel suo recondito si possono scovare tanti scorci che profumano di quotidianità casalinga e tradizioni.
 
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Nel 1975 l'illusione del popolo cambogiano di pace e giustizia sfociò nel massacro fratricida del governo dei Khmer rossi, culminante nella S-21, l'ex-scuola adibita a prigione dove venivano torturati spesso a morte, i nemici del regno e nei campi di sterminio di Choeung Ek, a sud della città dove furono rinvenuti di recente oltre 18000 cadaveri seppelliti in fosse comuni. venditore amache phnom penh cambogiaOggi Phnom Penh riesce ancora a respirare nei vicoli del centro dove i bambini si inseguono ridendo o nei ristoranti dove si lavora per 12 ore consecutive con il sorriso sulle labbra, guadagnando abbastanza per mantenere un'intera famiglia. La gentilezza ed il colore di questo popolo potrebbero conquistare chiunque facendolo sentire a casa e forse per questo motivo si resta ancora più scossi dai problemi che lo affliggono come la prostituzione e la violenza nelle famiglie. Cinque bimbi sono sdraiati su una stuoia, stirata su un marciapiede che costeggia le alte mura del palazzo reale di Phnom Penh e della Silver Pagoda. venditrice fiori phnom penh cambogiaSu questa strada secondaria non passano tanti turisti e chi, per caso, capita su questo freddo asfalto è spesso incurante di ciò che vede. I bambini disegnano, giocano, corrono, riposano, vivono qui, questa è la loro casa, senza mura, senza pareti, il tetto è il cielo sterrato sopra le loro teste. Spesso ho pensato al significato di casa e mai come ora ho compreso ciò che realmente rappresenta: casa non sono quattro mattoni, un bel pavimento piastrellato e tutti gli inutili suppellettili che la ingombrano.bambini strada phnom penh cambogia Casa sono le persone che ci amano e che, nonostante le avversità della vita e le difficoltà, ci proteggono e pensano a noi, che non ci lasciano soli. Guardando la complicità dei cinque fratellini, fissando gli occhi della madre ricolmi di riconoscenza per qualche quaderno ed alcune penne, scrutando il volto corrucciato di un padre che si spacca la schiena ogni giorno senza riuscire ad offrire nulla di più di una volta stellata alla sua famiglia, ho compreso realmente il significato della parola casa ed ho provato una forte nostalgia. buddha pagoda d argento phnom penh cambogiaOgni giorno è dura la vita sui grigi marciapiedi di Phnom Penh, ma la speranza è come sempre l'ultima a morire, per fortuna!buddha palazzo reale phnom penh cambogia

Quello che avete letto è il racconto delle nostre sensazioni vissute nella capitale della Cambogia. Per chi fosse interessato alla visita abbiamo anche redatto una guida su Phnom Penh, la perla d'Asia ed una sulla Cambogia e le 10 mete da non perdere.

Questo articolo fa parte del diario di viaggio tenuto in diretta del progetto Downwind. Se volete leggere le altre puntate, ecco qui tutti gli articoli dei nostri dieci mesi in bicicletta nel sud est asiatico.

 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!