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La Murgia Materana in bicicletta
Scritto da Vincenzo
Rocco Papaleo cantava “Tu che ne sai, l'hai vista mai Basilicata is on my mind”, in effetti se se ci vai per la prima volta è la fine. Ti rimane non solo nella mente ma soprattutto nel cuore, l’atmosfera che si respira è unica, la senti, la riconosci. Colline verdi, gravine e chiese rupestri, pedalata dopo pedalata ti senti coccolare dai sali e scendi della Murgia materana che ti fanno compagnia.
Partiamo da Matera direzione Taranto, l’antico percorso della via Appia, svolta a destra e su verso la murgia in contrada Murgia Timone.
La partenza di questo itinerario è la città di Matera, capitale della cultura del 2019 e non puoi lasciarla senza prima averla visitata: scopri qui le 10 cose assolutamente da vedere a Matera.
Tra Basilicata e Puglia
Siamo subito rapiti dai primi insediamenti rupestri, nicchie e camere ricavate nella pietra costeggiate dal torrente Gravina che scorre tra le insenature. L’importanza di questi luoghi è data dal rinvenimento dei primi insediamenti umani che risalgono al Paleolitico, favoriti dai fiumi e dalle aree fertili.
Seguiamo la strada che costeggia l'area fino ad arrivare al punto panoramico che si apre con questa vista spettacolare su tutta Matera. L’impatto è davvero suggestivo, di fronte, come una foto panoramica, le case che si arrampicano sulla pietra, a sinistra le montagne con le cime ancora innevate e a destra la murgia che scende verso i confini di Puglia, il parco della Murgia Materana.
Seguiamo la strada che da asfalto diventa sterrato, si sale sempre di più, tra i campi verdi e i pascoli delle podoliche che con i loro campanacci fanno da colonna sonora, iniziamo a scendere, incrociando la strada che porta a Ginosa. In pochi chilometri siamo in Puglia, la strada scende sempre di più. Ti consiglio una sosta per visitare il centro storico incastonato nella bellissima gravina, fa parte della Comunità Montana della Murgia Tarantina. Lasciamo il paese, direzione Montescaglioso: la strada è scorrevole, curve, lunghe discese e il vento a volte ci frena, a volte ci aiuta.
Ci ritroviamo a un bivio: a destra si ritorna verso Matera, a sinistra si sale per Montescaglioso. La curiosità e l’adrenalina prendono il sopravvento così non ci pensiamo due volte: si inizia a salire.
Di fronte a noi il paese arroccato a più di 300 metri di altezza e i tornanti pronti ad essere conquistati. Iniziamo questo “ballo” dolce e deciso, tornante dopo tornante, sulle nostre, il volo dei nibbi che sfruttano le correnti e i venti. Il panorama è sempre più suggestivo, i battiti aumentano, le case si fanno sempre più vicine.
Siamo su, “Benvenuti a Montescaglioso, la città dei Monasteri”. Il centro storico è bellissimo, la splendida abbazia di San Michele Arcangelo imponente vicino ad un balcone che si affaccia su tutta la valle, la porta Sant’Angelo. Da questo punto è possibile vedere il torrente Gravina, che è il confine naturale tra la murgia e la valle del Bradano.
Sosta, panino, rifornimento e via, direzione Matera per il rientro. Tornante dopo tornante siamo sulla provinciale che collega la città dei Sassi. Svolta a destra e imbocchiamo l’itinerario che corre lungo la vecchia ferrovia, adesso itinerario ciclabile. Bellissimo! La strada bianca risalta ancora di più tra il verde delle colline che risalgono la murgia. Il percorso segue l’andamento dell’antico binario, il verde della macchia ti striscia di fianco, rigogliosa e folta. Pedala e ancora pedala, la ferrovia si inerpica su vecchi ponti che costeggiano la gravina, i falchi grillai ci fanno compagnia e l’arrivo nella città dei Sassi, chiude questo splendido itinerario dai contorni e il carattere deciso della pietra. Il senso di pace e benessere ti restano nella mente.
Per ulteriori informazioni su cosa vedere e fare lungo l'itinerario ciclabile nella Murgia materana o per saperne di più sulla Basilicata, visita il sito ufficiale del turismo mentre se cerchi un percorso di più giorni che parta o arrivi a Matera, puoi dare un'occhiata al percorso del Cammino Materano in bici lungo la via Peuceta che unisce Bari alla città dei Sassi.
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Vincenzo
È nato tutto nel primo periodo dell'adolescenza, da una parte i miei compagni sognavano i "cinquantini truccati" dall'altra mia madre diceva: no al massimo ti compriamo la bicicletta! Capite bene che queste cose ti segnano, se poi aggiungiamo il fatto che vivo in una regione dove l’uso della bicicletta “potrebbe” essere la normalità il tutto diventa “cicloturista perforza.” Ebbene si, ci si è messo anche il lavoro. Progettista grafico in una piccola casa editrice, che si occupa della realizzazione di cartoguide per itinerari rurali e urbani. Vivo a sud-est della Puglia (dove sono nato e non ho mai lasciato). Pedalo non solo per piacere ma per dovere, adoro scoprire il territorio attraverso nuovi punti di vista, innamorarsi sempre come fosse la prima volta.
Classe 1985, Ceglie Messapica, Puglia, Murgia, Valle d’Itria, Salento, Italy, sempre in bici un po' in mtb un po' in fissa.
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