Dalla cittadina di
Castellana Grotte, famosa in particolar modo per la presenza di splendide cavità sotterranee tra le più estese d'Italia, inizia il nostro itinerario ad anello in bici verso il mare e alcuni luoghi poco conosciuti della zona. Castellana è situata su un altopiano carsico nella
Murgia dei Trulli, a 300 m di quota sopra il livello del mare e per raggiungere la costa è necessario... scendere!

Lungo strade secondarie tra uliveti e campi di ciliegi si perde rapidamente quota superando anche il terribile
"Mortirolo delle Puglie", un tratto che sfiora il 15% di pendenza. Man mano che ci si avvicina a Monopoli, attraversando le frazioni più collinari, si assiste allo spettacolo della comparsa di decine di
ulivi ultracentenari che negli anni, con l'ausilio degli agenti atmosferici, hanno assunto le forme più disparate piegandosi verso terra o salendo fino a sfiorare il cielo.
Monopoli è anche conosciuta con l'appellativo di
città delle cento contrade ossia dei rioni, anche rurali, dal quale il comune è composto. In realtà le contrade di Monopoli non sono realmente cento ma il nome rende l'idea dell'ampiezza del territorio comunale. Da
Contrada Santo Stefano, dove si trova l'omonimo castello, pedaliamo nelle campagne attraversando
Contrada Capitolo e giungendo alle porte di
Contrada Procopio. L'accesso ad una
proprietà privata bloccherebbe quasi chiunque ma la consapevolezza che,
richiedendo il permesso per la visita, sarà possibile entrare in un antico villaggio rupestre con chiesa ci spinge a fare un tentativo. I cani della casa rurale abbaiano e richiamano l'attenzione di una donna che dalla finestra, un po' stupita nel vederci così numerosi, acconsente a farci proseguire per la visita. Dalla tenuta si scende per qualche decina di metri su sterrato entrando nel cuore dell'antico avamposto, insediamento-stazione sulla
Via Traiana risalente ai tempi delle crociate.

Del vero e proprio villaggio scavato nella roccia all'interno della
Lama dell'Assunta si scorgono diversi ambienti: un probabile frantoio, una stanza con i camini per cucinare, un incavo per trascorrere la notte, una stalla... visitare questo luogo sconosciuto anche a tanti abitanti della zona è
come fare un passo indietro nel tempo a secoli prima o, anche un po' più recentemente, a quando negli anni '50 del 1900 Matera fu dichiarata
Vergogna d'Italia per le condizioni nelle quali vivevano i suoi abitanti nei Sassi.

Dalla parte opposta della piccola depressione sorge la
chiesetta dei Santi Andrea e Procopio, un piccolo gioiello adornato da affreschi datati XI- XIV e dedicati a diversi santi tra i quali spicca la
figura di San Giorgio.

Il triforium d'ingresso è arricchito da una scritta in latino scolpita nella roccia e, prima di entrare, si è accolti da un maestoso
ulivo ultracentenario. Dal villaggio si ritorna davanti alla casa rurale per aggirarla sul lato opposto e iniziare un tracciato sterrato molto divertente che ci condurrà al mare attraverso la
suggestiva Lama dell'Assunta. Questo solco poco profondo tipico del paesaggio pugliese è punteggiato da enormi piante argentee e da rocce chiare. Io mi sento
come un cowboy che sta per cadere in un'imboscata da parte di una tribù indiana mentre pedalo sulla dura terra giallastra della Lama.

All'uscita il paesaggio si trasforma: siamo nuovamente nel nostro secolo, sulla costa pugliese che si prepara ad accogliere migliaia di turisti anche quest'anno. Ritorniamo sui nostri passi con un piccolo anello, ripassiamo dinanzi alla proprietà privata che anticipa il villaggio rupestre e proseguiamo su una piacevole strada rurale fino alla
Masseria Lamapecora.
Masserie e mozzarelle
Quella di Lamapecora è una delle tante masserie che caratterizzano il territorio della Puglia. In questa ampia area ristrutturata vengono allevate mucche e pecore e con il latte, nell'apposita area, vengono prodotti numerosi formaggi tra i quali la
mozzarella.

Non si può passare da queste parti senza degustare uno dei prodotti a km 0 della masseria: noi scegliamo proprio le
candide treccine di pasta filata e non restiamo assolutamente delusi. Da questa prima masseria, tra muretti a secco a perdita d'occhio, ulivi sempre più imponenti, attraversamenti ferroviari e brevi sterrati, giungiamo presto ad una masseria fortificata del XVI secolo chiamata Masseria Maccarone all'interno della quale si produce olio (è infatti possibile partecipare ad un percorso di degustazione) e dove si può anche pernottare.
Sulla via del ritorno verso Castellana Grotte in bici
La Masseria Maccarone, nel comune di Fasano, è il punto più meridionale che tocchiamo nel nostro itinerario, ma prima di riprendere la strada per rientrare a Castellana Grotte improvvisiamo una
sosta gastronomica in campagna. L'
ospitalità pugliese è ineccepibile e anche stavolta Francesca, barese doc, ci coccola con un piatto di
orecchiette fresche preparate con pomodorini e basilico, un must pugliese
talmente buono da creare dipendenza. Sazi e soddisfatti ci rimettiamo in sella per tornare fino alla Masseria Lamapecora e cambiare rotta: pedaliamo ancora più verso l'entroterra superando la SS 16 Adriatica e immergendoci nel territorio rurale della provincia di Bari.

Ulivi monumentali, ombrosi lecci e numerose stradine rurali si intersecano in questo dedalo pugliese. Dopo Contrada Capitolo ci ritroviamo sulla
Strada del Cristo delle Zolle con l'omonima chiesetta in stile barocco risalente al 1654. In bicicletta possiamo assaporare lentamente tutti i colori, i profumi e le forme di quesi paesaggi bucolici della Puglia.

Dopo aver attraversato con attenzione la Strada provinciale Via Selva di Fasano ci rimettiamo alla prova su un altro divertente tratto di sterrato fino a riemergere nuovamente sulla strada di collegamento tra Castellana Grotte e Monopoli pedalata all'andata. Da questo punto il rientro a Castellana è per la maggior parte in salita con una piccola deviazione-sosta ad un'altra piccola masseria della zona. Il paesaggio intorno a Castellana è quello tipico della Murgia con l'eccezionale presenta di numerosi trulli nascosti da grandi uliveti. Dopo circa 64 km e una giornata speciale a visitare luoghi insoliti di questo grazioso angolo d'Italia possiamo davvero dirci soddisfatti.
Un grazie particolare agli amici pugliesi che in questi giorni del nostro
No plans Journey nella loro regione ci hanno fatto assaggiare leccornie e piatti tipici, ci hanno mostrato luoghi incantevoli, ci hanno scortato in borghi meravigliosi e ci hanno anche sopportato (e supportato!). In particolare per questa bella giornata tra Castellana, Monopoli e Fasano in bici ringraziamo: Giuseppe per l'idea di esplorare il villaggio rupestre, Vito per aver realizzaro un percorso davvero divertente e piacevole, Francesca per la grande gentilezza e le orecchiette davvero speciali e Francesco, Giuliana, Luciano, Massimo, Leonello, Guido per la bellissima compagnia.