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MTB al confine: Rychlebské stezky e la border line in Repubblica Ceca
Per più di due giorni pedaliamo nei boschi del nord nella regione di Jeseníky, sulla border line ceco – polacca ed all’interno del bike park Rychlebské Stezky, uno dei più rinomati di tutta la Repubblica Ceca.
Uno sguardo al passato
Le terre di confine sono da sempre luoghi a sé, dove la percezione dello spazio diventa vitale, dove l’instabilità e l'insicurezza sociale si coniuga con le opportunità derivate dagli scambi commerciali e culturali. Non fa eccezione la regione di Jeseníky, nella Moravia settentrionale, al confine con la Polonia. È una terra di termine, contesa tra colline e pianura, acqua e boschi, sole e neve, un piccolo paradiso ondulato con molti tesori naturali e storici.
Jeseníky ha vissuto le conseguenze tipiche delle terre di mezzo. Dopo la seconda guerra mondiale la popolazione prevalentemente tedesca venne sfrattata e le loro case furono lentamente ripopolate dai cechi. La frontiera ed i luoghi limitrofi rimanevano comunque luoghi "caldi", presidiati, senza possibilità di accesso alle persone comuni. La mancata libertà di movimento si rifletteva anche sulle possibilità economiche; la povertà era tangibile e l’illegalità a volte era l’unico modo per provvedere alla famiglia (tutto il mondo è paese).
Attualmente però questo lascito si rivela uno dei punti di forza in quanto tali luoghi, protetti dagli sguardi altrui per decenni, sono rimasti ancora integri nella loro natura (fauna e flora) preservando la loro autenticità e mantenendosi sostanzialmente incontaminati.
Il confine è un tracciato definito sul territorio da una serie di paracarri in pietra ma allo stesso tempo è una linea immaginaria, in quanto il paesaggio si estende senza soluzione di continuità a nord come a sud tra le due nazioni. Nella sua interezza la regione presenta luoghi di ampio respiro storico, dove la natura può fare prodigi e miracoli.
Negli ultimi anni il numero dei luoghi da visitare per rilassarsi e divertirsi è molto aumentato. In estate è possibile utilizzare le tante piste ciclabili ben segnalate o passeggiare lungo gli antichi sentieri usati per andare a caccia e per funghi (diffusa attività nazionale ereditata dal periodo comunista). In inverno i motivi di visita sono i rinomati centri sportivi invernali, i centri termali, i monumenti storici e gli eventi culturali.
L’ente del turismo Ceco è impaziente di promuovere questi incredibili percorsi nella la natura selvaggia di Jeseníky.
Il Bike park Rychlebské Stezky
Rychlebské stezky è una fitta rete di vie all’interno della foresta di faggi ed abeti rossi. Qui si possono trovare sia antichi sentieri rocciosi che moderni trails. Tutte le vie sono percorribili anche in caso di pioggia, con la dovuta attenzione. Punto di partenza è il centro informazioni Rychlebské Stezky presso il villaggio di Černá Voda. Tale punto offre una serie di servizi come centro di prova e negozio per le bici, scuola di mountain bike, officina di manutenzione e riparazione di biciclette, bar e souvenir.
I vecchi sentieri di caccia, pavimentati in pietra e costruiti oltre un secolo fa, versavano in un profondo stato di abbandono. Dalla primavera del 2009 sono iniziati i lavori per recuperarli ed adattarli alle “esigenze dei biker”, creando dei circuiti con preciso verso di percorrenza ed indicati con cartelli in legno muniti di logo (cerchio verde), nome ed anche lunghezza.
Una bella e comoda strada forestale, prima asfaltata e poi sterrata (in alternativa si può usare una via pavimentata con blocchi squadrati di sasso più erta) ed una spettacolare via di arrampicata nel bosco con passaggi anche su passerelle in legno, ci permettono di spostarci in alto. A diverse quote partono i vari trails, progettati per mountain bikers che posseggono indubbiamente buone capacità di guida.
Ogni tracciato contiene elementi ed ostacoli diversi perciò differenti sono i gradi di impegno. Il più gettonato dal nostro gruppo si chiama Sítko – Velryba in quanto si dimostra un buon compromesso fra velocità e tecnica. Lo scatto fotografico qui sotto documenta il passaggio sopra uno dei tanti massi, un secondo prima del mio scivolone con conseguenti escoriazioni (quando la guida vi dice di non frenare data la superficie viscida del legno, voi non frenate!). Ciò non ha fermato la mia marcia anche se il contraccolpo psicologico c’è stato e per un po’ ne sono rimasto condizionato.
La collina più praticata si chiama Sokolí vrch (monte falco) dove si trova probabilmente la pista più famosa e popolare della Repubblica Ceca: Superflow. Essa è piena di curve ed onde inclinate che possono essere guidate o addirittura saltate a seconda dell’esperienza. Il terreno è più argilloso che pietroso, molto fluido ed agevole: un vero spasso.
I percorsi possono essere liberamente combinati. Diamo uno sguardo anche alla nuova black line, decisamente rivolta ad un pubblico di equilibristi vista la conformazione e posizione dei grandi massi da superare. Un plauso va alla nostra guida Jan che battezza la corretta linea.
Altro sentiero impegnativo è il Galles Trail: in primis per raggiungerlo si deve affrontare una salita con pendenze importanti e su terreno non sempre stabile, poi si dimostra davvero tecnico nel suo incedere roccioso. Come ricompensa noi temerari possiamo godere della vista sulle creste dei Monti Rychlebské e sulle pianure polacche.
In MTB sulla Border line
Dopo i singletrail Moravský Kras ci diamo ai percorsi naturali. Sulle colline di Jeseníky il bosco di conifere è segnato da una lunga ferita: il confine ceco – polacco. In parte sentiero, in parte stradella erbosa, corre per svariati chilometri e fa parte di un suggestivo anello costituito da semplici strade forestali e single trails, tutti segnalati e percorribili in bici, di circa 30 chilometri.
Grazie allo staff di Czech MTB Holidays vaghiamo in un luogo selvaggio, dove la natura appare vergine e dove respiriamo aria davvero pulita. Ricade nel comprensorio sciistico Bonera Ramzová, infatti nostro punto di appoggio per pranzare è la baita Paprsek. Alle quote più elevate il bosco si dirada facendo spazio ad un fitto tappeto di mirtilli: una visione assai nordica. Da alcuni punti panoramici di eccellenza si può comprendere l’armonia e la vastità del luogo.
Riassumo brevemente la quantità di dinamiche. Le salite possono essere semplici, su strade asfaltate o sterrate mentre le discese, come nel nostro caso, possono essere vertiginose quindi molto veloci. Ci sono sentieri quali una semplice striscia terrosa fra i mirtilli oppure disposti lungo un crinale boschivo ove è divertente rincorrersi. A voi la scelta.
La ricerca della pace e della bellezza qui sulla border line e lungo le vie del bike park Rychlebské Stezky sublima fondendosi con l’adrenalina.
Confesso infine che ritrovo una certa pace e serenità pure nell’idromassaggio del centro benessere dell’hotel Helios a Lipová – lázně.
Foto 1-4-5-6-7-8 di Petr Slavik
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